Nel primo anno di vita di TPS il settimo Campo dell’Ordinamento (come quello simmetrico, il primo, del Proposito) ha seguito il ritmo delle 4 discontinuità (solstizi ed equinozi) del ciclo annuale terrestre, e in tali “4 angoli” si è in qualche modo fissato i cardini di tale ‘asse’ fondamentale.
Questo secondo anno 2014, la ritualità di postaggio è rivolta ancor più precisamente ad onorare l’ordinamento dei cicli del sistema solare, e per questa settima Direzione di lavoro il ritmo di riferimento è quello combinato della nostra Terra con il pianeta Urano, indicato dall’Astrologia esoterica quale Signore dell’Ordine o depositario della Settima energia o Settimo Raggio.
La Terra è Gea, consorte di Uranos, il Signore del Cielo, e la loro croce di aspetti astrologici (opposizione, quadratura, congiunzione, quadratura) allestisce le 4 Date o Direzioni più propizie per accogliere, elaborare e distribuire il flusso potenziato delle loro energie combinate.
Il 2 gennaio 2014 è la Data della loro quadratura (angolo retto) dopo la congiunzione del 3 ottobre 2013:
“…I raggi del Sole sono potenti quando incidono ad angolo retto, e del pari l’attrazione di Urano. Allora si assimila il Fuoco.”
“…Quando Urano tende i suoi raggi, si afferma un nuovo grado.”(1)
Quando l’angolo di incidenza è retto, la potenza dell’influsso è certa: è dunque tempo per il nostro Pianeta azzurro di innalzarsi di un ‘grado’, e di divenire un po’ più uranico, celeste.(2)
Ecco che il seminare pensieri dedicati all’Ordine (e alla sua attuazione tramite l’Ordinamento) in risonanza e concordanza con la ‘quadratura del cerchio’ tra Urano e Terra, diventa un’azione semplice eppure profonda di buon orientamento. “L’energia segue il pensiero” ed orientare i semi della Nuova Cultura alle Potestà e psicogeometrie analoghe del sistema solare equivale a tracciare, al nostro grado o capacità di rispondenza, canali vitali per il benefico compimento dell’Opera. Tale è l’assunto di base e quanto si riconosce e propone. Non sono degli allineamenti di menhir o un tempio di pietra che si vanno allestendo, eppure analogamente tali orientamenti al Cielo servono la stessa funzione: quella di risonatori spaziali qualificati, costituiti di Pensiero creativo o ‘infuocato’, capace cioè di accendere, nella giusta direzione, innumerevoli altri fuochi o centri o origini: i semi del Nuovo.
Poste le fondamenta nei campi celesti, connessa ed orientata l’Opera (la nuova Cultura) alle Fonti della Vita, la sua realizzazione seguirà a tempo debito, secondo la progressiva potenza di risonanza di noi umanità alle Idee celesti, al Mondo del Fuoco.
“Chi è ben orientato è la via”.
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Seguendo il progredire delle Fonti solari, ossia il loro Programma tracciato sul Piano solare (Eclittica), trattare dell’Ordine è dunque affine al rapporto Terra-Urano.(3)
Riprendiamo così la presentazione dei sette aspetti dell’Ordine, una riflessione e studio intesi a scandagliare ordinatamente il senso profondo di tale Idea o Realtà primaria. Dopo il Primo e il Secondo aspetto dell’Ordine ora è la volta del Terzo.
Il Terzo aspetto dell’Ordine (7-3) si potrebbe tradurre come: il Ritmo creativo, l’ordinamento e disposizione ritmici, l’intelligenza organizzante, il fattore di aggiornamento, il progressivo perfezionamento, il creatore di strutture…
Ecco a supporto alcuni semi per riconoscere ed attivare tale facoltà tra passato e futuro, al servizio del nuovo Sistema umano a imitazione dell’Ordine solare:
“L’Ordine, quando si manifesta, realizza le sue forme seguendo un programma. Nel tempo e nello spazio le sue parvenze sono sempre diverse, poiché dipendono dall’esito delle precedenti, sono foriere delle future e tengono in conto le qualità dello spazio dove si accampa.
Se si riconosce quanto sopra, tutta la storia, e non solo l’umana, si spiega come un regolare succedersi di forme di ordine, che in ogni epoca sono solo parzialmente efficaci ma tutte fra loro connesse e comunicanti. Questo metodo di studio storico sostituirà forse un giorno l’attuale, che è frammentario e analitico. Solo quando la visione storica sarà sintetica si potranno infatti superare le incertezze logoranti, le ricerche inconcludenti tipiche dell’odierno approccio alla storia, del tutto incapace di presagire ciò che si prepara nel futuro e ne emerge di giorno in giorno. Lo studio della storia non dovrebbe essere dedicato solo al passato, come oggi avviene in ogni caso, ma coraggiosamente rivolto anche al futuro, inteso come aspetto creativo della Storia.
Il futuro è presente nell’Ordine ed è per suo tramite conoscibile.
Lo studio dell’avvenire si rivelerà molto più interessante, e concorrerà a equilibrare le ricerche sul passato, di cui è il preludio formativo.
[…L’Ordine dunque] si attua e si oggettiva mediante una serie concatenata di comparse graduali e programmate, mentre nella realtà esiste integro e senza tempo.
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[…] tutto tende a un solo fine collettivo: favorire e preparare l’avvento della nuova cultura umana.
Tener fede a queste prospettive ed eseguire giorno per giorno quanto possibile e previsto, in modo ritmico, collettivo, collaborando nell’ordine senza distogliere lo sguardo dalla meta: ecco l’atteggiamento disciplinato e libero che dovrebbe distinguere il lavoro di questo da quello degli altri gruppi, del presente e del passato. Pochi uomini perseveranti e ordinati possono compiere azioni grandissime sommando piccole imprese; l’intera potenza dell’Ordine li incalza e li sospinge allo scopo.
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Per illustrare il concetto si potrebbe anche dire che il Sistema sta per impegnarsi in una costruzione di forme-pensiero, cosa forse mai tentata prima d’oggi da un gruppo umano, presagio forse di un avvenire di migliori rapporti e più elevata coscienza. In verità la storia degli esordi delle culture dei tempi andati, pur vaga e nebbiosa, lascia supporre l’azione inaugurante o creativa di costruttori grandi e saggi, rimasti anonimi, nei quali è difficile riconoscere una semplice natura umana: sono, infatti, più simili a semi-dei; ma oggi le cose si prospettano in modo assai diverso. Uomini, e solo uomini, sono ora quegli innovatori che, riconosciuta nel cuore l’esistenza dell’Ordine, si comportano di conseguenza e collaborano per manifestarlo.
Se le cose stanno così, il Sistema ne trae ispirazione e coraggio.”