Mercurio e Urano, secondo la visione eliocentrica, sono congiunti in Aries ed il fuoco della mente si concentra sulle energie da essi veicolate, che riguardano l’Armonia, i Modelli, gli Ordinamenti, i Canoni.
I Canoni sono misure, regole, norme che hanno lo scopo di proporzionare e armonizzare le coscienze e le opere, rendendole così unitarie e belle. Mentre le Leggi sono universali ed “eterne”, ogni società, ogni cultura riconosce ed assume determinati canoni, che possono variare nel tempo pur mantenendo sempre la loro funzione armonizzatrice e unificante.
L’interpretazione dei canoni è soggetta al momento evolutivo ed agli scopi che ogni società si propone. L’esempio più evidente è rappresentato dai canoni della morale e della buona educazione, che illustrano precisamente l’ambiente psichico di ogni periodo storico, che non si riverbera soltanto nelle norme comportamentali dei singoli o dei gruppi, ma si ritrova anche nelle diverse espressioni della vita: estetiche, artistiche, nell’arredamento, nella disposizione interna delle abitazioni, nell’abbigliamento, nelle correnti di pensiero …
Il Canone è una pietra di paragone, è la misura che ciascuno dovrebbe tenere nel cuore per orientare il proprio operato. E’ dunque di grande importanza che a base di una nuova Cultura si pongano canoni chiari e precisi che discendano dal Cielo e siano facilmente compresi e condivisi in terra.
Ne abbiamo già citati alcuni fondanti (vedi: “Canoni della Costruzione”); oggi ne prendiamo in esame un altro, che possiamo chiamare il “Canone cristico”.
Sappiamo che gli Insegnamenti dei grandi Maestri, emissari della Gerarchia planetaria, sono pietre miliari per l’umanità intera. Fin qui tuttavia ciascuno è stato soprattutto riconosciuto ed accolto da un determinato popolo del quale ha contribuito a definire la cultura, a discapito della purezza originaria e universalizzante. Tutti sono stati inoltre snaturati da interpretazioni, canoni e dogmi imposti dalle diverse religioni, e tuttavia il nucleo centrale è sempre rimasto integro.
La nostra cultura “occidentale”, attualmente trainante rispetto alle altre, ha le sue radici nell’Insegnamento del Cristo. Indipendentemente dal fatto che lo si dichiari o meno su carte costituenti, che si sia o meno cristiani o comunque credenti, Egli è la pietra d’angolo che con le sue misure governa tutte le altre misure. Il Cristo ci ha dato un solo comandamento, quello dell’Amore, costantemente disatteso; eppure ognuno di noi sa che è su questo che sarà giudicato, non da un’autorità trascendente o ecclesiastica, ma dalla propria coscienza. E quindi, come disse il grande Maestro, se anche saremo in grado di fare miracoli, se parleremo tutte le lingue, non è da questo che saremo riconosciuti, ma da quanto ci amiamo l’un l’altro ed ancor più da quanto siamo in grado di amare coloro che non ci amano, ed i nostri debiti ci saranno rimessi nella misura in cui li rimetteremo al nostro prossimo.
E’ ipotizzabile, da accenni che si trovano nel Vangelo ed in altri Insegnamenti, oltre che dall’osservazione dello stato di coscienza dell’umanità, che il mistero dell’Amore sarà il fondamento anche del nuovo Tempio di Aquarius. Peraltro, poiché la realizzazione del secondo aspetto divino, da quanto ci dicono le Fonti, è lo scopo di questo Sistema solare, dobbiamo ritenere che tutto quanto è stato e verrà prodotto fino al termine di questo ciclo manifesto del nostro Sole sia di fatto un modo per fissare tale energia nella coscienza comune.
In particolare, il momento evolutivo dell’Umanità prevede proprio che essa debba varcare la porta dell’Amore, che conduce il Figlio al Padre, poiché solo così potrà cominciare significativamente ad accedere al livello di coscienza dell’anima, a quel reame della qualità su cui dovrà poggiare la cultura dell’era di Aquarius, che si esprimerà come potere della psiche e sintesi cardiaca.
Ciò sarà anche favorito, secondo quanto detto dal Maestro Tibetano, da un importante passaggio iniziatico planetario, oltre che da quell’evento che viene citato come il Ritorno del Cristo, speranza di tutti i popoli, ciascuno dei quali Lo invoca sotto diversi nomi. A questo proposito, si può ragionevolmente pensare che tale ritorno non avverrà più in forma fisica in un determinato luogo del pianeta, come quando Egli si incarnò nel Maestro Gesù, ma che si compirà attraverso una forte immissione di energia d’Amore che accenderà il fuoco misterico al centro propulsivo della nuova Cultura planetaria e che magneticamente attrarrà e potenzierà la coscienza umana, adombrando i costruttori del bene, ovunque operino nel pianeta.
Tenendo conto degli eventi annunciati ed auspicati, è evidente dunque che i discepoli del mondo devono cominciare attivamente e urgentemente a serrare i ranghi ed a cooperare in modo coordinato per reggere adeguatamente l’impatto, facendosi trovare pronti come un’unica compagine dotata di sette centri rice-trasmittenti che possano accogliere tale afflusso energetico e distribuirlo correttamente in seno all’Umanità.
Occorre inoltre iniziare a restaurare nella coscienza dell’umanità l’immagine del Cristo, affinché questa “pietra di paragone” sia ripulita da tutte le incrostazioni che nel corso dei secoli l’hanno offuscata ed il Maestro dei Maestri, vetta della Gerarchia, venga riconosciuto come il Signore dello Spazio solare.
Nell’era dei Pesci che sta tramontando, l’Amore è stato interpretato, dato il livello generale della coscienza umana, soprattutto emotivamente e vissuto come necessità di buoni sentimenti, favorendo lo sviluppo diffuso della percezione sensibile ma anche un certo fanatismo religioso, portato alla mortificazione del corpo. La sublimazione di tale energia ha tuttavia prodotto l’ascesi mistica, la devozione estatica, l’adorazione cristica.
Nel tempo di Aquarius, segno d’aria, sarà la mente a prevalere e ad asciugare le acque di Pisces; sarà la coscienza di gruppo a sopravanzare quella individuale; sarà la sintesi magnetica del Cuore che condurrà a sviluppare un Amore più consapevole e costruttivo; sarà l’ardente volontà di bene che sostituirà le buone intenzioni spesso vaghe e sterili; sarà l’azione magica rituale ad imitazione dei Maestri che prenderà il posto delle preghiere volte ad ottenere aiuto personale.
I nostri cuori insomma, sensibilizzati dall’esperienza di Pisces, sono ora chiamati all’azione, ad unirsi e porre insieme, ritualmente, in modo cosciente, il cristallo dell’Amore cristico quale pietra d’angolo del Tempio nuovo
“… e qui resta, o prima Pietra, e ardi in segreto. Tu sei l’inizio e sei la fine”
Amore a tutti gli esseri, Amore a Nord, Amore a Sud, Amore a Est, .Amore a Ovest.
Che altro?
Marilù
Alto, chiaro e sentito questo intervento-monito di Marinella, che ho avvertito come “didattico” nel senso più elevato del termine. Nel ritmo naturale del perenne divenire, l’uomo si innalza dal fango della sua natura di materia alle regioni dello spirito, evolvendo nell’Amore e nella Bellezza in successivi ampliamenti di coscienza. Perché essi siano possibili, è necessario che l’uomo risvegliato attui la “conversione del Cuore” e la conseguente scelta di amare.
Mi viene in mente un noto passo di un testo di Teosofia, che qui riporto:
Prima che gli occhi possano vedere, essi devono essere incapaci di lacrime.
Prima che l’orecchio possa udire, esso deve aver perduto la sua sensibilità.
Prima che la voce possa parlare in presenza dei Maestri, essa deve per perduto il potere di ferire.
Prima che l’Anima possa stare alla presenza dei Maestri, i suoi piedi devono essere lavati nel sangue del cuore.
(Mabel Collins, La luce sul Sentiero)
Grazie Marinella per questo bellissimo articolo
Portare in manifestazione la pietra miliare che abbiamo nel nostro cuore sia il proposito per me di questo plenilunio in Aries
Lorena