Nel primo articolo di quest’anno, “Le Formule del Governare”, cui si rimanda, mentre il Sole apparente transitava nel primo settore di Capricornus, avevamo presentato un insieme organico di pensieri relativi al Governo, ordinati sulla matrice settenaria del Lambdoma del Suono. Oggi il Sole, dal primo settore di Aries, ci sprona a mettere a fuoco la seconda colonna di tale ‘reticolo’, in sintonia con l’anno che stiamo vivendo, il secondo del quinto settennio, dedicato all’Istituto del Cuore.
Riflettiamo dunque sul modo in cui il Governo opera all’interno del proprio Campo al fine di “Guidare al Bene comune” (2/2) le entità che lo abitano, educandole appunto al governare.
Si è parlato più volte in queste pagine del Bene comune, definendolo come la massima libertà conseguibile da ogni entità, tenuto conto del contesto evolutivo individuale e della situazione generale umana, planetaria e solare.
Il Governo quindi, che per definizione, nella nostra ipotesi, dovrebbe proporsi di “Essere fonte di libertà” (1/1) governando per volontà di bene (2/1), è chiamato, al fine di educare a tale attività, ad insegnare, a coloro che ad esso tendono, a presidiare magneticamente il campo di coscienza umano (1/2), cioè a reggerlo ed a garantirne l’unità utilizzando l’energia magnetica, quel potere che è insito nel Centro ed in ogni centro: in altre parole, ad essere un Magnete.
Il Magnete è il potere centrale della Vita, che si ancora appunto nel Centro dei centri, il Cuore cosmico, ove il Fuoco elettrico e quello spaziale si uniscono. Il Magnete della Vita satura il Campo frammentandosi e moltiplicandosi infinitamente per abitare ogni cuore e trasformare i punti spaziali in centri vitali, ciascuno dei quali regge, magnetizzandola, una porzione di Spazio, governata, insieme ad altre, da un Magnete maggiore.
Nello Spazio, il potere aggregante e costruttivo del Magnete è chiamato Amore.
Presidiare magneticamente il Campo significa quindi governarlo per Amore. Il potere magnetico infatti non costringe ma chiama i simili che naturalmente rispondono e lascia tutti liberi di scegliere, continuamente orientando le coscienze alla via della libertà, che esiste poiché è tracciata dal Magnete, ma che ognuno dovrà riconoscere e tracciare da sé, acquisendo così capacità di governo.
Il presidio magnetico del Governo al centro del proprio Campo è quindi rappresentabile come un Cuore pulsante che lancia in azione l’energia vitale, sospingendola sempre più in profondità nella materia, e che contemporaneamente la richiama a sé per trarla verso centri sempre più “centrali”. Così opera infatti il Governo reale, prima fonte di libertà per l’Umanità, il quale educa in modo inavvertito le coscienze stimolandole ad evolvere, a ritornare all’Uno, a liberarsi dai vincoli imposti dalle forme, arrendendosi, per gradi, al corso del Magnete.
Da “Commento a Infinito 1” – parte prima (ed. Nuova Era) pag.168, § 124, Enzio Savoini:
“Il Maestro ha molto da insegnare sul magnetismo spaziale. Per il sacro principio della libertà, ogni Ente presente nella comunità cosmica può tendere all’unione o dissociarsi. La scelta è libera ma comporta conseguenze, e il potere del Magnete appresta una combinazione unitaria diversa, così bilanciando i destini in attesa della ricomposizione.
Questo è vero e valido per qualsiasi vita, da quelle atomiche ai Luminari del sistema solare e oltre. Il moto incessante delle creature le porta a seguire, attraversare o incrociare le linee di flusso del campo magnetico, e ciò avviene di continuo. Da ciascuno di questi contatti con orbite diverse scaturiscono faville che causano conseguenze, e attraggono o respingono possibilità ed energie.
Quanta vigilanza deve esercitare il Pilota che indirizza la propria nave, col suo carico di vite preziose, verso porti remoti nell’Universo”.
In seno all’Umanità vi sono uomini che governano per volontà di Bene, così collaborando col grande Pilota, uomini che sacrificano sé stessi per assumersi la responsabilità di stare interiormente al centro, nel posto del Fuoco: sono cuori elevati e generosi, sono magneti che guidano al Bene comune, posizionati in punti evidentemente non casuali del pianeta. Tali uomini vivono nel mondo ma sono membri della Gerarchia planetaria; si incarnano per servire l’evoluzione e sono per lo più sconosciuti ai mezzi d’informazione; non esercitano la politica ma operano per vie interiori affinché il Piano divino possa ancorarsi in Terra: sono custodi del Proposito.
Ad altro livello si può dire peraltro che, con diverso grado di consapevolezza, un certo numero di uomini comincia a candidarsi al mestiere di pilota: sono coloro che ricercano silenziosamente nel proprio cuore il potere del Magnete vitale, coloro che sono animati da tensione sufficiente verso il Bene comune e da strenuo impegno, coloro che sanno di dover tenere la propria postazione a qualsiasi costo, imparando così a praticare ‘l’arte reale’ del governare.
E’ evidente che il primo passo che conduce al potere di governare, al sacrificio di sé, consiste nell’imparare a governare se stessi, traendo da sé un altro Sé, l’anima che dal centro osserva e orienta con tocchi leggeri, educando all’unità di visione.
Quando Cielo e Terra, alto e basso, dentro e fuori, centro e campo coincidono ci si scopre nel posto del Fuoco, che divampa ovunque.
Da Collezione Agni Yoga Infinito 1 § 383 (ed. Nuova Era):
“La Gerarchia conduce e sospinge il genere umano a un’affermazione illimitata. Quando lo spirito, crescendo, lo realizza appieno, il suo sentiero è vicino. Ecco perché molto è assegnato allo spirito che abbia posto nell’ordine supremo. Chi è il più elevato della Gerarchia penetra anche nei mondi più lontani. Ma Noi dobbiamo curarci di quelli che colgono la verità solo in parte. Noi, Fratelli dell’Umanità, ne stimiamo il progresso dalla vicinanza alla verità. Ma lo spirito teso è portatore del Vero”.