Allorché l’asse tracciato dai Luminari Sole-Terra (il binomio Anima-Personalità per il microcosmo) attiva il settimo ed ultimo settore dei Segni zodiacali Cancer–Capricornus (dal 18 al 23 luglio quest’anno), è consono pensare alla giusta direzione, quella Via evolutiva che conduce verso ciò che è ‘migliore’. Tale retta via ben orienta ed organizza i ‘molti’ per ricondurli all’Uno; guida le ‘unità isolate’ al riconoscimento della loro funzione al servizio del Bene generale, determinando la loro integrazione organica, concorde e coordinata.
“Quando i molti sono uniti, la potenza è massima”, e se lo sono in modo armonico, la loro azione comune è benefica e bella, nella giusta direzione. Tal è la ragion d’essere dell’organizzare, che raccoglie le singolarità dell’Oceano spaziale in ‘arcipelaghi di luce’.
Al centro tra la Valle di Cancer e la Vetta di Capricornus, lo spirito umano, ‘il sole del nostro sistema’, può accogliere e raccogliere le necessità (Cancer) e formulare obiettivi, programmi e condotte per risolverle (Capricornus). Ancor più per l’attuale presenza dirompente del Riformatore Plutone in Capricornus (ora opposto o complementare – ogni 240 anni! – alla stella guida Sirio) e del rivoluzionario ed innovatore Urano nel Segno dei grandi Inizi Aries.
Cancer infatti è la domanda, in quanto matrice potenziale delle nuove forme, degli eventi e dei bisogni, è la richiesta del nutrimento o delle sostanze necessarie alla buona crescita; Capricornus è l’offerta, è la risposta affidabile ed adeguata, la responsabilità nel pianificare metodi organizzativi atti a fornire i servizi per queste necessità.
Per avvalerci di un caso eclatante di questa Legge della Domanda e dell’Offerta che organizza la sostanza delle Relazioni spaziali, si nota nella storia dell’umanità che la recente ‘rivoluzione tecnologica’ apportata dalla telefonia e da internet (offerta) rivela l’urgente necessità di comunicazione, di relazione ‘istantanea’ e senza soluzioni di continuità tra i punti di rice-trasmissione, tra le ‘unità isolate’ appunto o singolarità (domanda). E rivela che tale rete globale di interconnessione, resa ‘palese’ dai mezzi di comunicazione, è possibile proprio perché pre-esiste una Matrice comune, un Campo chiamato Etere dall’esoterismo, il campo vitale di tutte le forme (Cancer); la Domanda che freme in tale Matrice (‘offerta’ dalla Necessità e Piano evolutivi) è poi il fattore che attiva tale Etere ed i suoi ‘costituenti’ e crea il passaggio di energia o informazione.
Certo, dal livello di relazione e di in-formazione di un social network a quello della Comunione concorde il passo è lungo, eppure ciò che spinge verso l’Unione è lo stesso moto, solo interpretato secondo moventi di coscienza o responsività differenti.
Si ritiene che tale Necessità di Unione sia il Centro che governa i ‘molti’, la moltitudine di forme, organizzandola per integrazioni successive e per moventi progressivamente più elevati o centrali: la ‘giusta direzione’ data dall’Uno è quel moto per unire che, meraviglia, si scopre essere l’essenza etimologica della Parola/Idea di Arte.
L’inferenza è immediata: siamo chiamati a quell’arte di vivere che ci conduce tutti a realizzare, passo dopo passo, secondo l’urgenza della necessità, che l’Umanità Una è la nostra Identità o Individualità reali, e che non vi è libertà né soluzione né benessere senza il rispetto di questo Fuoco centrale o cosmico che ordina ed inter-relaziona ogni uomo con tutti gli altri (le innumerevoli forme dell’unica Idea ‘Umanità’).
Questa arte di essere umani che sgorga dall’Idea di Uomo si apprende nelle tre aule dell’Ignoranza, dell’Esperienza ed infine della Saggezza che trasformano ogni centro potenziale di ‘auto-coscienza’ o individuale in un centro sempre più potente di ‘coscienza di gruppo’ o unitaria, ed infine di ‘coscienza cosmica’ o sintetica, aperta sin agli Uomini (Logoi) planetari, solari, cosmici e universali.
In ogni uomo pulsa l’Idea universale di Uomo, quale germe d’infinita potenza e bellezza che cresce e conquista lo Spazio in ragione della sua evoluzione o servizio all’Unità generale, originaria e finale.
Tale Unità umana non potrà allora che palesarsi sempre meglio attraverso un Ordine planetario, a tutti i livelli: tra individui, gruppi, nazioni e popoli – sotto forma di ordinamenti, organizzazioni ed organismi al servizio della Bellezza, il segno dell’unione. Traguardando e sognando creativamente il Futuro, l’Ordine della nuova Cultura e Civiltà serve e servirà sempre meglio, con forme sempre più “utili e belle”, la Bellezza di Essere dell’Idea centrale di Uomo, quella “corona dell’universo” forgiata a sigillo del Creato dall’Arte dell’Uno Infinito.
Poiché ogni Cuore sa che, al di là e al centro di tutte le differenze e distanze formali, preziose per cantare la gioia e ricchezza multiforme della Bellezza, risuona in ogni dove e quando un Canone di unione che commensura ed organizza tutte le parti dell’universo visibile e celato, secondo la Legge della Necessità proveniente dal Mondo delle Idee, il Cielo centrale.
È perciò dovere e diritto cosmici anche dell’Uomo rispondere all’Appello dell’Uno e nutrire ogni seme di Bellezza o Unità. Ognuno a suo modo, ma secondo le giuste direzioni dell’Ordine.
“È bello ciò che è integro attorno ad un centro”
Condivido con Antonella la tensione all’Unità e alla Bellezza: dall’osservazione delle Leggi dell’Universo, chiaramente squadernate nel Cosmo deriva, per chi ha compreso, la necessità di seguire comportamenti volti ad assecondare l’Armonia del Tutto. L’Etica è, appunto, “la scienza applicata ai comportamenti”, poiché produce “scientificamente” effetti positivi certi e verificabili; si manifesta come la volontà di costruire il Bene e il Bello, in ogni regno della Manifestazione, nel coerente e costante riferimento alle Leggi universali.
La trasformazione che i segni dei tempi richiedono consiste in un cambiamento della prospettiva; è una metamorfosi della coscienza e della visione del mondo che riguarda la relazione con se stessi, con gli altri, con la cultura, la natura e il divino. Molti Pensatori, dinanzi all’evolvere della situazione dell’umanità, sia al suo interno che nei rapporti con l’ambiente e con il cosmo, si trovano sempre più spesso ad affrontare problemi etici e spirituali, cioè ad affrontare dimensioni “interiori”, anche in campi considerati “esteriori”, quali la fisica, la biologia, la chimica, quasi che la dimensione dell’ “interiore” e quella dell’esteriore” confluissero e fossero ormai da considerare come interconnesse, e necessitassero pertanto di un’“attenzione unitaria”.
In quest’era carica di avvenimenti spesso unici, emergono grandi capacità di sviluppo dei potenziali individuali e di gruppo, e dell’umanità nel suo complesso, poiché la primaria tendenza del mondo è, a ben osservare, quella di manifestare i grandi beni che contiene in sé, non ancora disvelati.
Ne deriva una responsabilità, personale e collettiva, forse mai così grande nella storia. Da ciò la nascita di nuovi modelli di pensare e di sentire, meno parziali e formali e più olistici e fraterni, griglie organizzative, sociali ed economiche di nuova concezione, fondate sulla partecipazione e sulla condivisione; modi di operare sempre più ispirati all’Amore intelligente e all’Intelligenza amorevole.
E’ necessario che sempre più individui e gruppi lavorino per formare una “massa critica” così ampia e compatta da:
– impedire per sempre la regressione verso modelli ispirati alla paura, all’individualismo, all’accaparramento, all’avidità, e quindi allo squilibrio e alla disarmonia;
– assicurare la sedimentazione, nella coscienza del maggior numero possibile di esseri umani, dei concetti di Servizio e Fraternità, che soli possono produrre Verità, Senso e Bellezza nel quotidiano.