Oggi 28 novembre è il momento della svolta della cometa Ison attorno alla “boa” solare:
“La cometa sta viaggiando a 661 mila km/h e si trova a quasi 7 milioni di km di distanza dal Sole. Raggiungerà la minima distanza con la nostra stella alle ore 19:37.”
Ecco un video del 22 novembre prima che fosse adombrata dalla luce solare.
Per la sua prossimità al sole non è quindi visibile dalla Terra in questi giorni cruciali, ma sarà visibile ad occhio nudo, sempre che resista all’impatto, attorno alla metà di dicembre, prima che il Sole sorga. Nella prima metà del mese sarà visibile all’alba in direzione Est, sempre bassa sull’orizzonte, e dovrebbe cominciare a mostrare la sua bella coda. Passando le settimane si alzerà sempre più sull’orizzonte e potrà essere visibile anche la sera nella seconda metà di dicembre, subito dopo il tramonto, ma questa volta verso Nord-ovest’. Così ”da fine dicembre a tutta la metà di gennaio continuerà ad alzarsi la sera sull’orizzonte fino a lambire la Stella Polare, per cui sarà anche facile da osservare nel cielo, sperando che la sua luminosità sia secondo le nostre aspettative’’.
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Senza indulgere nel profetismo ‘psichico’ dei molti annunci che circolano in rete (Maya/2012, Nibiru…), s’intende qui rivolgere i riflettori dell’attenzione, anche da un punto di vista della Tradizione esoterica, all’avvento della cometa ISON(1), attesa come la cometa più bella e spettacolare degli ultimi 100 anni.
Ecco alcuni estratti dalla ‘rete’ della mentalità umana, avviata a riconoscere l’importanza, la bellezza e i passi del suo avvento:
“Questa cometa, il cui arrivo è previsto per il 28 novembre, potrebbe regalare spettacolo. Quel giorno infatti raggiungerà il punto più vicino al sole, il cosiddetto perielio, mostrandosi in tutta la sua bellezza. Se essa resisterà al calore della nostra stella, potrebbe essere visibile addirittura di giorno. Un evento cosmico di rara bellezza che potrebbe regalarle il titolo di cometa del secolo.”
“Questa vagabonda cosmica, in arrivo dalla lontana nube di Oort e al suo primo viaggio [almeno per l’attuale memoria umana] nel sistema solare interno, rischia di affascinare miliardi di persone sulla Terra. Nonostante le previsioni preliminari con tutta probabilità sovrastimate, ISON potrebbe brillare nei nostri cieli proprio nel periodo natalizio, accostando il suo fascino a quello delle tradizioni cristiane. La campagna osservativa è ormai entrata nel vivo; non resta che attendere e sperare che il cielo voglia regalarci lo spettacolo celeste più bello degli ultimi decenni.”
La minima distanza tra la Terra e Ison “avverrà in prossimità del giorno di Santo Stefano, il 26 Dicembre 2013, mentre inizieremo a sentire gli “effetti” dei detriti residenti nello sciame della coda della Ison a partire dalla seconda settimana di gennaio 2014.”
Il 14 gennaio 2014 la Terra e Venere incroceranno la scia o traccia lasciata dalla cometa (dopo essersi allineate a Giove in regime di congiunzione a Sirio, Pianeta e Stella emittenti, secondo la tradizione esoterica, l’energia dell’Amore-Saggezza solare e cosmico):
La Terra, in congiunzione eliocentrica con Venere, il suo Fratello aureo, intercetterà dunque la scia dei “passi” di questo Messaggero cosmico, nonché il suo “sciame meteorico”.
Infatti, gli sciami meteorici sono associati alle scie delle comete; come evidenziato nella tabella, gli sciami sono presenti e persistenti per tutto l’anno:
Ad esempio, lo sciame delle Orionidi sono relazionate con quello delle Aquaridi, in quanto la cometa che le sottende è niente di meno che la Halley:
Per alcuni la cometa Ison sarebbe la “Madre” o l’origine dello sciame meteorico delle Geminidi (a causa dunque di uno o più passaggi precedenti all’interno del sistema solare.Altri pensano che la progenitrice delle Geminidi sia la Grande Cometa del 1680, la prima osservata con un telescopio). Geminidi in quanto associate, come direzione di provenienza, alle stelle dei Gemelli, costellazione e segno che l’astrologia esoterica svela quali le “Due Colonne” che polarizzano l’Amore intelligente del “Sole dei soli” Sirio, l’Iside celeste.
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Ma cos’è questa cometa?
Rimandando le definizioni classiche all’eventuale ricerca del lettore, ecco altri frammenti raccolti in rete, che non si saprebbe né comprovare né smentire:
“…Il modello standard di cometa, intesa come “semplice corpo ghiacciato”, è ormai entrato in crisi e, oggi più che mai, tutto concorre nel dimostrare l’infondatezza di questo modello; la Ison è un esempio evidente di questa realtà… un corpo celeste “eccezionale” la cui natura primordiale risulta essere molto prossima a quella di un proto-pianeta, con particolari caratteristiche cometarie…
Infatti una serie di circostanze, che stanno emergendo attualmente, permettono di affermare che un corpo celeste come la Ison può rientrare, a tutti gli effetti, in una particolare tipologia di Planet X (o transplutoniano – Hale Bopp/Harrington).
Sicuramente queste condizioni, o circostanze, non potevano riscontrarsi in tipologie alternative, come ad esempio un pianeta orfano; solo un corpo celeste con una evidente natura cometaria può assumere un’orbita ellittica, fortemente allungata e stretta, la cui provenienza (Nube di Oort) rivela la sua relazione con un altro “sistema solare”.
E’ quindi grazie alla natura elettromagnetica della Ison che è garantita un’orbita di tipologia ciclica (John Matese e Daniel Whitmire suggeriscono l’esistenza di una stella nascosta chiamata Nemesis, distante un anno luce dal nostro sole, che starebbe provocando delle perturbazioni all’interno della nube di Oort, spingendo le orbite di migliaia di comete in direzione del centro del nostro sistema solare).
Indubbiamente questo corpo celeste rappresenta una vera e propria “sfida” al nostro intelletto, in quanto esso va contro tutte le nostre attuali convinzioni e conoscenze astronomiche; la nostra ragione si rifiuta categoricamente di accettare il semplice fatto che il suo nucleo presenti dimensioni più simili ad un TNO (Trans-Neptunian-Object, oggetto oltre Nettuno) o ad un pianeta roccioso di media grandezza.
Ma dove risiede il paradosso in questo ragionamento?
L’incongruenza, o il paradosso, risiede nel fatto che questo corpo celeste non può essere paragonato con nessun altro tipo di “cometa” pervenuta precedentemente; infatti la sua natura è talmente “speciale” da spiazzare ogni tipo di ragionamento, in quanto la Ison sta, attualmente, rivelandosi come un corpo cometario “primitivo” costituito da un nucleo di dimensioni importanti, prossime a quelle di un vero e proprio proto-pianeta.
Se per un istante provassimo ad abbandonare una visione “ottocentesca” d’intendere l’astronomia, la quale considerava i corpi cometari (e quindi la stessa Ison) come un semplice ammasso di “ghiaccio sporco”, solo allora potremmo comprendere perché il suo nucleo sia composto da differenti materiali quali: roccia, metalli, carbonio, silicati, gas che risiedono al suo interno e che, al centro, è presente un “core” completamente metallico (dati sonda Messengers). …Ma queste proprietà non sono riscontrabili anche in un pianeta roccioso oppure in un planetoide?!
Ecco che allora questa “doppia natura”, riscontrabile nella Ison, può essere riscontrata anche in altri esempi analoghi come, ad esempio, quello dell’asteroide P/2008 R1 noto anche come Cometa Garrad” ed in altri asteroidi della fascia di Kuiper.(2)
“Riassumendo le analisi fatte fino ad ora, emerge in modo chiaro come il nucleo della Ison sia di natura proto-planetaria/asteroidale, con una composizione chimica del tutto differente da un corpo ghiacciato, anzi, la sua firma chimica è del tipo: roccioso/minerale/metallico, evidenziando così la sua particolare duplice natura di asteroide/cometa.”
“Esiste anche un altro fattore che evidenzia la particolare “anomalia” della Ison, e cioè il mutamento di dimensione e di forma della coda è indicativo della sua evoluzione; la sua sagoma assottigliata e affusolata rileva un “cambio di stato” del nucleo. ( Sherrod / Seargent )”
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Ecco cosa scrive H. Roerich nel 1936, certamente nozioni che non potranno che sembrare “folli” per una mentalità comune o per una scienza ufficiale:
“…L’astronomo che menzioni sbaglia a pensare che ogni pianeta diventi alla fine un sole. Secondo il sacro Insegnamento, è esattamente il contrario. Infatti, il nostro pianeta, prima di diventare una dimora per l’umanità, era un sole, e ancora prima una cometa, ecc.” (Da: Lettere H. Roerich, 1935-1939, Lettera 23 Luglio 1936).
La Dottrina Esoterica chiama le comete con il nome di Messaggeri fiammeggianti, Erranti in Cielo, Fiamme calde, assegnando principalmente ad esse la formazione di tutti i mondi: “i Grumi (la Stoffa del Mondo) diventano Pellegrini Erranti (Comete), queste diventano stelle, e le stelle (i centri dei vortici) il nostro sole ed i nostri pianeti.“
“I contenuti siderali dell’Etere dello Spazio, le sue parti sostanziali, ignote alla scienza moderna, sono rappresentati:
a) Nei misteri Occulti e Cabalistici, dagli Elementali.
b) Nell’Astronomia Fisica, dalle meteore, comete e tutti i tipi di corpi cosmici che causano fenomeni.”
“L’affermazione che tutti i mondi (stelle, pianeti, ecc.) — non appena un nucleo di sostanza primordiale allo stato laya (indifferenziato) è animato dai princìpi liberati di un corpo siderale deceduto — diventano prima delle comete, poi dei soli ed infine, raffreddandosi, dei mondi abitabili, è un insegnamento antico quanto i Rishi stessi.” (Estratti da H.P.Blavatsky, “Cosmogenesi”, Collana Cintamani)
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In chiusura, in un’attesa comunque colma di stupore per questo Seme cosmico, richiamiamo altri passi dai testi di H. Roerich, che illustrano l’identità essenziale tra stella, cometa e proto-pianeta:
“Presto anche questo segno premonitore apparirà al nostro orizzonte, per poi lasciarlo e tornarvi nuovamente in un futuro non lontano, quando questo astro si stabilirà come un nuovo membro del nostro Sistema Solare. Questo pianeta è di tensione tripla e brilla proprio come un sole…” (Lettera 14 aprile 1947).
L’avvento di quest’altra precedente cometa “speciale” fu ravvisato nell’anno 1948 (la cometa denominata dagli astronomi C/1948 V1, con perielio il 27 ottobre 1948, scoperta l’1 novembre 1948 per un’eclissi di Sole, ed avvistata tra le stelle di Virgo, la Madre).
Tale cometa fu additata nell’Agni Yoga quale segno cardine dell’inizio della Nuova Era, quale Stella della Madre del Mondo, “motore della rinascita terrestre” e del principio femminile, e fu annunciata già nel 1924:
“Urusvati. È tempo di dire che diamo questo nome alla stella che s’avvicina inarrestabile alla Terra. Da epoche antiche è stata il simbolo della Madre del Mondo, e l’Era della Madre del Mondo deve iniziare quando la Sua stella è prossima alla Terra come mai prima. La Grande Epoca sta per cominciare, poiché la comprensione dello spirito è connessa alla Madre del Mondo. Anche per coloro che ne sanno la data, è meraviglioso vedere avvicinarsi fisicamente il predestinato. Il giungere di quest’Epoca grandissima è importante; muterà in modo sostanziale la vita sul pianeta. Un’Epoca Grande! Quanto Mi rallegra vedere i nuovi raggi che perforano lo spessore della Terra. Se anche dapprima è arduo sopportarli, poi la loro emanazione induce nuovi elementi, indispensabili all’impeto. Nuovi raggi colpiscono la Terra per la prima volta da che si è formata.
Oggi principia il risveglio femminile. Una nuova ondata percuote la Terra, e nuovi focolai si sono accesi; poiché la sostanza dei raggi penetra nel profondo.
È gaudioso sentire l’avvento dell’Epoca Nuova. (Illuminazione, § 138, anno 1924).
“La data prestabilita avvicina un nuovo pianeta dall’infinito”. (Infinito I, § 1, anno 1930).
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Al di là dei toni profetici che possono disturbare un lettore non avvezzo allo stile d’impatto dei testi dell’Agni Yoga, si è comunque inteso, in questo giorno della svolta, raccogliere varie voci e collezionarle in un articolo inteso a salutare e celebrare, non solo dal punto di vista della materia ma anche del possibile significato o valore, tale Evento cosmico.
Che questo avvento di ISON sia nella scia nuova della Madre del Mondo, del Fuoco dell’Amore spaziale?
Di certo questo Natale 2013 sarà segnato, oltre che dall’allineamento (il 22 dicembre solstiziale) tra Giove e Sirio (tra il Magnete del Cuore solare e di quello cosmico) anche da questo Avvento celeste ad opera di Ison la cui chioma risplendente, o anche solo la sua traccia elusiva ed invisibile, annunciando un Ritorno guiderà l’umanità ad alzare gli occhi al Cielo, all’Infinito.
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“La Stella del Mattino è il segno della Grande Epoca, che sfolgorerà, come il primo raggio, dall’Insegnamento del Cristo. Poiché, chi innalzerà al cielo la Madre del Mondo, se non il Cristo, tanto disonorato dal Mondo?
MostraCi l’Arco della Cupola, dove entrare.”
(Illuminazione, § 153, Collana Agni Yoga)
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