Ad inizio dell’anno 2016, alcune settimane dopo la conferenza mondiale sul clima, conclusasi lo scorso 12 dicembre a Parigi con risultati insperati, sia pur ancora ampiamente insufficienti sul piano operativo, riprendiamo la definizione generale di “Economia” che ci ha accompagnato lungo i 13 precedenti articoli che sono stati pubblicati su questo argomento a partire da maggio 2013:
<<Economia (nell’accezione generale della redazione TPS)
L’Economia è la scienza che studia, ricerca e sperimenta l’amministrazione della casa secondo regole di giustizia.
La Casa di cui si parla è il Pianeta che ci ospita, con tutte le innumerevoli altre forme di vita, alle quali siamo comunque collegati, con tutti gli altri Regni che condividono il Pianeta/Casa con l’Umanità.
Le “regole di giustizia” possono anche esser espresse secondo altra nota formula: <operare secondo i principi del “buon padre di famiglia” ovvero, con altre parole, iscrivendosi in servizio permanente effettivo tra le fila dei Costruttori del Futuro …>>
vedi articoli sull’argomento “Futuro” nell’apposito spazio dedicato nel blog
https://blog-it.theplanetarysystem.org/category/3-piano/futuro/.
Ribadendo che l’Economia si occupa della casa secondo regole di giustizia, e che per “casa” intendiamo il Pianeta, diventa inevitabile affrontare il concetto di Economia planetaria, nell’accezione più semplice di questa definizione, la quale conduce necessariamente a tener conto delle esigenze di tutti i Regni costituenti il pianeta stesso: il regno minerale, il regno vegetale, il regno animale, il regno umano, ed il regno planetario nel suo complesso, probabilmente composto anche di quegli aspetti animico-spirituali che la scienza moderna ancora non riconosce, così come centocinquanta anni or sono ancora non riconosceva un concetto divenuto poi sempre più evidente, il concetto di ecologia, che ha lo stesso etimo di base di economia.
Qui di seguito alcune notizie al riguardo pubblicate su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Ecologia
Uso del termine “ecologia”[modifica | modifica wikitesto]
La parola “ecologia” (“Ökologie“) è stata coniata nel 1866 dallo scienziato tedesco Ernst Haeckel (1834-1919) nel libro Generelle Morphologie der Organismen. Egli la definì come “l’insieme di conoscenze che riguardano l’economia della natura; l’indagine del complesso delle relazioni di un animale con il suo contesto sia inorganico sia organico, comprendente soprattutto le sue relazioni positive e negative con gli animali e le piante con cui viene direttamente o indirettamente a contatto. In una parola, l’ecologia è lo studio di tutte quelle complesse relazioni alle quali Darwin[1] fece riferimento come alle condizioni della lotta per l’esistenza”[2]. In questa sua definizione considera la radice del termine “oikos”, che è la stessa del termine economia (= gestione della casa).
Il pensiero ecologico è derivato da correnti consolidate nella filosofia, ed in particolare nell’etica e nella politica.[3] Gli antichi filosofi greci, come Aristotele e Ippocrate, posero le basi per questa disciplina già nei loro studi sulla storia naturale. L’ecologia moderna è diventata una scienza in larga espansione nel tardo XIX secolo. Concetti evolutivi in materia di adattamento e selezione naturale sono diventati i capisaldi della teoria ecologica moderna.
È opportuno sottolineare la differenza tra il termine ecologia portato alla ribalta inizialmente dal movimento ambientalista negli anni ’60 e ’70, (Ecologia sociale ed Ecologia profonda) ed il corretto significato scientifico dell’ecologia, che fino ad allora era stata familiare solo ad un gruppo ristretto di accademici, naturalisti e biologi.
Per gli ambientalisti l’ecologia è la disciplina in grado di fornire una “guida” per le relazioni dell’uomo con il proprio ambiente e, con la diffusione del movimento, divenne un termine utilizzato quotidianamente e spesso impropriamente (p. esempio: ecologia = studio dell’inquinamento). Tale tendenza si manifesta ancora oggi, confondendo spesso erroneamente l’ecologia con l’ambiente, con la conservazione della natura o con altri concetti e studi simili.
L'”ambientalismo” è attivismo con lo scopo di migliorare l’ambiente soprattutto attraverso attività educative pubbliche, propaganda di idee, programmi legislativi e convenzioni.
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La similitudine etimologica tra economia ed ecologia avrà relativa importanza in quanto diremo in seguito, così come il passaggio da ecologia naturalistica ad ecologia ambientalistica.
Qui evidenzieremo il fatto che la casa di cui parliamo, ovvero il pianeta Terra, richiede un’amministrazione che tenga necessariamente conto del “bene comune” di tutti i suoi Regni componenti, salvo l’inevitabile degrado complessivo che, superato un certo limite, potrebbe diventare rapidamente irreversibile.
Ottanta anni or sono, nel 1935, l’umanità aveva passato da poco la prima guerra mondiale, che aveva causato devastazioni spaventose alle quali però si è sopperito in breve tempo. Poi la scoperta dell’energia atomica, sperimentata abbondantemente in alcuni deserti ed in alcuni atolli dell’oceano pacifico, energia utilizzata dieci anni dopo, al termine della seconda guerra mondiale e diventata poi drammaticamente incombente negli anni della cosiddetta guerra fredda, con la proliferazione di enormi quantità di altri armamenti super sofisticati, compresi missili a lunga gittata e stazioni orbitanti nello spazio. Tutto ciò senza scendere nel dettaglio di armi chimiche e batteriologiche che hanno contrassegnato altra parte cospicua dell’economia delle ultime quattro generazioni di uomini apparsi sul pianeta.
Alcuni altri episodi della stessa natura socio-politica, ed altre notizie di carattere macro-economico, si possono rapidamente leggere nel documento “Proposta per una Carta dei Doveri dell’Uomo”, inserito nella sezione Approfondimenti del blog, vedi:
http://it.theplanetarysystem.org/files/2012/12/TPS-Proposta-per-una-Carta-Doveri-dell-Uomo.pdf
mentre nel prossimo articolo dedicato a questo stesso argomento inizieremo ad entrare nel merito di ciò che distingue l’economia umana dall’Economia planetaria.