(Si presenta il frutto del lavoro compiuto sul Segno di Sagittarius a cura del gruppo astrologico ‘Aldebaran’ della Comunità di Etica Vivente)
ENTUSIASMO
Nel corso annuale del Sole siamo davanti alla nona porta, la porta del fuoco interiore, profondo, della tensione a scorgere la meta, per raggiungerla e andare “oltre” verso il successivo passo, l’ascesa sulla montagna di Capricornus.
Sagittarius è Segno “mobile”, di mutamento, che, concludendo la fase autunnale, battezza il Solstizio d’Inverno: “la Forza-Notte, che è andata crescendo dal Solstizio d’Estate, giunge al suo culmine”.[1]
È il terzo segno di Fuoco: il fuoco dell’aspirante che “fonde” i corpi della natura inferiore e ri-orienta la propria vita verso il sentiero iniziatico, e del discepolo che si focalizza nel servizio al Piano, mentre accende la propria Luce a centrare la meta. La purificazione dei tre veicoli della personalità, fisico, emotivo e mentale, rende l’uomo sensibile alla direzione della propria Guida interiore.
È un “Raggio di Luce diretta e concentrata. Il punto di luce diventa raggio che rivela una luce maggiore lontana e illumina la via che ne colpisce il centro”[2]: è quella Luce che, dopo l’attraversamento della palude di Scorpio, illumina la visione della “meta”.
Il glifo di Sagittarius ha nel tempo assunto tre diverse forme simbolo delle progressive fasi di sviluppo dell’anima umana sia come umanità tutta che come individuo singolo.
Il centauro, essere mitologico metà cavallo e metà uomo, si muove nella vita identificato nella forma, la parte animale, sulla spinta di istinti e desiderio, come afferma il motto del ciclo ordinario: ”Si ricerchi il cibo!”.
L’arciere a cavallo, simbolo successivo, sperimenta e gestisce la parte istintiva ed emozionale: il cavallo rappresenta una personalità controllata dalla mente, che diviene “strumento” dell’anima, l’Arciere. È la fase evolutiva di scoperta di nuovi territori “sconosciuti”, lontani dalla propria cultura, che apre nuovi campi di coscienza, orizzonti sempre più ampi, guidati dal contatto con la propria guida interiore.
Nell’epoca attuale il glifo è una freccia che sta per essere scoccata da un frammento di arco teso, “la freccia tornante dell’intuizione”: il Fuoco del desiderio, degli istinti, della brama di potere personale è trasformato in aspirazione, volontà, entusiasmo, ricerca della autentica, profonda natura dell’essere umano e del suo destino. Sagittarius definisce l’importanza fondamentale della “direzione”, determinata dal pensiero. Nuovi orizzonti, nuove mete soppiantano ciò che in passato ha rappresentato la spinta a conquistare le mete anguste del piccolo io, la personalità. Il glifo dell’uomo di oggi, dell’epoca ariana, è una freccia che va dritta al bersaglio voluto: il centauro, l’arciere e la freccia sono tutt’uno, il proposito, il sentiero, la meta.
Sagittarius è il luogo del “Silenzio”, dell’ascolto della voce interiore. Giove, governatore essoterico del segno, spazio in cui si diffonde il suono, svela il compito assegnato. Marte, governatore gerarchico, infonde la dedizione-devozione all’arciere, che si mette con entusiasmo al Servizio del Piano per il Bene Comune. Le capacità, acquisite come consapevolezza corporea, vengono trasformate in energia psichica: volontà di perseguire la meta e entusiasmo per realizzare la visione.
La Terra è il governatore esoterico: il Fuoco della Terra opera la sintesi! Sagittarius irradia Fuoco planetario e “apre la strada bruciando”[3] all’espressione della materia, quale attributo divino: è il Fuoco della Volontà che divampa.
La corrispondenza anatomica di Sagittarius è con le cosce e le anche che, nel corpo umano, assolvono al compito di dare stabilità e saldezza, e al tempo stesso offrono la capacità di movimento verso la meta elevata, la Vetta iniziatica della Coscienza, e di elevazione verticale verso l’Alto. Sono gli organi che consentono la realizzazione del Messaggio dell’Anima: “Io vedo la meta, la raggiungo e ne scorgo un’altra”.
Sui tre Magneti della Cultura e della Pace soffia il Fuoco di Sagittarius che veicola energie di Armonia tramite Conflitto, a nutrire il magnete dell’Arte e della Bellezza, quelle della Conoscenza Concreta, che alimentano il campo della Scienza e quelle di Idealismo Devozionale, che hanno sempre ispirato il contatto con il Mondo Sottile e le Religioni.
Pensiero-seme
Un seme di entusiasmo cresce in una bella ispirazione.[4]
Gli Uccelli di Stinfalo[5]
Un’antica tradizione diffusa presso gli indiani Hopi chiama la costellazione di Sagittarius “la invisibile freccia del Pensiero”.
Invisibile è agli occhi umani il pensiero e terribili e devastanti, come osserviamo oggi, sono le conseguenze dell’ignorare la sua natura creatrice di forme.
Se in Aries, all’origine del Pensiero, erano le “giovenche antropofaghe” a fare carneficina, qui sono gli uccelli della palude di Stinfalo a ferire ed uccidere gli uomini. Dotati di becchi aguzzi e metallici artigli, i terribili esseri “corazzati” infliggono ferite e morte. Il loro regno è la palude del mentale non purificato, quella mistura ancora indifferenziata di mentale ed emotivo, chiamata “Kama-Manas”. In questa palude si gioca ora il destino umano ed è qui che Ercole si trova ad agire. Infinito rumore la pervade. Innumerevoli parole, opinioni, recriminazioni vi scorrono come fiumi impetuosi trascinando con sé brandelli di emozioni. Uccelli distruttori la abitano e conosciamo i nomi dei più terribili: pettegolezzi, il continuo parlare di sé, buttare via le perle della Saggezza dandole in pasto ai porci. Eppure sappiamo tutti che i nostri pensieri destano nel corpo mentale vibrazioni che, per loro stessa natura, devono essere propagate attraverso la sostanza mentale circostante.
La cosiddetta “opinione pubblica”, della quale tanto ci si lamenta, è frutto di onde di pensiero emesse senza un intento direzionato, onde di pensiero che sono in continua crescita poiché “le vibrazioni e le impressioni non direzionate si riproducono”.
Ercole, ancora una volta segue il monito dell’Istruttore: “la fiamma che brilla al di sopra della mente rivela la sicura direzione”. Salendo di livello, armonizzando ed unificando le energie proprie con quelle superiori “il figlio dell’uomo e figlio di Dio” scacciò gli uccelli di Stinfalo opponendo al loro frastuono il suono unificato dei due piatti dei timpani che aveva con sé… e sulla palude calò il Silenzio. Inutile imporre il Silenzio ai pensieri, vana è questa battaglia: il Silenzio non si può imporre, il Silenzio nasce dal suono unificato: l’unione del nostro suono con quello al di sopra della nostra mente.
Il discepolo che varca la nona porta, quella di Sagittarius, si dice rechi impresso sulla sua fronte il simbolo della freccia puntata verso l’alto.
In un antico zodiaco egiziano c’è una mano ad impugnare la freccia e la sua punta tocca una stella. Come un vortice trainante la stella trascina con sé la freccia e la mano umana. Responsabilità, avvedutezza e grande amore uniti in una precisa azione. Trazione, magnetismo e Grande Amore l’azione di risposta dall’Alto.
In questo momento, che il discepolo possa imprimere anche sulla sua mano un simbolo, quello del pianeta che è stato designato come governatore esoterico di Sagittarius: la nostra Terra.
Solo allora la freccia invisibile e silenziosa del Cosmo infilerà i Mondi come perle di una collana e il grande Cuore della Terra sarà ornato, affinché si chiuda il fermaglio di Domani.
Cielo del Plenilunio
Il Plenilunio di Sagittarius veicola tutte le energie necessarie a raggiungere la meta individuata per progredire sul sentiero dinamico che procede “di meta in meta”; finché la meta diventerà tanto inclusiva da abbracciare il sistema solare intero e la Galassia. Le nostre mete sono come raggi di Luce, proiettati nel Tempio interiore. [6]
Il Plenilunio del Sagittario si svolge sull’asse orizzontale della Croce Mobile, la Croce delle ripetute esperienze, nella forma ancora instabile, necessarie a ri-conoscere la direzione definita. È significativa la presenza dei luminari che partecipano alla dinamica plenilunare su questa Croce. In Sagittarius si trova il Sole, congiunto a Mercurio, Messaggero di 4° Raggio, dell’Armonia tramite Conflitto, e a Saturno, Pianeta sacro di 3° Raggio, dell’Intelligenza Attiva, in opposizione alla Luna, la Madre di tutte le forme, che esprime energia di 4° Raggio, e alla Terra, Pianeta non sacro di 3° Raggio, Governatore esoterico di Sagittarius, che si trovano in Gemini. Il vertice sintetico della polarità plenilunare è sostenuto da Nettuno, Signore sacro di 6° Raggio, in Pisces. La deflagrante situazione del Pianeta, accentuatasi in questo periodo, rispecchia la tensione espressa dal Cielo. Sono potenti le forze del conflitto ma anche le possibilità di risposta da parte dell’umanità intelligente, che assume consapevolmente il ruolo assegnatole dal piano evolutivo. La trasmutazione della forza energetica espressa da azioni distruttive in manifestazione costruttiva è conseguente al grado di consapevolezza con cui l’uomo reagirà a ciò che sta accadendo. Nettuno dalla sua posizione in Pisces continua a proporre il Valore della Redenzione per il nostro pianeta, attraverso l’uso della mente intelligente, che si apra alla visione del compito da assumere (Saturno in Sagittario) di collegamento tra il piano della materia e quello delle cause (Mercurio in Sagittario), da esprimere nella forma mediante il ri-conoscimento della sua natura spirituale (Luna-Terra in Gemini).
Marte, Pianeta non sacro di 6° Raggio, Governatore gerarchico di Sagittarius, in Libra, si rende ponte armonico della opposta polarità tra Luna-Terra in Gemini e Mercurio-Saturno in Sagittarius. La sua energia ispira la visione dei Retti Rapporti umani sul campo di battaglia per il trionfo della Luce e infonde entusiasmo nella lotta necessaria a affermarne la manifestazione sul Pianeta nell’umanità e in tutti i regni di natura.
Giove, Signore sacro di 2° Raggio, governatore exoterico di Sagittarius, che si trova in Virgo, in aspetto armonico a Plutone, Pianeta non sacro di 1° Raggio, che transita in Capricornus, crea un contatto fluido tra i due Segni di Terra che sono in stretta relazione con il nostro pianeta. Invia così all’uomo un potente flusso di Amore-Saggezza di cui nutrirsi per percorrere il sentiero iniziatico di trasformazione del “Potere” in “Servizio” all’umanità e al Bene Comune, che ne rappresenta la corretta interpretazione di uso. Plutone si rende vertice di un triangolo di forze sulla Croce Cardinale stabilito con Urano in Aries e Venere in Libra. L’insistente dinamica tra Plutone e Urano continua a segnalare il conflitto che l’urgente necessità trasformativa dell’uso del Potere genera nell’uomo, responsabile di realizzare ciò attraverso l’attuazione di Retti Rapporti sul Pianeta, in corrispondenza alla com-prensione della realtà che penetra la forma per coglierne l’essenza spirituale (Venere in Libra).
Durante il transito del Sole in Sagittarius 22 Novembre-22 Dicembre:
- Mercurio entra in Capricornus giovedì 10 dicembre, alle 3.35, concludendo il transito in Sagittarius in cui era dal 20 Novembre;
- Venere entra in Scorpio Sabato 5 Dicembre, alle 5.16.La costellazione del Sagittario è allineata con il centro della nostra Galassia e infatti la scia della Via Lattea è qui particolarmente luminosa.
Dove le parole sono insufficienti, la voce del cuore afferma il silenzio.
Nel silenzio, il Cosmo esprime il linguaggio del cuore, e se ne può udire la Voce. Sensibilità e vigilanza favoriscono l’ascolto della voce del Silenzio.
La bellezza del Cosmo appare nel silenzio.[7]
Suggerimento musicale
Jean Sibelius – Concerto per violino e orchestra in Re minore, op. 47