Per chi culla il proprio infinito sull’infinito dei mari,
l’Universo è pari al suo smisurato appetito.
Com’è grande il mondo al lume delle lampade;
com’è piccolo il mondo agli occhi del ricordo!
il cervello e l’anima in fiamme,
non per fuggire da memorie e rancori,
ma per inseguirne di nuovi e sconosciuti.
I veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
s’innalzano sino a non poterli più scorgere
liberi e perduti nella loro fantasia ed immaginazione;
non cercano mai di sfuggire al loro destino,
amico e compagno, a cui nulla domandano.
Senza chiedersi perché e per dove,
semplicemente si dicono: andiamo!
I loro desideri hanno la forma delle nuvole,
sognano voluttà vaste, ignote, come loro mutevoli,
di cui lo spirito umano non conosce il nome!
*
[Liberamente tratto e ispirato a “Il Viaggio” di Charles Baudelaire.]