Il ventiduesimo allineamento significativo focalizzato dal Sole, ora in transito per la visione terrestre tra le stelle equilibranti della Bilancia, è con la Stella Acrux [Alfa Crux(-cis)] della Croce del Sud, il quaternario del Cielo australe, l’incrocio o ‘Porta della sacralizzazione della Materia’ che, per i testi esoterici, celebra il sacrificio della quarta gerarchia di mezzo, quella umana, quell’ordinamento di cuori crocefissi e ponti tra Cielo e Terra.(1)
Presso lo sciame centrale della Via Lattea, la Via della ‘vita più abbondante’, s’irradiano i colori fiammeggianti e l’energia della splendida Croce della Materia, e di Acrux, la Sua gemma più preziosa: Fuochi cosmici datori del potere della sacralità della Materia, la Sostanza madre primordiale, velo di quella potenziale dell’Infinito, nonché matrice essenziale dello Spirito e dello Spazio contenitore della Vita; di quella Lettera M dell’AUM o Accordo divino che, riverberando tra i mondi, li crea, li sommuove e rigenera incessantemente.(2)
In tale Incrocio focale è deposto l’eterno principio che ha per simbolo la Croce: è nella massima profondità, al centro dell’atomo, della Materia, che risiede la massima potenzialità e sacrificio della divinità, dello Spirito crocefisso nello spazio, dell’Energia universale, quell’impulso dinamico al Moto infinito.
I lumi multicolori di Acrux indicano e rivelano dunque il simbolo reale della Crocifissione, che è immanenza e trascendenza divina: l’esperienza offerta in dono all’umanità da tutti i Salvatori presenti, passati e futuri, e simbolo dello spirito quale coronamento della Materia, quella stessa promessa del Cavaliere celeste, e Conduttore del Carro della Vita, Arturo.
Acrux ne preserva l’essenza, unita in modo polare, nel firmamento evidente e spirituale dello Spazio, al sacrum facere della Croce del Nord (il Cigno/l’Anima), e alla terza Croce del Cielo, la Crux Christi (l’Orione/lo Spirito) ruotata a X (lettera greca e “cifra del Cristo cosmico”), segno e simbolo di resurrezione.(3)
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In tale Giorno, 3 novembre, il tragitto fulgente del Sole, intercettando la luminosa Acrux, sospinge l’Uomo ad entrare nella corrente(4) della Vita più abbondante: nei cuori crocefissi dall’incessante lavoro di trasformazione e ascesa al Cielo, piovono direttamente le energie della Materia-Madre divina, di quell’ultimo rifugio dello Spirito divino che per Amore infinito si trasforma infine nel Luogo del Trionfo, energia di Base che inesorabilmente trae lo spirito umano alla perfetta realizzazione della sua Appartenenza e Natura universali.
Lo spirito-materia, se inteso quale fulgida corona dell’umanità, crea il gioiello della vita.
(Da: Comunità, §196, Agni Yoga).
Da Acrux s’irradia il Mistero della Materia
“Lo spazio è saturo di materia cosmica essenziale, o sostanza cosmica — Spirito-Materia, o la sostanza Purusha-Prakriti. […] Questa materia o sostanza è la base del nostro Universo visibile e invisibile.
Come base, come potenzialità di tutta l’esistenza, questa sostanza è ovunque una, ma le sue differenziazioni sono infinite. […]
La Sostanza cosmica, Spirito-Materia, diffusa in tutto l’Infinito, è il Fondamento divino o il Potenziale di tutto l’Essere. Nelle sue infinite manifestazioni, differenziazioni e cambiamenti di forma, esso lotta per la perfezione infinita e l’autocoscienza di queste particolari forme.” (Da: H. Roerich, Lettere vol.I, pagg. 196-97).
“Invero, sia nelle azioni che nel pensiero non possiamo separarci dalla materia; noi trattiamo con gli aspetti più sublimi o più grossolani della stessa materia. La Materia, o la più sottile sostanza — Spirito-Materia — è infinita nelle sue differenziazioni e manifestazioni visibili e invisibili, ma è impossibile agire solo per mezzo del puro spirito.” (Da: H.Roerich, Lettere vol.II, pag. 172).
— […] Si deve sapere che la materia è anche spirito. Sono due stati che manifestano l’unica Energia primaria […]. (Da: Sovramundano III, §453, Agni Yoga).
— Quando si parla di Spirito e Sostanza, quest’ultima va intesa nel suo significato più alto. Ma la liberazione dello Spirito concerne invece quei coaguli che si potrebbero chiamare unità di vita materiali. Parlando di queste congiunzioni in varie forme bisogna presumere una caduta dello spirito. Questi infatti, reso oggettivo in forma sostanziale, deve aspirare assieme ad essa alle funzioni superiori. La Sostanza viene sospinta a quell’attività creativa che genera forme di vita, e lo Spirito deve riconoscere precisamente quanto sia sacro il soggiorno nella sostanza. La concezione universale della Sostanza come Principio femminile è di ordine elevatissimo — e la Verità supera di grande lunga ogni comprensione terrena! Solo una coscienza pura ed eccelsa può apprezzare quel paragone. È difficile dissociare lo Spirito dalla Sostanza. (Da: Mondo del Fuoco III, §304, Agni Yoga).
— […] La materia è in verità molto importante, ma solo se unita allo spirito tocca il suo senso più sacro […] La spiritualità in Terra può aprire Porte immense […]. (Da: Illuminazione, §163, Agni Yoga).
Mentre alfine i suoni tacciono, ascolto il profondissimo silenzio.
Non più giorni, non più notti. Solo luce e luce.
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Grande Madre del Cielo: Ti amo!(5)
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