Questo nuovo appuntamento vede accendersi nel cielo eliocentrico del sistema solare il secondo allineamento per il corrente anno, fra Mercurio, Maestro d’Armonia e Bellezza, e Venere, Maestro della Costruzione aurea, mentre si trovano, per la visione tropicale nel Segno di Gemini (l’Amore magnetico che risolve la dualità in una sintesi fluida) e, per la visione siderale, nel campo stellare del Toro (la sorgente della Forza propulsiva e della “Luce della conoscenza”).(1)
Immersi nell’Amore magnetico solare e nella Luce cosmica, Mercurio, il Signore della centralità garante delle simmetrie e delle corrispondenze, e Venere, il Signore dell’aureo Rapporto e della Manifestazione, immettono il loro potente impulso di aggiornamento nell’allestimento e costruzione del Piano solare di Amore e Luce: dalle loro energie perfettamente cooperanti scaturisce una corrente ricca di vibrazioni equilibranti e proporzionanti, destinate a propagarsi sia a livello sottile che ad apparire con nuove composizioni armoniche nel mondo concreto.
Ed in questa armonica costruzione agiscono sia il potere elusivo della centralità esercitato dalla quarta energia sia il potere del Lavoro costruttivo esercitato dalla quinta energia, che in modo concorde operano per riflettere il Modello luminoso del Mondo superiore, guida sicura per un’esecuzione fedele dei Disegni celesti e fonte di espressioni commensurate ed incisive.
Questi Luminari centrali (sono i più prossimi al Sole) sono dunque da considerare i registi di quell’azione scambievole fra Causa ed Effetto, poiché è al Centro, sede dei Misteri, che si compie il prodigio dell’esistenza formale: essere e divenire, indifferenziato e differenziato, continuo e discontinuo, si scambiano le nature, e s’invertono. Ciò è sì causato dal potere del Quattro che riflettendo inverte, ma questo Mistero, che vede la Vita sgorgare sempre dal Centro, sussiste solo finché esiste la Forma o Manifestazione (l’opera del Cinque), per sottile che sia, ossia è attivo per tutto lo sviluppo del divenire, nei processi dell’esistenza, scomparendo poi nel fulgore dell’Essere, che non ha Mistero.
Tutto questo processo di diramazione dell’Unità centrale è governato dalla legge della proporzione aurea fautrice di pura Bellezza, ‘l’equilibrio della bellezza’ per Platone, che affida al ‘maggiore’ la missione di connettere in commensura e concordanza il ‘minore”’ all’intero, ossia all’Infinito.
Il Divino Ermafrodito (Mercurio/Ermes e Venere/Afrodite) introduce dunque nella Sinfonia dell’insieme solare quei temi, quelle variazioni che la adeguano a tutti gli uditori e a tutti i casi, potendo così raggiungere tutti i cuori del sistema compreso quello dell’uomo. Poiché è il cuore il regno della bellezza, il ‘luogo’ o lo stato di coscienza in cui vive e sgorga quell’arte dei rapporti armonici necessaria alla costruzione del nuovo Mondo.
“Abituatevi a considerare l’uomo non solo come espressione dello spirito supremo, ma anche come combinazione sempre in atto di energie chimiche. Ciò aiuta a capire il valore speciale delle relazioni umane. L’Arhat manifesto è tenuto a sentire con il cuore, in senso spirituale e chimico, i rapporti delle combinazioni che intervengono; così può evitare molti attriti inutili. Il Cuore ardente è capace di sentire quando si tratta di vere correlazioni o di sostegno reciproco. Sono qualità che devono sempre distinguere la guida, che deve avere il cuore aperto al cielo e alla terra …”.(2)
“In verità la manifestazione delle Nostre Opere si fonda su un impegno rinnovato. Una nuova fase conferisce così all’umanità una comprensione nuova. Coloro che posero le basi della tensione cosmica, daranno all’umanità una nuova qualità: la capacità di cooperare coscientemente con l’Universo. In effetti, le opere da Noi istituite accorderanno al genere umano una qualità in più, che guiderà lo spirito a collaborare meglio con il Cosmo. Il Magnete cosmico agisce con immenso potere.”(3)
“La legge del Cosmo non impone alcuna sottomissione, ma la collaborazione cosciente e costruttiva afferma la creatività cosmica. Molte sono le proprietà del Fuoco spaziale. Si deve adottare il principio di cooperazione e chiunque sappia contenere le verità opposte può accettare questa legge. Quando il potere dello spirito cresce, chi conosce la legge cosmica s’impegna a collaborare. Aspirate dunque a cooperare senza limiti. Lo spirito che conosce le leggi può incrementare tutti i fuochi. Ripetiamo che bisogna impegnarsi per conoscere l’Essere e per seguire, con tutte le forze, la legge di collaborazione.”(4)