(Nella settima ed ultima ripartizione del primo segno di Aries, che trasmette il potere di iniziare e di organizzare, soffermiamoci a riflettere su tale Settima Energia o Attività ordinatrice della Vita, in particolare rispetto alla Luce, l’Idea primaria del prossimo secondo segno Taurus)[1]
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Filosoficamente, ogni organizzazione, che sia quella di un organismo umano, o di una nazione, o di un mondo, su su fino all’universo, è frutto della manifestazione di una serie di Principi, che costituiscono i semi o essenze vitali di quell’entità. Tali Principi, 1, 3 e 7 per le principali tradizioni esoteriche (e non), determinano un ordine di Funzioni, o facoltà di funzionare, di tali Principi; tali funzionamenti o processi organizzati abbisognano poi di Strutture o sistemi formali per agire a livello concreto, dell’Apparenza.
Nell’essere umano, ad esempio, la meravigliosa struttura dell’occhio (e, a livello più sottile, il senso della vista) sostanzia e veicola la funzione del vedere, la quale è un processo provocato all’origine da un Principio o Causa prima, la Luce:[2] l’oscurità fisica non permette di vedere alcunché, l’oscurità dell’animo rende ciechi e sordi alla Bellezza e Verità della Vita.
La Filosofia esoterica afferma appunto che si avanza al buio guidati da una Luce invisibile, che un giorno si rivelerà quale nostro Sé reale, o Principio-guida: allora la luce/conoscenza limitata dei punti di vista dell’intelletto trascolora progressivamente nella Luce/Sapienza dell’intuizione, o conoscenza-diretta, l’Occhio spalancato sull’infinito.
Una digressione sulla Luce sarà allora molto utile per comprendere i Principi ordinatori ed organizzanti della Vita.
L’amore della sapienza (philosophía) occulta indica che la Luce è quella Causa prima o Principio rivelatore la cui vibrazione (‘elettromagnetica’ per la scienza fisica) ben oltre lo spettro del ‘visibile’ permea lo Spazio universale quale ‘collettore’ tra l’Energia e la Materia, scaturendo dal Rapporto tra le “Due Origini” – Spirito e Sostanza – ossia essendo in essenza Coscienza. La Luce è il rapporto cosciente tra Energia e Materia (E=mc2; c=√E/m), tra Spirito e Sostanza: l’Energia/Spirito è ma si vede, si conosce, ha coscienza di Sé solo in rapporto alla Materia. I Raggi dell’Energia o Spirito differenziano ed organizzano la Materia caleidoscopicamente e, simultaneamente, in direzione inversa, la rendono sempre più trasparente, sublimandola in Energia.
Tale facoltà o Funzione fondante della Luce di collegare, di rapportare, di Relazione, è sinonimo di Intelligenza, che ‘intellige’ e ‘relige’ appunto e, in termini metafisici, di Fuoco, il grande Creatore e Distruttore: “la Vita che genera e moltiplica se stessa”, la fonte di tutte le trasformazioni della termodinamica: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
La Luce è il moto ritmico del Fuoco: ossia, è il vortice ordinatore, o ritmico, sonoro, della Vita, dello Spazio. Il Fuoco della Vita crea con il Suono, il Verbo, che è rivelato dalla Luce (Ur, Or, Aur = Fuoco, Luce).
Suono e Luce si possono allora riconoscere come le due ali di ogni Principio di Vita, di ogni Idea.
La vista è dunque quella funzione che può svelare come la Luce, la direzione del Suono, organizza lo Spirito nella Sostanza, su come l’Energia si intellige o rapporta con la Materia e, viceversa, su come questa, con l’evoluzione della Coscienza, trascolora nella Luce indifferenziata dello Spirito.
Perché “filosofeggiare” mentre i mondi crollano attorno, fuori e dentro di noi?
Perché non si può pianificare né organizzare il Futuro e la nuova Cultura senza visione e pensiero, senza Luce e Suono.
Riguardo alla Luce, si è dunque visto che la funzione ignea del vedere è figlia del Principio luminoso o luminifero, del moto ritmico del Fuoco, dell’Intelligenza divina. Vedere è porre in relazione, mettere a fuoco, proiettare e progettare. È conoscere il campo da un centro osservatore. Traguardare il campo Futuro è immaginare uno spettro di possibilità fissando una Meta che rifletta il Modello ideale che si vuole raggiungere, così da poter organizzare le risorse partendo dalla situazione o prospettiva presente o, oltre, allorché affiorano evolvendo raggi di Illuminazione, secondo un organico e sempre più ampio sistema di prospettive.
Vedere è per i Veda (!) figlio di un Tattva o “forza di natura” (“modo di movimento” o “forma di vibrazione”) della corrente di Vita detta Grande Soffio: del Tattva Agni (Fuoco) o Tejās exotericamente, del Tattva Vāyu (Aria) esotericamente. L’Onda di Vita soffia quale Fuoco e permea la sfera ignea dello Spazio, crea quale Suono ed il suo moto ritmico è Luce. Ritmico, ordinato, organizzato.
Vedere è dunque ‘religere’ le cose, conoscere e ri-creare il collegamento originario tra le cose e le Idee o Principi della Vita. Vedere, dalla funzione istintiva del guardare, surge alla facoltà della coscienza di riconoscere: l’essenza delle cose, il mondo delle Qualità al di là dell’Apparenza, e la Luce della Vita stessa, Causa di tutte le Qualità.
Cercando di sintetizzare o focalizzare con la visione della Filosofia occulta, la Vita è quella Fiamma potenziale (1 – Primo Logos immanifesto per l’esoterismo tibetano) che in quanto Energia o Fuoco genera e moltiplica se stessa, ossia è l’Origine indifferenziata o Fonte o di ogni Creatore e Creazione (3): il Suo Fuoco soffia, “suona”, muove, anima, “dà vita” (3) ad ogni atomo di Sostanza; e tale Verbo non è caotico, disordinato, ma ritmico, ordinato, organizzante (7): sonoro e luminoso.
Il Fuoco è sia unitario che discontinuo, fiamma e scintille, così come la Luce è sia onda che fotoni, o la Vita è indifferenziata e differenziata, Una Monade infinita e innumerevoli Numeri o Monadi. Parimenti, la Coscienza, Luce e Mente universale è una (Maha-Buddhi quale Coscienza e Mahat quale Divina Ideazione), ma le sue scintille o unità o atomi sono le Idee,[3] germi viventi e ignei, concezioni della Psiché divina (o Secondo Logos: Spirito/Materia): quei Principi che la Luce stessa (ora in quanto Raggio primordiale: Fohat, vettore del Terzo Logos) ‘rivela’ irradiandoli nella Sostanza o Matrice della Materia secondo Sette Raggi o Vibrazioni primarie (le Luci dei Sette Logoi primordiali, emanati dal Terzo Logos Brahmâ, attraverso i Sette Fratelli di Fohat).
E torniamo a noi, al qui ed ora. Aries è proprio quella vibrazione spaziale e Direzione della Sfera celeste soggettiva della Terra (Uovo aurico) che causa gli inizi o i principi di tutte le cose, è la Prima Pietra, è la Patria delle Idee: le Idee o Principi della Vita, quei Centri o Presidi organizzanti della Materia; e non ci si può davvero esimere di imparare a ‘riconoscerli’ dietro ogni forma o evento o manifestazione per ‘creare’ una nuova Cultura solare, ignea, sulla Terra.
Allora si riscopre che la vera Filosofia è l’amore della Sapienza ed è la Sapienza dell’amore, di quella Bellezza che è lo splendore del Vero: non è teoria, fredda astrazione, è Fuoco della Vita che anima per Amore la Materia intelligente con la forza universale dei Principi, causando il Futuro. Il Pensiero igneo (Agni, Manas superiore, mente astratta…: uno dei Fratelli di Fohat o una delle vibrazioni del Grande Soffio della Vita) è parte dell’Intelligenza divina che è retaggio anche dell’essere umano, allorché assurge alla sua Bellezza originaria, fatta di Suono e Luce, di Potere creativo cosciente.
Non si possono specchiare i Principi della Vita, o ricreare, pianificare ed organizzare una nuova Cultura solare, se non ci si ‘riconosce’ collaboratori del Macrocosmo, dell’Ideatore universale, che vede se stesso attraverso il Cuore di ogni pensatore cosciente: quel Cuore nella testa o Terzo Occhio (la Ghiandola pineale, sede dell’Anima, di Buddhi o Coscienza cristica) che, singolo, in Alto è aperto sull’Infinito e, in Basso, illumina tutto il Corpo aurico e quelli inferiori.
Filosoficamente, nella Realtà, la Vita, l’Energia del Fuoco creatore e creativo, usa anche la nostra comprensione o visione cosciente per dirigere l’Evoluzione nei tre mondi (mentale, astrale e fisico), e costruire o distruggere laddove ‘serve’ alla Bellezza dell’Evoluzione. Certo, è illogico anche sospettare di essere i soli coadiutori coscienti: una Gerarchia o Ordine di Pensatori superiori ci sovrasta e compenetra in quest’Opera, dal Governo planetario a quello solare, cosmico e universale – tutti Esseri di Fuoco che a vari gradi soffiano ed irradiano la Loro Energia psichica e vitale, le Loro Idee e Leggi, per liberare una dose di Infinito nel campo sempre più lucente e sonoro dell’Universo.
Guardiamoli, imitiamoli, perché non vi è altra Via per salvarsi e salvare il “Pianeta dolente”.
Apriamo gli occhi e alziamoli al Cielo, quel grande Occhio universale della Rivelazione spalancato sul mistero dell’Infinito, sul velo della Vita assoluta, sul qui ed ora, su noi, su ognUno di noi.
Tal è la Filosofia dell’Essere, del qui ed ora, ovunque e sempre. Senza separazione, bensì a gradi sempre più ordinati di Splendore.
Si conclude accennando alla scienza occulta di tale Amore e Ordine della Sapienza: la Matematica divina, svelata a chi si costruisce occhi per vedere; una Scienza i cui Elementi sono appunto: Numeri e Monadi, Gerarchie e Raggi, Principi e Leggi, Suoni e Luci, Idee e Mondi…
Anche l’Organizzazione della nuova Cultura e Civiltà, missione di TPS, non può che radicarsi nella Filosofia matematica dell’Unità del Tutto, nel primo ed unico Numero, l’Uno, l’Origine dell’Ordine, e nelle sue proporzioni auree ed armoniche:
Base e scopo dell’organizzare è l’Unità
“…il numero sta alla base della forma, e il numero guida il suono. Il Numero sta alla base dell’Universo manifestato; numeri e proporzioni armoniche guidano le prime differenziazioni della sostanza omogenea in elementi eterogenei; e il numero e l’insieme dei numeri stabiliscono i limiti alla mano formativa della natura.
Conoscere i numeri corrispondenti del principio fondamentale di ogni elemento e dei suoi sotto-elementi, imparare la loro azione e inter-azione e comportamento nel lato occulto di manifestare della natura, e la legge delle corrispondenze vi condurrà alla scoperta dei più grandi misteri della la vita macrocosmica.
Ma per arrivare al macrocosmo, è necessario iniziare dalla vita microcosmica; vale a dire, è necessario studiare l’uomo, il microcosmo – in questo caso come la scienza fisica fa, induttivamente, procedendo dal particolare all’universale.
Allo stesso tempo, tuttavia, poiché una chiave è necessaria per analizzare e comprendere qualsiasi combinazione di differenziazioni di suono, non dobbiamo mai perdere di vista il metodo platonico [deduttivo], che inizia con una panoramica generale del tutto, e scende dall’Universale all’individuale. Questo è il metodo adottato in Matematica – l’unica scienza esatta che esiste ai nostri giorni.”[4]
“Come Pitagora mostrò, il Kosmo [l’Universo] fu prodotto non attraverso o a causa del numero, ma geometricamente, ovvero, seguendo le proporzioni dei numeri.”[5]
“Vi è un misterioso legame tra gli Dèi e i numeri, su cui è basata la scienza dell’aritmomanzia. L’anima è un mondo che ha moto proprio; l’anima contiene in se stessa, ed è, il quaternario, la tetractys (il cubo perfetto).”[6]
Per la Matematica della Filosofia occulta, il Principio della Luce, il moto ritmico del Fuoco, la Funzione del “portare luce” o vedere, le Strutture del Terzo Occhio, del centro frontale Ajna e degli occhi, l’Elemento del Fosforo (numero atomico: 15=3×5)… sono tutte proporzioni o analogie del Numero 3 in azione a vari livelli o organizzazioni di Sostanza: poiché il Tre è il moto ritmico e creativo del Fuoco, la Causa Prima, la Luce, il Raggio del Cuore divino. Ed il triangolo della Tetraktys ne è la prima Forma, quell’espansione del Numero 1 nelle prime 10 Monadi (3+7), che sintetizza la Totalità della Prima Creazione.
L’Istituto del Cuore, il centro focale dell’Anima umana e base reale di un Ordine planetario, è quell’organismo vivente in grado di riordinare il campo umano secondo i Principi universali, e così ripristinare il Piano di Amore e Luce sulla Terra.