Dopo l’equinozio infuocato di marzo, il terzo Impulso del Cielo solare delle cause (1) scorre ora lungo la direzione solstiziale: l’asse Sole-Terra incide il sentiero verticale del Cielo, sacro all’asse cardinale Cancer-Capricornus (1°-3°-7° R.), che spalanca le porte della Terra e del Cielo, dell’immersione nella materia o dell’elevazione allo spirito.
In Cancer (3°-7° R.) il battito del Cuore del Sole (Vulcano, 1° R.) rintocca in ogni ‘unità di vita’ l’appello all’Individualità collettiva, quella volontà-di-organizzare che alfine fa delle parti un nuovo ente superiore, più libero, magnetico e potente, che sia un Individuo-gruppo, una Nazione, l’intero Sistema umano o l’Individuo-Pianeta.
I Molti sono Uno allorché, integri attorno ad un Centro comune, si organizzano per funzioni concordanti tra loro: tale è un organismo sano, un vero lavoro di squadra, un’opera d’arte, o l’unità di intenti. Se gli intenti sono benefici o al servizio dell’evoluzione, se i rapporti tra gli ‘agenti’ sono concordi, armonici, il risultato sarà bello. Poiché “la bellezza è il segno dell’unione”.
Cancer, la Madre e matrice degli eventi, è quella ‘luce scura’ che sottostà a tutte le evidenze (‘luce chiara’), nutre le loro germinazioni e crescite e le raggruppa infine in ‘arcipelaghi di luce’. Le organizza in famiglie affini o unitarie, sempre più aperte nella giusta direzione dell’unica Comunità universale, radicando ed irradiando la Formula:
Base dell’organizzare è l’Unità.
Simmetricamente, la Terra (3° R.: Intelligenza attiva, base di evoluzione) è alle porte di Capricornus (1°-3°-7° R.: Luce superna che trae irresistibilmente al Cosmo, o al mistero al centro di Sé) e da tale Vetta traguarda la discontinuità successiva, il cardine dell’equinozio di settembre (Ruota esterna dei Luminari nella carta del Cielo) che la vedrà a metà corsa della sua discesa a Valle (il Segno di Cancer al solstizio di dicembre). I culmini solstiziali e le ‘vie di mezzo’ equinoziali segnano e sostengono il moto pendolare del ciclo annuale planetario. A battute ‘stagionali’, il Cuore del Pianeta avanza a spirale ed innalza in modo inarrestabile verso il ‘meglio’ dell’evoluzione: l’onda del Respiro planetario è continua, ma i 4 battiti primari del suo Cuore pulsante la sorreggono in modo discontinuo. Tale è il miracolo del Ciclo della Vita, il ponte elusivo tra essere e divenire.
Su tale sommità del Monte della Luce superna si profila alla Terra la soglia della ‘Porta degli Dei’, ora spalancata sul Centro dei centri cosmico, il Centro galattico, Origine, Cuore e Meta di tutti i Soli, di tutti i cuori, di ogni potere vitale o unitario nella nostra Dimora cosmica.
La Terra ha appena ricevuta l’annunciazione del Messaggero divino Mercurio (4° R.) il 19 giugno (congiunzione) ed è prossima ad incontrare l’altro potente Mago Plutone (1° R.) il 4 luglio. Il nostro bel Pianeta Azzurro, e noi con Esso, pare quel ‘buon ladrone’ di un Golgota celeste che ascolta il Maestro pronunciare la mirabile Formula della gloria futura:
In verità io ti dico: oggi sarai con me in paradiso.
La Terra vede la Meta e l’Origine, e punta all’Uno, più che mai, ed unifica in tale direzione primaria le sue energie e le sue creature.
I Luminari del cielo solstiziale eliocentrico, vettori indicatori delle energie causali o propulsive della nostra ‘migliore coscienza’, tendono a tale Unità d’intenti e, integri attorno al Maestro e Vulcano centrali, traggono in Alto; mentre in Basso distribuiscono concordi nelle coscienze, attraverso la Croce cardinale e l’assetto geocentrico, dosi del mistero profondissimo dell’Individuo cosmico:
“Le energie della Croce Cardinale si uniscono a quella per cui non abbiamo parola migliore che energia cosmica, anche se si tratta di un termine privo di senso. Esse convogliano la qualità di Colui di Cui Nulla si può dire, e hanno “i colori della Luce dei sette sistemi solari”, uno dei quali è il nostro.”
“La Croce Cardinale dà coscienza cosmica.”(2)
Le 4 Potestà della Croce cardinale sono quelle del Cristo risorto, vetta dello spirito umano palesata dalla meravigliosa costellazione dell’Orione, la ‘cifra del Cristo cosmico’, l’Osiride celeste e Cacciatore di Luce Fonte di Resurrezione in tutti i Misteri della tradizione. Ebbene, proprio in tali giorni solstiziali, sacri all’allineamento dell’asse Sole-Terra con la proiezione eclittica dell’asse polare, ovvero della ‘Stella di direzione’ planetaria (la Polare) e della Vetta solare del Drago, tale asse cardinale tra Anima e Personalità (Sole-Terra) incide il sentiero cosmico che unisce l’Orione al Centro galattico (i Mondi dello Spirito). Ed ora la Cintura di Orione è proprio coincidente, dopo millenni, con il piano dell’Equatore celeste, l’orientamento e la ‘capienza’ del moto e respiro terrestri, il nostro cerchio ‘orizzontale’ massimo.
Le energie della Croce cosmica cercano sbocchi nel cuore di ogni essere, e laddove possono scorrere senza impedimenti liberano la divinità essenziale. Tal è la Religione del Cielo:
“Il fatto che l’individuo si liberi dall’invidia, dalla violenza e dalla rapacità, dal desiderare un successo e dal possedere un potere, in modo che il suo spirito si trovi libero dalle contraddizioni interne, dai conflitti e dalle frustrazioni – non è forse così che si esprime la religione? E solo un tale spirito può scoprire il vero e il reale. Perché un tale spirito non è minimamente influenzabile, non subisce la minima pressione e può essere così immobile. E solo quando è totalmente immobile, appare la possibilità del fiorire di ciò che è oltre della misura dello spirito stesso”.(3)
“Il vero fiore di fuoco è l’autentico oblio di sé, non solo evidente nelle azioni, ma vivo nella coscienza. Il comportamento, come ombra vagante, è un riflesso impreciso, e il vortice delle mutevoli convenzioni nasconde il significato degli atti. Come giudicare una condotta senza conoscere causa ed effetto? Un salvatore può anche sembrare un reo, e un donatore un avaro. Non è facile stabilire nella coscienza l’oblio di sé: l’individualità è inevitabile, e il sé si scioglie solo quando si realizza chiaro il futuro. L’impersonalità non deriva dalle esperienze passate; solo la vera percezione del futuro modella un giudizio interiore sui limiti del possibile. Chi pensa, nella quiete della notte, che il passato gli abbia insegnato il valore dell’oblio di sé, è ancora prigioniero. Bisogna cantare l’oblio di sé nei raggi del sole, come fanno gli uccelli, a modo loro, che conoscono il giorno futuro della migrazione. Questo concetto è utile per realizzare l’oblio di sé. Il futuro si può intendere come il volgere della notte nel giorno. I pigri dormono in quell’ora, ma la Comunità vigila. Nessuna pattuglia è insignificante per la Nostra Guardia.”(4)
Le energie liberatrici attualmente attive nella coscienza spirituale sono sottese dalle posizioni nella Ruota zodiacale della Gerarchia solare, i 7 Luminari sacri(1), ossia quegli Esseri sublimi già permeati dalla Coscienza cosmica; ecco la possibile decodifica in Formule dell’attuale configurazione solstiziale:
1° Raggio della Volontà-Proposito – Sole-Vulcano in Cancer e Terra in Capricornus:
Il fervore creativo innesca il potere della Bellezza
2° Raggio dell’Amore-Saggezza – Giove in Cancer:
Il Costruttore divino impregna di luce la Dimora solare
3° Raggio dell’Intelligenza creativa- Saturno in Scorpio:
Lo sguardo dei Guerrieri è fisso alla Vittoria
4° Raggio dell’Armonia tramite conflitto – Mercurio in Capricornus:
Il Mago solare dirige le forze di resurrezione
5° Raggio della Costruzione aurea – Venere in Aries:
Il Pensiero di Fuoco effonde i semi della Vita
6° Raggio della Comunione – Nettuno in Pisces:
Il Tempio del Cuore protegge la sacralità della Bellezza
7° Raggio dell’Ordine – Urano in Aries:
Lo Jerofante solare irradia lo splendore del Vero
Tali paiono i retti orientamenti delle forze evolutive da seguire e tradurre in opere sul pianeta e nella vita di ogni giorno.
Tale ignizione solstiziale di fervore creativo, potente nell’innescare il potere della Bellezza, il potere del ‘segno dell’Unione’, è accesa dunque dalla tripla presenza di Terra, Mercurio e Plutone in Capricornus: apice di radicale trasformazione ulteriormente sfidato e caricato dalla doppia quadratura di Urano e Venere in Aries (1°-7° R.), insieme straordinariamente procreativi e raccordanti, e coadiuvato dai sestili a Nettuno (6° R.) nel “suo Segno” Pisces (2°-6° R.), la forza salvifica dell’elemento Acqua portatore di Sintesi.
Anche la congiunzione di Saturno e Marte (6° R.) in Scorpio (4° R.) accentua il tono deciso e trionfale di questo tempo.
Nel nome della Bellezza si punta al passo e compimento successivo del Piano planetario, la prossima discontinuità dell’equinozio di settembre, il cui settenario di Indicazioni sarà così aggiornato:
Sole-Vulcano in Libra e Terra in Aries:
L’irrompere della Luce rivela il Modello
Giove in Leo:
Il sole del Cuore realizza il modello del Cosmo
Saturno in Scorpio:
La Stella di Maitreya è il modello dell’Esercito della Luce
Mercurio in Capricornus:
La Bellezza dell’Essere è il Modello centrale
Venere in Virgo:
La Madre del mondo è il modello dell’Opera
Nettuno in Pisces:
Il Cristo cosmico è il modello del Ritorno
Urano in Aries:
Il Fuoco iniziatico precipita il modello dell’Uno
Formule altisonanti, che onorano quali Modelli le Idee cosmiche e i grandi Esseri che custodiscono il Bene comune planetario e oltre: il sole del Cuore; la Stella di Maitreya, ovvero il sacro Settenario; la Bellezza dell’Essere, lo splendore del Vero; la Madre del mondo, Anima e completamento del Cristo-Maitreya; il Cristo cosmico, la nostra Dimora spaziale e stellare; il Fuoco, il grande Unificatore spaziale.
Ecco un altro dipinto del Modello dell’Uomo, della Quarta Gerarchia umana:
“Amici! Ponete quattro pietre a base delle vostre azioni:
Primo: Venerazione per la Gerarchia. Secondo: Realizzazione dell’unità. Terza: Commensura. Quarta: Applicazione del canone: “Secondo il tuo Dio”.
Ad affermare la Prima, evocate tutto il vostro amore. Richiamate dall’infanzia i sorrisi migliori, i raggi del sole più fulgenti, il primo canto degli uccelli sotto la finestra.
Per la Seconda, cingete l’armatura del giorno, afferrate le armi dell’azione e rinnovate le capacità percettive con un sorso d’acqua fresca.
Per la Terza, scegliete nel luogo ove lavorate la linea verticale più lunga, quale scala dimensionale del Piano. Applicatele mentalmente ogni scontento, irritazione e fatica e, così paragonando, non troverete il minimo posto per gli umori illusori.
Per la Quarta, raffiguratevi l’infinità dell’universo stellare. In verità, il Nostro Padre ha molte dimore; quale escludere? Ricordando il canone, immaginate di uscire dal chiuso alla luce. Così vi verrà quanto vi occorre. Incidete sulla prima pietra una Colomba; sulla seconda un Guerriero; sulla terza un Pilastro; sulla quarta il Sole.” (5)
Un’estate dunque (o inverno nell’emisfero sud) che la coscienza solare a presidio nel cuore può trasformare in una Festa di bellezza e unione radianti, tra Cielo e Terra.
Marte, il ‘braccio’ esecutore del Volere di Sole/Vulcano, all’equinozio di settembre sarà giunto ‘in vetta’, tra Plutone (congiunzione ‘travolgente’ il 16 settembre) e Mercurio (tutti e 3 ‘Reggitori’ affini all’energia di Scorpio, il Guerriero infine trionfante): l’irrompere della Luce rivelerà la necessità del Modello celeste, della sua bellezza radiante quale soluzione per ogni conflitto, bruttura e s-tortura.
Solo Giove e Venere attraversano Segni diversi tra solstizio di giugno ed equinozio di settembre. Il grande Maestro dell’Amore solare, Giove (2° R.), lascia le Acque germinanti e femminili di Cancer per il Fuoco ‘concentrato’ e attivo di Leo (1°-5° R.) il 1° di luglio: allora il magnetismo del Campo solare sospingerà le coscienze (per circa un anno terrestre) a rafforzare il cuore ‘individuale’, a concentrare l’infinito, affinché il servizio rivolto al collettivo sia più potente, efficace, aureo.
Questo cambio di colore di fondo, fulvo-arancio per Leo, riporta al ‘sorgere eliaco’ della stella sovrana Sirio sull’orizzonte terrestre il 4-5 agosto, in Leo appunto. Sirio è il Sole dei soli, l’Anima o Iside celeste ed “il primario del nostro Sole”, correlazione gerarchica svelata dall’essere il presidio cosmico del Segno di Leo, ‘retto’ dal Sole. Per la presenza quest’anno anche di Giove in Leo (ogni 12 anni), letteralmente si spalancano i cuori al Fuoco solare e cosmico.
Tale inondazione di Amore cosmico sembra connettere in Terra le due ‘ali iridescenti’ del Firmamento:
– lo sciame solstiziale degli allineamenti del Sole (apparente) con le stelle ‘cristiche’ o osiriache dell’Orione, e
– quello equinoziale con le stelle superne e traenti dell’Orsa Maggiore (Merak l’11 agosto e l’ultima Alkaid il 20 settembre),
le due Costellazioni extra-zodiacali che presiedono ai cardini della Croce cosmica, solare e planetaria.
Iside riunisce i frammenti dell’amato Osiride, e trasforma il tifone del Drago della Vita (Drago, Orse) in nuova energia creativa (il Figlio solare: Horus). Il Cuore governa il potere della Vita per rigenerare ogni cosa con lo splendore della Bellezza.
Il potere centrale del sorgere eliaco di Sirio nel grembo terrestre (al centro della stagione, o del quarto di ciclo) è inoltre preannunciato dall’allineamento sul meridiano ‘verticale’ tra Sole e Sirio il 6 luglio, allorché i cuori aperti sfiorano il Mistero di tale Magnete.
Se, per millenni, lo spirito cerca il sentiero assegnatogli dai luminari, e la sua essenza aspira all’armonia, il Magnete risponde e il Cosmo giunge alla migliore concordanza. Di tali consonanze si compone un accordo universale! Quanto più elevata la sfera, tanto maggiore l’attrazione. In tal modo si riesce a comprendere la Ragione cosmica, il cui potere cresce secondo le sfere.
I luminari confermano la fonte cosmica del Fuoco.
Molti temono il pensiero dell’Eternità, ma quanto è meraviglioso realizzarne la grandezza! Solo nella coscienza vive la definizione di Eterno. Quanto più vasta è la coscienza, tanto più vivido splende il suo raggio; e tanto più chiaro suona il Nostro appello per chi ha capito la bellezza di evolvere.
In verità, ciò che si è detto del pensiero universale si deve applicare alla vita. (6)
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Alziamo gli occhi al Cielo,
spalanchiamo il cuore all’Infinito,
a tutta la sua Bellezza.
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