Secondo la visione eliocentrica, oggi la Terra si congiunge a Giove, il grande Maestro dello Spazio solare e cuore sistemico, che in queste sere invernali vediamo maestosamente sorgere nella “zona più bella” del nostro orizzonte celeste, ove si trova l’Orione, il grande Cacciatore dei cieli (costellazione associata al simbolo del Cristo cosmico, il Signore dello Spazio), e Sirio, cuore cosmico, il maggiore del nostro Sole.
Come già detto parlando dei segni del Cielo e del Proposito, questo ciclo annuale inizia indicando alle creature solari la direzione del cuore: l’Amore trionfa e la potenza elusiva della sua legge prevale sugli altri segni celesti, mostrando la via di soluzione delle tensioni energetiche dell’anno.
Il Campo spaziale, che sostanzia tutti gli eventi, freme al tocco dello Spirito ed accoglie in sé il nuovo impulso, saturando immediatamente di esso ogni regione del sistema solare e “colorandone” tutte le coscienze. L’Amore, il principio che tiene assieme tutte le cose, il vincitore, è dunque l’arma che oggi ci è specialmente indicata per produrre, in coerenza con la comunità solare, quelle forme di bellezza che devono scaturire dall’operato di tutti coloro che, guardando al Cielo, lavorano consapevolmente alla preparazione del nuovo.
Nello Spazio, che non ha tempo ed è infinito, tutti i cicli costantemente iniziano per finire e finiscono per iniziare, mentre ogni cosa incessantemente si sviluppa. La Vita compenetra sempre più profondamente la sostanza ed allo stesso tempo se ne libera: sale e scende per amore.
Ogni inizio contiene una magia che ci protegge e a vivere ci aiuta, scriveva Hermann Hesse: ogni inizio è infatti carico di energia psichica, di aspettative, di pensieri amorevoli, di luce, di futuro, di gioia. Un ciclo si innesca, e continuerà a dare frutti obbedendo alla sua legge ed utilizzando le energie del momento discontinuo attivato dall’impulso iniziale; l’inizio tiene quindi già in sé il percorso e il suo compimento. Ognuno di noi conosce quella magia: prepariamo un evento, lo attendiamo, talvolta anche con impazienza, poi, quando si verifica, ci accorgiamo che in un certo senso tutto è già compiuto e che gli sviluppi sono contenuti nel momento iniziale. Allora, pur non tralasciando di alimentare quel seme e lavorando per il fine in esso contemplato, sentiamo di poter cominciare a preparare inizi futuri.
La grande Madre spaziale tiene nel suo Grembo e protegge tutti gli inizi e le fini, tutte le nascite e le morti, che sono nuovi inizi: il Fuoco, secondo il suo moto ritmico, eternamente sale e scende. Chiamiamo nascita la sua discesa e morte la sua risalita, pur se l’una e l’altra sono equivalenti nel ciclo che pone la fine sopra l’inizio, senza mai separarli.
Celebriamo la magia dell’inizio con le parole tratte da “Rituali 1992”, scritto inedito di E.S.:
Lo Spazio è il luogo segreto di tutti gli inizi. E l’inizio è il prodigio che ha in sé sia la meta
che il libero percorso.
Ciò che comincia principia eternamente, per finire cominciando. Ciò che termina finisce eternamente, sinché comincia, finendo.
Lo Spazio è il luogo segreto di ogni fine e la fine è il prodigio che porta in sé il principio. Nulla separa l’inizio dal processo e dalla fine.
Io sono Spazio e amo il fuoco che accolgo in me. Lo amo in modo perfetto e mi accendo. Così do principio alle cose che crescono e le pongo sulla libera via della fine.
Ognuno di noi, risponde a questo enunciato, ne riconosce la potenza, il significato , le potenzialità.
Ognuno di noi risponde alla consapevolezza che in ogni “incipit” stà racchiuso il divenire. Ed è in libertà, con assunzione di responsabilità, che ognuno guarda, crea , irradia, feconda il futuro comune.
Dovrebbe diventare una consuetudine, per ognuno di noi, approfittare di ogni conclusione di ciclo, sia esso un compleanno, la fine di un anno, un anniversario, un nuovo inizio planetario , regolato dai cicli cosmici, per porre le basi di una nuova nascita, una nuova vita , una nuova energia. Questo incontro tra il passato ed il futuro, richiede, la capacità di assimilare l’essenza di tutto ciò che si è prodotto, da questa base poi, attraverso la nuova direzione, creare il futuro.
Molti maestri delle varie tradizioni, raccomandano il potere della ricapitolazione,oltre a questo, aggiungiamo il potere dell’immaginazione creativa, del potere della mente illuminata, della nostra capacità di costruire il futuro.
Sia gloria al nostro futuro.
Abbandonare i limiti correnti equivale a irradiare con potenza dovunque.
Chi impara illumina lo Spazio. L’illuminazione dello Spazio cresce senza fine. Lo Spazio va a fuoco, ed è il Fuoco stesso.
Maria Luisa M.