Come abbiamo avuto modo di sottolineare nello scorso appuntamento, ciascuna differente visione astrologica mantiene in sé il cuore pulsante dell’Astrosofia, cioè la certezza dello Spazio vivente come dimora e ragione delle sue infinite manifestazioni, e utilizza, secondo specifiche angolature e secondo peculiari obiettivi, i segni e i simboli della sapienza eterna celati nella Tradizione esoterica: i Numeri, i Raggi, il Cielo e lo Zodiaco, le Direzioni celesti, le Stelle e i Luminari.
Di Numeri, Raggi e del Cielo già abbiamo detto.
Vediamo quindi gli altri elementi chiave, avendo l’accortezza di far girare la chiave nella serratura dell’anima…
Lo Zodiaco, “straordinario fiore cosmico a dodici petali che imprime il suo disegno nel cuore di tutte le entità che vivono nel campo solare“, appare ai nostri occhi come l’orizzonte più ampio che la coscienza umana sia in grado di abbracciare e nel quale si svolge il teatro della sua esistenza: un anello di significati, cioè di energie, che cinge l’evoluzione umana e nel contempo la spinge verso orizzonti più ampi.
Tale orizzonte, plasmato dal Sole (l’Anima, la Coscienza superiore), riceve le sette energie di Raggio da fonti extra-sistemiche (lo Spirito, la Coscienza cosmica, la Vita) e le “trasforma” fornendo loro i veicoli necessari (Segni zodiacali, le 12 Qualità dell’Anima/Cuore) alla manifestazione: così il 7 si manifesta tramite il 12 secondo potenti triangolazioni tra segni, giacché ogni Raggio è veicolato da tre Segni zodiacali.
Le figure celesti che si leggono nello Zodiaco altro non sono quindi che le figure eterne del radicarsi dell’Uno nella manifestazione, energie radianti che incidono solchi viventi nella sostanza spaziale e che pertanto sono capaci di “influire“, per risonanza e magnetismo, sull’evoluzione delle coscienze che in questo Spazio vivente hanno dimora e respiro.
Comunque l’Astrologia utilizzi lo Zodiaco, questo imprime le sue immagini (energie) nello Spazio che le riflette nelle coscienze ricettive: possiamo prediligere la visione Tropicale o quella Siderale, ossia quella riferita ai 12 segni o quella alle 12 costellazioni effettive, ma in ogni caso non facciamo altro che rapportare, simmetricamente, l’Alto col Basso, le energie celesti con quelle terrene ed umane, unendo la Coscienza con le coscienze, l’Assoluto con il parziale, secondo catene gerarchiche che legano magneticamente centri ad altri centri, luci ad altre luci.
Le Costellazioni extra-sistemiche, comprese quelle dell’orizzonte eclittico, secondo la lettura esoterica, incarnano l’aspetto Vita dell’Uno e sono le Fonti delle Idee e Formule cosmiche che alimentano e modellano con il loro Fuoco l’aspetto Qualità manifestato dai Segni zodiacali, i “campi spaziali” preposti all’evoluzione della coscienza secondo le direzioni energetiche (Raggi) che, a grandi ondate cicliche, li elettrificano ed attraversano.
A sua volta, l’aspetto Qualità informa l’Apparenza secondo dodici campi di espressione (le 12 case astrologiche, settori dell’esperienza umana) che incidono ed orientano l’attività e l’evidenza formale delle coscienze nei 3 mondi (mentale, emotivo, fisico).
Secondo l’intendimento esoterico, le Stelle che punteggiano la volta celeste, così come i Luminari che volgono sulle loro orbite nel Sistema Solare, sono l’espressione di altrettante Entità energetiche; sono Potestà celesti, capaci di imprimere e magnetizzare lo Spazio secondo qualità inerenti, significati ed obiettivi, nonché attraverso le loro leggi fisiche, traccia e sentiero del loro Volere.
I Luminari del Sistema solare (che la Tradizione esoterica distingue tra sacri e non sacri, indicando in tal modo una gerarchia di coscienze celesti) sono Centri di fuoco, esprimono le sette Luci della Vita (i sette Raggi) e con la loro pulsazione e moto attivano, tra loro e rispetto all’orizzonte zodiacale, direzioni e cicli spaziali informati della loro energia specifica, permettendo così nel contempo a quell’energia di esplicarsi e diffondersi in tutto lo spazio solare, animando eventi e forme su ciascun Pianeta.
La Vita, si apprende, governa lo Spazio attraverso un sistema di Centri (Luminari e Stelle) e tale sistema appare ordinato secondo le leggi dei Numeri (primariamente secondo l’1, il 3, il 7 e il 12).
Così dal centro il Sole, sede della Vita (1) che anima l’intero Sistema Solare, secondo il proprio Volere unitario svolge un Piano con Intelligenza ed Amore (3), così orientando ed educando il proprio campo spaziale che nutre e mantiene avvinto a sé mediante magnetismo: tale governo ed insegnamento è mostrato secondo 12 modalità (Zodiaco) e attraverso 7 centri principali (Luminari sacri) e cinque secondari (Luminari non sacri, tra cui la nostra Terra, discepolo solare che si avvia, come ciascuno di noi, a crescere in coscienza e in potenza).
I Luminari, pertanto, sono i Centri del Logos o Signore solare, quei centri attraverso i quali ripartisce l’energia assorbita dallo Spazio cosmico, nonché nutre e fa crescere in coscienza ogni creatura del sistema.
Ciascun Luminare, inoltre, sovrintende, in qualità di Reggitore, dei Segni zodiacali per rice-trasmettere la loro energia secondo tre livelli di coscienza ed espressione: exoterico, esoterico e gerarchico; tali livelli consentono ai Raggi veicolati dai Luminari di esprimersi secondo una gerarchia di “potenza” e di relativo impatto sulle coscienze ricettive. Via via che l’esperienza umana fa il suo corso e determina nella coscienza le “iniziazioni”, ecco che l’uomo si fa responsivo ad un livello, e una qualità, di vibrazione energetica sempre più sottile ed incisiva: questa, dapprima governa e dirige la sua vita e gli accadimenti, quindi lo ispira affinché l’anima prenda possesso del suo veicolo, e infine lo guida alla realizzazione del suo scopo e alla gloria del suo servizio.
Il Cielo è solcato in ogni istante da correnti energetiche che attraggono o creano ripulsa secondo leggi magnetiche, che dispongono Campi intorno a Centri o che ne differenziano le qualità secondo le rispettive funzioni, che fanno precipitare eventi in vesti manifeste: ogni coscienza può volgersi, in virtù dell’orientamento che è capace di mettere in atto in qualsiasi istante, verso quelle Coscienze maggiori cui è attratto per similarità o affinità, stabilendo così catene magnetiche gerarchiche in grado di mettere in moto la Sostanza spaziale e disporla ad accogliere forme fautrici di evoluzione (come ben sa la scienza che da tempo è consapevole che i campi magnetici deviano la luce e incurvano lo spazio).
Tempo e spazio, strutture della nostra esperienza quotidiana, assumono in questa visione un’accezione sempre più definita: lo Spazio si svela come l’entità vivente in cui si dispiega il nostro essere, il tempo perde la sua connotazione lineare e quantitativa e assume la figura del Ciclo, anch’esso energia vivente, capace di determinare, col modularsi delle sue qualità secondo fasi, l’evolversi della coscienza e il precipitare delle forme.
Secondo questa logica, dunque, non si può più parlare di “distanze” che ci separano dai Luminari e dalle Stelle: nello Spazio non vi è separazione, quindi è possibile attivare consapevolmente delle Direzioni, cioè sguardi che uniscono Centri spaziali, canali di energia che percorrono lo Spazio e uniscono, nella dimensione atemporale della coscienza e della vita, poli di voltaggio energetico differente ma capaci di dialogare secondo il linguaggio dello Spirito anziché con quello della forma.
Sia lo Zodiaco che il volgere dei Luminari inseriscono inoltre nella coscienza umana, in modo anche “oggettivo”, il concetto di ciclo: lo Zodiaco è l’insieme di dodici onde o cicli e si ripartisce in tre Croci e 4 Elementi (3 x 4=12), corrispondenti a 3 ritmi o cicli di coscienza e in 4 vibrazioni o tipi di sostanza; i Luminari esprimono ciascuno dei cicli individuali (il giorno/rotazione e l’anno /rivoluzione) e, nei loro rapporti, manifestano cicli composti che ricamano di energie lo spazio solare, garantendo in tal modo l’avanzata evolutiva e progressiva del Piano e delle coscienze in esso immerse.
In particolare, la rivoluzione (orbita) che ogni Luminare compie attorno al suo centro maggiore, il Sole, non è altro che il dispiegarsi, secondo le dodici direzioni spaziali stabilite dallo Zodiaco, delle intrinseche qualità di cui è portatore, ovvero dell’energia di Raggio che lo informa e che gli consente di incidere le acque spaziali che solca e di costruire, in tal modo, le forme che in Esso vivono, sono e si muovono.
E questi “sentieri celesti” rappresentano, secondo cicli, le dosi mediante le quali l’energia specifica espressa da un Luminare si riversa nello Spazio e lo nutre: tali energie sottili che fecondano gradatamente il campo celeste, mentre si proporzionano e modulano in relazione all’evento che attende la loro manifestazione, si palesano secondo un Piano comune (espresso in termini astronomici dall’Eclittica) che realizza progressivamente la coscienza solare o unitaria.
I riferimenti simbolici e le corrispondenze che ogni visione astrologica utilizza possono più o meno variare, ma tutti attingono a quel ricco serbatoio di stratificazioni simboliche che i secoli hanno depositato su quelle figure archetipiche, o Idee, che i Numeri/Suoni universali hanno focalizzato nello Spazio attraverso la Mente solare: l’Ideatore solare pensa, e i suoi pensieri hanno una tale potenza “espressiva” da renderli atti a precipitare immagini e qualità nelle vesti di “corpi celesti” capaci di incarnare ogni declinazione di quella pura energia , “energia che segue il pensiero” del Sole.
Non solo: la matematica qualitativa dell’Astrologia esoterica considera anche i rapporti tra Costellazioni, Stelle, Segni zodiacali e Luminari (secondo la loro corrispondenza numerica di Raggio), nonché tra i Luminari (che definiscono rapporti reciproci secondo i rispettivi Raggi, orbite e periodi ciclici), quindi tra tutte le entità viventi che possono, in virtù del Raggio (Numero) che le informa entrare in “risonanza” con altre entità, indipendentemente dal loro livello di coscienza e in virtù della catena infinita di magneti spaziali.
Il Numero governa quindi lo Spazio apparendo come un’energia espressa da una forma (Stella, Luminare,…) e si esprime in quello stesso spazio secondo Cicli e Direzioni (rapporti spaziali che l’Astrologia definisce come Transiti e Aspetti): in tal modo l’Uno si espande e si esprime nel Cosmo tramite la sua propria “figliolanza” essenziale, i Numeri di pitagorica memoria, consentendo di tracciare in modo perfettamente esatto, e nello stesso tempo profondamente qualitativo, le trame armoniche dell’Universo.
Le corrispondenze e le analogie che il linguaggio astrologico utilizza riguardano poi molti dei livelli dell’esperienza umana: le Croci (Cardinale, Fissa, Mobile) rappresentano i 3 livelli evolutivi della coscienza (uomo ordinario, discepolo, iniziato); gli Elementi (Fuoco, Aria, Acqua, Terra: qualità primarie della sostanza spaziale) hanno la loro corrispondenza nel mondo materiale e sono stati visti dal pensiero filosofico antico come “i principi primi di tutte le cose”; lo Zodiaco con le sue scansioni ha corrispondenza con le virtù o vibrazioni o “petali” del cuore umano; il Sistema Solare e l’uomo, entità viventi, hanno in comune la presenza dei sette centri energetici e la capacità di trarre alimento dallo Spazio (nell’evidenza formale, il primo mediante i cicli della rivoluzione dei suoi Luminari, il secondo mediante i cicli vitali del suo organismo, tra cui dominano quello cardiaco e quello della respirazione); e il corpo umano (i suoi organi e i suoi centri energetici) è in relazione con le energie espresse da Segni e Luminari.
Gli stessi innumerevoli simboli ed immagini che l’uomo utilizza nel suo linguaggio quotidiano, nell’arte, nella cultura e anche nella scienza possono anch’essi essere ricondotti alla sapienza degli astri che, nei millenni e ogni volta in modo nuovo, si imprime nella coscienza umana, la plasma e la trae all’Uno da cui è stata emanata.
Lo Spazio si rivela allora, una volta di più, come la sede propria della Vita, il grembo infinito che accoglie, nutre e sostiene l’infinità vivente cui diamo il nome di Uno.
E l’Astrologia è testimone di quella Vita, è la Parola che cerca di ri-esprimere la consonanza primigenia tra Essere ed esseri; l’Astrologia è la strada che consente alla coscienza di volgere i suoi passi dapprima verso il mondo delle forme e poi, in piena consapevolezza, verso la spogliazione da quelle forme che, fino ad allora, avevano celato il Reale.
Come sappiamo dall’Insegnamento, infatti, dapprima la Ruota dello Zodiaco è percorsa dalla coscienza umana in un verso per immergersi nella forma, quindi, nell’altro verso, per distogliersene: un pellegrinare della coscienza che rende ragione della necessità della pluralità delle visioni astrologiche, della diversità degli approcci alla Sapienza eterna e della gerarchica, amorevole e concorde ascesa dei Cuori.
A tutto ciò serve l’Astrosofia.
A noi risalire alla Sapienza eterna per aspera ad astra.
* Citazione dal Vecchio Testamento, Siracide, 43, 9