Tutto ciò che contribuisce al compiersi del progresso umano nella catena evolutiva coordina la propria direttiva terrestre con l’Infinito. Il compito stesso presume che pensieri creativi indaghino nel reame dello Spazio. Grave è la perdita quando gli schemi prevedono l’esclusione di ciò che perfeziona tutte le forme. Solo infatti quando ci si arrenderà all’evidenza di tutte le ricchezze spaziali si potranno perfezionare le forme terrestri. L’Essere si affermò prima che l’umanità compiutamente lo realizzasse, e allora tutte le forme di vita erano in stadi diversi. Nell’Infinito esistono tanti stadi quanti sono i livelli della conoscenza. Tutte le cose sono in mutua relazione. Tutte reciprocamente si attirano e tutto si riflette nell’oceano insondabile della creatività.
Lo spirito capace di assimilare il supremo sul pianeta e consapevole dell’incompiutezza di una sola esistenza, come aquila sale libero in volo nella vita, verso il sole di conoscenza, sopra il deserto. Allo spirito è dato di conoscere i fuochi del Cosmo!
Verso la perfezione infinita?
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