Oggi il Custode solare del 5° Raggio, Venere, la Mente costruttrice del Sistema, si trova ad essere nel primo settore del campo condizionato dall’energia di Leo, il Segno principale che, per la veniente Era di Aquarius, trasmette l’energia di 5° Raggio: Manifestazione, Costruzione, Relazione, Mente, Lavoro, Scienza.
Come indicato nell’articolo ‘Venere e il Governo nei settori della Nuova Cultura’, questo nuovo ciclo vedrà porre l’accento, per l’intero anno, sull’idea che abita il primo settore della Nuova Cultura, il Governo e, pertanto, i pensieri accesi da questo potente rapporto colorato dall’energia del 5° Raggio saranno orientati da questo tema centrale: il Governo della Scienza.
Venere, il Luminare indicato dall’Insegnamento esoterico come “l’alter ego” della Terra che sta alla Terra come il Sé superiore sta alla Personalità, ha in sé il canone della bellezza armonica poiché è il Signore delle proporzioni solari, della sezione aurea: ‘la sezione aurea vivente del Sistema solare è quel rapporto proporzionale fra il Tutto e le parti che lega assieme, in modo indiscutibile, le creature al Creatore, e pone sullo stesso piano il maggiore e il minore senza sminuire alcunché.’
Ed è anche la Mente costruttrice del Sistema solare che, presiedendo il livello della sostanza mentale, governa il processo di traduzione delle formule solari in forme-pensiero sul piano dell’eclittica. La sua energia è indispensabile per la costruzione del futuro: sarà proprio il 5° Raggio a caratterizzare la nuova Era acquariana che con il suo nuovo pensiero ‘scientifico’ vedrà rinnegare la separatività fra la forma ed il suo creatore ed esalterà la mente illuminata e la percezione intuitiva, la reale razionalità.
Oggi Venere si trova, secondo la visione eliocentrica, nel primo settore (primi 5 gradi) di Leo.
In Astrologia Esoterica vien detto che Leo rappresenta la volontà di manifestarsi dell’Entità auto-cosciente ed è la chiave dell’intera questione dell’esistenza consapevole di sé, sia essa di un Logos planetario, di un gruppo o di un uomo. Rappresenta il segno della Realtà interiore, la Luce dell’Anima, un “punto di luce riflessa”, logoica, cioè divina, e raccoglie e concentra la luce diffusa di Cancer.
La nota fondamentale di Leo è, dunque, la perfetta autocoscienza e tale nota che sarà sempre più dominante, renderà il pensiero progressivamente più chiaro e condurrà ad agire nella piena consapevolezza e con intento determinato per la costruzione di una nuova Civiltà.
Nella natura degli influssi di questo segno vi è sia la volontà-di-illuminare che la volontà-di-dominio, cioè quell’impulso che sospinge a percepire e conoscere se stessi, guidando alla positività intellettuale e accendendo il desiderio di governare, sviluppandone man mano la capacità.
Così la sua energia darà un potente contributo, assieme alle energie di Aries e Virgo, per l’emersione di un’umanità veramente consapevole della propria unità, e dominata da una coscienza cristica, ossia inclusiva ed intuitiva. Ma i tempi e i modi della situazione futura rimangono nelle mani dell’umanità odierna e, solo qualora la scelta umana sia diretta alla conquista della libertà e dell’ordine della nuova Cultura, le stelle “nel loro corso” e con la loro azione possono soccorrere tale direzione verso l’Unità; allora i loro fuochi cosmici, sistemici e planetari, attraverso un intenso processo di purificazione, possono intensificare la luce del Bene comune dispensando, all’uomo la cui mente è salda nella luce, rivelazione, scintille di Verità.
Mano a mano che l’uomo impara a “conoscere se stesso” impara anche a conoscere la qualità che sottostà ad ogni apparenza.
L’uomo non ancora risvegliato vede solo la forma, ne nota l’attività, e “giudica dalle apparenze”. L’aspirante che sta risvegliandosi comincia a percepire qualcuna delle bellezze non rivelate nascoste dietro la forma; il discepolo ridesto fissa la propria attenzione sul mondo che emerge delle qualità, ed è sempre più consapevole della luce, del colore, delle armonie sonore di tutto ciò che rende manifesta ogni cosa. Così, avendo coscienza dell’agente attivo del piano e dell’opera, diventa consapevole di avere un proposito e di poter dirigere da sé la propria vita con un programma predisposto e preciso. In questo modo, la sua capacità di rispondere cresce, il mondo delle piccole vicende accoglie valori e realtà sempre maggiori e il desiderio diventa aspirazione e infine volontà, decisione e intento spirituali.
I Maestri in realtà hanno sempre invitato a cercare la qualità ovunque, ma ora più che mai esortano a scorgere l’infinita presenza divina, a registrare il movente celato di tutto ciò che appare.
E dalle stelle di Leo, attraverso Venere, piove sul pianeta e sull’umanità quella volontà-di-compiere o di riuscire che in essenza è questa auto-determinazione. Dapprima è l’asserzione del sé minore, la personalità, l’individuo auto-cosciente. Poi quella del Sé, l’anima, l’individuo consapevole del gruppo, dell’Insieme maggiore di sé come sua componente integrata e unificata.
A questo consegue la volontà-di-bene superiore, dimostrata in occasione delle iniziazioni superiori, quando si consegue la coscienza divina. È la terza fase. Riguarda la Monade, la Vita.
Leo dunque accende nella coscienza l’agente consapevole di sé, colui che governa.
Ritornando con l’attenzione al Quinto raggio, si legge nell’insegnamento che, nonostante sia stato l’ultimo ad entrare in attività, è in procinto di “salire al potere” e la sua potenza, in continuo aumento come il suo influsso, finiranno per guidare l’umanità ad una conoscenza sempre maggiore. La sua energia, attualmente, stimolando le menti degli uomini, determina quella spinta alla ricerca della verità in tutti i settori del pensiero umano, impulso che accenderà quella scienza della nuova cultura che avrà per base il Cielo. Essa ne indagherà le leggi, tenendo sempre presente, quale vetta culminante, la realtà dell’Infinito, quella realtà che vive all’interno di tutti i fenomeni, fisici e d’altra natura, così come nelle leggi cosmiche, negli sviluppi, nei cicli. Questa Realtà penetrerà in tutte le scienze come anche nel pensiero e nel respiro. La sua presenza imporrà quindi conseguenze che si dovranno imparare, conoscere e rispettare. Se si terrà conto dell’Infinito si dovrà allora ammettere che non esistono quantità separate poiché tutto è Infinito.
E così sarà particolarmente stimolata questa ricerca infinita attraverso processi analitici e sintetici e sarà questo auspicato governo della scienza a provvedere quell’ampliamento degli orizzonti del sapere attraverso la formulazione di domande nuove e sempre più inclusive. Questo porterà a sviluppare una sorta di “scienza delle domande”, poiché sarà sempre più necessario preparare e modellare le domande corrette. Le risposte poi non tarderanno a manifestarsi, docilmente, secondo l’accuratezza delle questioni poste, alle quali si adegueranno.
Le domande, infatti, devono essere poste, con giusta umiltà o debita proporzione, proprio a quel Cosmo di cui si vogliono e si devono capire le leggi e le essenze, e non già ponendo i quesiti a se medesimi, ossia al proprio intelletto o mente concreta, provocando risposte miopi, oscure, incomplete, portatrici di dubbi.
Domande e risposte si specchiano: ecco perché bisogna imparare a interrogare.
Sarà proprio la scienza a scoprire, riconoscere e annunciare che il mondo separato della materia non esiste. Verrà così abbandonato l’atteggiamento positivista per penetrare nel mondo eterico. Si svilupperanno le ricerche sovramundane. A poco a poco si rinuncerà alla specializzazione per tendere alla comunione fra tutti i vari campi che verranno intesi quali diverse espressioni di una sola Vita.
Il mondo fisico così non sarà più, per la scienza, la sola realtà concepibile, ma semplicemente il suo aspetto inferiore. Al centro delle ricerche e dell’interesse starà il reame della Coscienza, che si dimostrerà computabile. Verrà dimostrata l’esistenza dell’anima e, in tal modo, la scienza potrà donare all’uomo la certezza della sua immortalità.
Alle prese con il mondo sottile, la scienza, finalmente, imparerà a tener conto dell’Infinito e delle sue qualità, superando il regno della quantità. Lo Spazio, inteso quale contenitore universale della Vita, sostituirà il concetto di materia. E la scienza delle sette Energie/qualità, o dei Sette Raggi, e del loro effetto sulle miriadi di forme che essi plasmano e cui infondono energia, sarà la futura via d’approccio al metodo corretto di educare e sviluppare la famiglia umana. Quando la scienza exoterica, che conosce bene la forma esteriore o aspetto materia con la sua natura elettrica, e quella esoterica che conosce la natura delle energie soggettive e delle qualità che influenzano e condizionano la forma, saranno accostate fra loro con intelligenza, si potranno sviluppare una psicologia più vera ed accurata e una nuova scienza della cultura umana. Allora l’opera di unificazione dell’uomo, quale entità psichica e quale anima condizionante, procederà rapidamente. La scienza potrà così penetrare più profondamente nel regno dell’intangibile e con mezzi e strumenti finora sconosciuti.
E’ il sapere scientifico, mediante l’apparato collettivo di risposta dell’umanità nel suo complesso, che indica la rispondenza dell’uomo al meccanismo di consapevolezza della grande Vita in cui viviamo, muoviamo e siamo, dal Logos planetario della Terra a quelli superiori.
Alla visione cosciente dell’uomo, dunque, si dispiegherà solo vita e attività, moto ed energia, e dovunque una coerenza, un proposito ordinato, una sintesi crescente, un Piano, una Volontà e Bene comuni, superiori.
Sarà la scienza a suggellare tutto ciò e solo quando quella nuova scienza esoterica sarà giunta allo stesso livello della scienza materiale, sarà possibile esaminare l’evolversi della vita tramite la coscienza nella forma.
“La scienza degli elementi naturali (terra, acqua, aria e fuoco) e delle energie sottili (eteriche, emotive, intellettuali) è l’essenza stessa dell’evoluzione. Nell’Infinito, navigabile per il potere ordinatore del Magnete, bisogna saper trattare gli uni e le altre, proprio come un navigante deve conoscere i venti, le maree e le correnti, e un costruttore i materiali, il suolo, il clima. Se questo sapere è sufficiente si può indirizzare la nave, si può erigere il tempio.” (tratto da Commenti a Infinito parte II, §172, di E. Savoini, ed. Nuova Era)