L’educazione, etimologicamente ex-ducere, è chiamata a condurre alla luce i talenti di ciascuno, a sviluppare rette inclinazioni e chiari orientamenti e quindi a promuovere l’evoluzione dell’individuo, del gruppo e dell’umanità intera. È un processo costante e continuo, che permette a ciascuno di adempiere allo scopo per cui viene al mondo.
L’educazione è Amore in azione. È l’Amore della grande Madre, lo Spazio, che muove l’Universo, nutrendolo e facendovi crescere ogni creatura, ogni luce, ogni coscienza che si accende nel suo seno, a ciascuna delle quali appronta la via del ritorno all’Uno, così educandola.
È verosimile quindi che l’Educazione, nel senso più ampio, sia la base della nuova Cultura, poiché contempera in sé ed informa di sé tutte le scienze, le arti, gli insegnamenti che da sempre contribuiscono allo sviluppo della coscienza umana.
La base dell’educare è l’Amore e rimane invariata nelle ere. Tuttavia le sue modalità di espressione differiscono e si perfezionano, a seconda del livello di coscienza conseguito dagli individui.
Un mondo nuovo sta sorgendo sotto i nostri occhi, talvolta disattenti, chiedendoci modi nuovi, e tuttavia antichi, per coltivare lo Spazio interiore delle coscienze umane.
Definiamo, pertanto, la nuova educazione come psico-educazione per evidenziare che è rivolta alla psiche e che prospetta un mondo nel quale l’evoluzione generale della coscienza, ovvero il bene comune, sarà il motore e l’obiettivo di ogni attività umana nei diversi campi. L’educare quindi, in tale prospettiva, non è da considerarsi un campo a se stante, ma piuttosto un modo che informa ogni attività della vita.
Iniziamo ad inquadrare la psico-educazione secondo modalità nuove, fissando 49 formule, radunate a gruppi di 7, ordinate secondo una matrice numerica ed armonica, che costituiscono la base comune alle diverse funzioni dell’educare:
Base dell’Educare è l’Amore (1)
1.1 Amore, Spazio e Coscienza sono la stessa cosa. La legge che li governa è l’attrazione magnetica.
1.2 Educare significa magnetizzare per portare alla luce.
1.3 L’Educatore deve saper usare il potere magnetico.
1.4 Chi ama sa educare. Sa riflettere la luce del Cielo. Sa essere così trasparente da non farsi notare. Questi è il vero insegnante.
1.5 Poiché ciascuno ha la sua via, l’educare è multiforme e conosce tutti i sentieri.
1.6 L’educare guida alla Verità, che è una sola ed è la Meta. Estrae la coscienza dalla tenebra della confusione.
1.7 Educare significa liberare con ordine.
2.1 L’Aula dell’educare È lo Spazio infinito, che è la vera Scuola.
2.2 Nella Scuola dello Spazio si impara a vivere, poiché la Verità è la Vita.
2.3 L’insegnamento procede per gradi: eppure è continuo.
2.4 L’insegnante supremo è il Cielo, che è l’aspetto positivo dello Spazio. Gli educatori minori semplicemente lo specchiano.
2.5 Anche l’educare, come il governare, scende dall’alto ed è per tutti. Ma ciascuno deve imparare da solo.
2.6 L’educazione è una per tutti. Si manifesta in mille modi diversi, la si apprende in mille maniere, ma È unitaria come la luce bianca.
2.7 Lo Spazio contiene anche la confusione, che è ignoranza, ma resta regolare, magnetico e ordinato.
3.1 L’educare procede secondo un programma universale, per gli uomini e per le stelle del cielo.
3.2 L’educare comincia dallo Spazio e guida in spazi superiori e sempre più vasti.
3.3 L’educare libera, ma grava di responsabilità. Chi più sa più risponde.
3.4 La confusione impedisce di conoscere; ma è sapiente chi si confonde con la Verità senza perdere se stesso.
3.5 Tutti insegnano e tutti apprendono, eppure ciascuno impara da solo. Il processo dell’educare è segreto.
3.6 Maestro e allievo coincidono nel cuore, luogo di tutte le comunioni.
3.7 L’educare è potente nel cuore, da cui si irradia, da cui nascono le sue onde.
4.1 Il vero educatore conosce la Via di mezzo, canale del flusso infinito di lezioni da apprendere.
4.2 L’educare comprende ogni attività umana, in tutte le quali è sempre presente, al centro.
4.3 Educare significa crescere, progredire, migliorare.
4.4 Maestro, Guida, Saggio, Compagno, Amico, Consigliere: sono i bei nomi con i quali l’allievo riconosce il Salvatore.
4.5 L’educare è costruttivo. Qualsiasi opera costruttiva ha potere educativo.
4.6 Il magnetismo dell’amore unifica il campo della conoscenza, qualunque essa sia. Vi stabilisce le piste che conducono alla Verità.
4.7 L’Amore ordina senza comandare.
5.1 Educare equivale a far nascere e allevare. I figli dell’educatore sono molti. La sua famiglia è grande.
5.2 L‘educare instaura un rapporto, lega assieme con vincoli spirituali.
5.3 L’amore del Maestro è impersonale e accende la coscienza degli allievi.
5.4 Il Maestro accende molti fuochi viventi, compone un firmamento a imitazione del Cielo.
5.5 L’educare costruisce nello Spazio un insieme composito di Centri.
5.6 I Centri creati dal Maestro sono fra loro in un rapporto che li accomuna e li distingue.
5.7 Educare significa costruire una gerarchia da inserire in un’altra, maggiore.
6.1 L’amore impersonale ha sempre uno scopo, anche quando non se lo propone: comunicare ed espandere.
6.2 La conoscenza è un Bene comune, e più se ne dà, più si conosce.
6.3 Imparare non è un obbligo, ma è indispensabile a tutti.
6.4 Insegnare non è un obbligo, ma è inevitabile. Perciò è una libera attività del cuore.
6.5 Il grande Maestro insegna senza allievi, coltivando con amore lo Spazio. Così moltiplica le Sue forze.
6.6 Insegnare e apprendere sono doveri e diritti sacri. In ciò si vede la bipolarità magnetica dell’educare.
6.7 L’azione dell’educare-imparare è rituale: essa unisce il superiore all’inferiore e li pareggia. In ciò è come il governare.
7.1 L’educare crea organismi di conoscenza, che a loro volta ne creano altri.
7.2 Gli organismi creati dall’educare hanno centro nel cuore.
7.3 L’educare scende dall’alto, l’apprendere sale dal basso. All’incontro nascono i sistemi di conoscenza.
7.4 Il luogo di incontro è centrale: E’ dove l’unità si rispecchia nei molti. Qui agisce l’educazione.
7.5 I centri educativi creati dall’amore sono diversi e distribuiti nello Spazio, ma raggruppati in sistemi minori e maggiori.
7.6 Ogni sistema di conoscenza è di per sé unitario, eppure membro di un sistema più vasto.
7.7 Il risultato dell’educare è ordinato, gerarchico, aperto e organizzato.
Immaginiamo, allora, un mondo futuro orientato al Bene comune, ovvero alla massima libertà interiore conseguibile in ogni circostanza, nel quale quindi l’educazione sia al centro e parte integrante della vita e di qualsiasi attività; ove ci si senta inseriti in un progetto educativo che trascende la nostra attuale incarnazione e prevalga il noi piuttosto che l’io; ove Bellezza e Armonia siano una necessità primaria; ove si celebri l’unità nella diversità e la gioia del lavoro infinito nel quale ciascuno sia stimolato a far emergere i propri talenti e le proprie capacità creative; ove tutti abbiano accesso a tutto e si mettano in comune pensieri e opere; ove le regole siano dettate dal Cielo.
(1) Formule tratte da: “Calendario e rituale 1994” scritto inedito di Enzio Savoini.
Evocatore ed elevante questo testo di Savoini, pur se alcune espressioni non mi sono del tutto chiare.
La vera Educazione – maieutica, sintetica e sublimatrice di aspetti e qualità – guida e accelera il percorso dell’uomo, fornendogli gli strumenti utili per percorrere il cammino con maggiore velocità, gioia e ampiezza di visione. Essa lavora per la costruzione dell’Antahkarana, il ponte tra i tre piani dell’esistenza umana – fisico, emotivo e mentale – e il mondo delle idee spirituali, raggiungibile con lo sviluppo dell’Intuizione.
I nuovi educatori “costruttori di ponti” dedicano molta attenzione allo studio della mente e alle Leggi del Pensiero, poiché sanno che la realtà si origina nel mondo del pensiero e si concretizza poi nel mondo fisico; sanno che – come afferma l’antico assioma ermetico – “come un uomo pensa nel suo cuore, così egli è” e che, quindi, il comportamento di individui e gruppi deriva dalla qualità e dalla forza dei loro pensieri. Riconoscono l’evidenza che gruppi avanzati, che vivono sul piano mentale, possono impressionare le menti degli uomini, con le loro idee più evolute, allineate con il Piano, favorendo sviluppo civile e progresso spirituale.
Per Alice A. Bailey l’Educazione è la “scienza dell’integrazione”:
La vera educazione è per conseguenza la scienza di collegare le parti integranti dell’uomo e di collegarlo, a sua volta, con l’ambiente e con quel “tutto” più grande nel quale deve compiere la sua parte. Ogni aspetto, considerato come inferiore, può sempre essere semplicemente l’espressione di quello immediatamente superiore.
… si dovrà allora istruire in modo da rendere possibile lo spostamento di quel punto focale in un veicolo superiore. Questa idea può essere espressa in modo abbastanza vero dicendo che il veicolo che sembra rivestire importanza predominante dovrà divenire secondario, divenendo il semplice strumento di quello che lo sovrasta. Se il corpo astrale (emotivo) è il centro della vita personale, la meta del procedimento educativo da imporre al soggetto sarà di fare della natura mentale il fattore predominante, sì che quello astrale sia condizionato dalle condizioni ambientali e ad esse sensibile, ma sotto il controllo della mente. Se invece questa è il centro dell’attenzione della personalità, allora si dovrà portare a piena espressione l’attività dell’anima; così l’opera procede da un punto all’altro fino alla meta.
Si può osservare che tutta questa esegesi della mente e della necessaria opera di collegamento non è altro che la dimostrazione pratica di quell’aforisma occulto che dice: “Prima che un uomo possa percorrere il Sentiero, deve diventare egli stesso il Sentiero”. L’Antahkarana, simbolicamente, è il Sentiero.
(Alice A. Bailey, L’Educazione nella Nuova Era)
Un nuovo tipo di civiltà e di cultura richiede necessariamente un più idoneo metodo educativo che aiuterà i giovani a integrare la propria personalità, favorendo lo sviluppo individuale, rendendoli responsabilmente amorevoli, consapevolmente creativi e orientati verso una visione etica della vita.
In questa prospettiva educare significa indirizzare l’elemento in formazione alla ricerca del senso profondo dell’esistenza, con l’intento di sviluppare i propri talenti, lo spirito di cooperazione e di fratellanza.