Dieci passi

Al solstizio estivo, quando la luce giunge al culmine del suo ciclo annuale spalancando la porta dell’esperienza manifesta, è tempo di guardare al Proposito seminato nel momento più buio, occulto e causante dell’anno, per verificare quali impulsi stiano germinando e quali eventuali dosi supplementari di energia debbano essere apportate affinché l’intento iniziale immesso nello Spazio possa realizzarsi, o quantomeno chiarirsi alle nostre coscienze.

Magritte.Colomba

Avevamo auspicato allora che proprio in quella cellula umana che esprime l’anima del popolo italiano, deputato ad incidere i sentieri, secondo quanto indicato dal Maestro Tibetano, potesse coagularsi un primo nucleo di individualità gerarchicamente e quindi armonicamente ordinate a misura del Sistema solare, che si ispirasse al modello celeste al fine di incarnare il Piano previsto per l’umanità in questo ciclo del mondo. I prodromi di tale movimento già si stanno manifestando ed avevamo traguardato il 2025 come data entro la quale questo primo prototipo di una rete umana mondiale di collaborazione coordinata a diversi livelli ma in modo unitario potrebbe essere pur grossolanamente realizzato.

Il 2025 è, tra l’altro, l’anno nel quale sorgerà il quarto Raggio, il settimo vedrà il suo culmine, e si terrà un conclave della Gerarchia che potrebbe comportare decisioni importanti relativamente alla sua possibile esteriorizzazione in preparazione del ritorno del grande Maestro, Colui che accenderà i Misteri al centro propulsivo della nuova cultura umana che comincerà a manifestarsi in concomitanza col sorgere dell’era di Aquarius. Ciò non potrà avvenire evidentemente senza un’attiva collaborazione dell’umanità ed occorrerà dunque un grande sforzo di riorientamento interiore affinché le coscienze possano trovarsi pronte a tale evento ed a tale impatto energetico. Sarà necessario quindi che gli uomini, al di là dei loro obiettivi individuali e di gruppo, sentano la necessità di confluire in un grande progetto comune che contemperi tutti quelli minori e contemporaneamente li trascenda. Il centro umano dovrà allora infine riconoscersi per ciò che è: un centro del Pianeta, un’individualità variegata ed unitaria che deve agire come tale, in modo organizzato e liberamente cooperante.

Peraltro, già oggi questo pensiero è largamente condiviso, in modi diversi, non soltanto all’interno delle comunità esoteriche. Da ogni parte infatti ed in ogni settore si avverte tale imprescindibile urgenza, anche quando a sollecitarla sono fini egoistici: soltanto uniti si vince, soltanto operando per il bene generale ci si può garantire il bene individuale.

Occorre però evidentemente che il pensiero cominci a trasformarsi in azione ed è inevitabile che ci vorrà un certo tempo. Coloro che sono un po’ più avanti sul Sentiero dovranno quindi essere il modello di tale possibilità e iniziare a riconoscere e ricostruire con cura in coscienza quella rete di rapporti soggettivi e armonici che farà dell’Umanità un’unità integrata nelle Unità maggiori, che sia cioè realmente “mani e piedi della Gerarchia” e cooperante ai fini del Logos planetario. Dovranno insomma indagare il Cielo e le cause e individuare le linee portanti del grande Disegno; dovranno orientare interiormente le coscienze e divenire ponti, incarnando nelle loro vite il rapporto aureo fra i Maggiori e i minori.

Saranno allora una rete di Osservatori, un sistema di Fari, una confraternita di Costruttori, un Esercito impegnato a combattere le tenebre, una rete di Monasteri, un baluardo di torri fortificate disseminate su tutto il pianeta ed i loro rapporti saranno governati dall’antica legge: da cuore a cuore. Saranno, insomma, la Gerarchia umana, l’Ordine planetario manifesto, riflesso di quello celeste.

E’ questo il primo obiettivo su cui concentrare i nostri sforzi, da perseguire con urgenza ma senza fretta, nella consapevolezza di essere guidati ed illuminati da una data prossima, il 2025, quando Giove, il Luminare dell’Amore solare, si allineerà, così come fa ogni 12 anni, a Sirio, Maggiore del Sole, sede e simbolo della grande Loggia bianca. E’ una meta che si consegue, a partire da ora, in dieci passi, dieci respiri del nostro amato pianeta.

A capofila di questa impresa si candida per sua natura, come detto, questo luogo interiore del mondo, il cui popolo è governato, a quanto ci viene insegnato, dal sesto e dal quarto Raggio, riferiti rispettivamente all’anima ed alla personalità della nazione. Possiamo quindi contare sulla grande spinta della quarta energia creativa che sta entrando in manifestazione e che sosterrà l’intuizione, la chiara visione, l’arte di vivere e di produrre opere, la realizzazione dell’Armonia che supera e ricompone i conflitti, il riconoscimento della “Bellezza che salverà il mondo”. Il sesto Raggio è invece al tramonto; si ritira dalla manifestazione e diviene perciò più sottilmente potente. Questo Raggio, dell’Idealismo e della Devozione, ha segnato profondamente, nel bene e nel male, gli ultimi duemila anni di storia dell’umanità, che ne ha manifestato soprattutto l’aspetto “marziano” legato al desiderio, alla guerra, al fanatismo, di cui viviamo adesso gli ultimi colpi di coda. Interiorizzandosi, tale energia si sublima e passa sotto l’egida di Nettuno, Signore delle Civiltà. Chi traccia i sentieri sarà quindi facilitato nel mostrare il valore dell’impresa umana ed esserne quel vessillo che ognuno riconoscerà nel cuore.

Il ciclo annuale che stiamo vivendo e che è giunto al suo culmine è il primo dei dieci passi che ci conducono alla data del 2025, quando cominceremo a traguardare la tappa successiva. Esso coincide anche col primo anno del quinto settennio di questa fase del Piano per l’Umanità, dedicato ad identificare i lineamenti della nuova Cultura umana, e prevede che i nostri cuori si aprano al Mistero su cui fonda ogni nuovo inizio. E’ evidentemente il più decisivo e condizionante poiché tiene in sé i semi degli sviluppi futuri. Occorre quindi compierlo con grande cura e giusto coraggio, nella consapevolezza che anche le nostre piccole forze potranno risultare determinanti affinché l’Umanità assuma  infine il posto che le compete nel sistema planetario e solare.

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