In tale Data la nostra Terra, immersa nelle vivificanti Acque siderali dell’Acquario (prospettiva eliocentrica), si allinea alla Stella Deneb, che segna la coda del Cigno, l’Uccello dell’Anima che rende sacra ogni cosa volando nell’Eterno presente.
Il Cigno, di cui la supergigante bianca Deneb è il fuoco primario (in-formante o allo zenit del nostro 45° parallelo), traccia una bellissima Croce di stelle nel Cielo boreale magnificata dallo splendore lattiginoso della Via Lattea ed è chiamato dall’Insegnamento esoterico l’Uccello di fuoco, il messaggero del sovramundano; viene associato alla Croce del Cristo (nella mappa celeste cristianizzata, portata in grembo da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino) e nei miti al Carro del Sole (sospinto da cigni o da cavalli, e condotto dall’Auriga, la cui Capella è l’altra stella trainante il 45° parallelo), nonché alle arti, esercitate dalle Muse, di cui Apollo/Sole è protettore e maestro.
Il Cigno è sacro a Venere e ad Apollo; è l’uccello di Giove insieme all’Aquila, quali veli dell’azione fecondatrice del Cielo/Spirito rispetto alla Terra/Sostanza; nonché, in altre associazioni, rappresenta la funzione di Orfeo, che suona la vicina costellazione della Lira, ‘arpa dalle sette corde’: ‘il ministro di Apollo che intesse storie di dei che mascherano la sapienza’. [1]
Ad un’estremità del braccio verticale della Croce splende dunque la fulgida Deneb, nome che deriva dall’arabo Dhànab al-‘Ukàb e significa la ‘coda’ del cigno, o della gallina, mentre l’estremità opposta è segnata da Albireo (β Cygni), il becco del Cigno, mentre Gienah (ε Cygni) e Rukh (δ Cygni) tracciano l’orizzontale e sono rispettivamente l’ala orientale e quella occidentale.
Secondo l’intendimento dell’Astrologia esoterica, il Cigno [2] è una delle 3 costellazioni associate al Segno di Aquarius, in quanto prossime alla corrispondente costellazione eclittica o zodiacale dell’Acquario; vale a dire che le loro energie cosmiche giungono a noi attraverso tale influsso acquariano, la forza realizzatrice dell’universalità. Esse sono: il Pesce del Sud o Pesce Australe, che rappresenta, in connessione con l’Acquario, la venuta dei Salvatori del Mondo; Pegaso, il cavallo alato, il simbolo ispiratore della mente superiore, dell’amore che rifiuta la terra e dimora nell’aria, ed infine il “Cigno dell’eternità, che vola nel Tempo e nello Spazio, il simbolo della Vita Stessa, delle chiarificanti e purificanti acque di Vita dell’Acquario”. (Da: A. A. Bailey, Le Fatiche di Ercole, Collezione Lucis, pag. 91)
Il maestoso volo del Cigno, il Raggio o Spirito primordiale che trascorre sulle Acque (la Via Lattea) dando origine agli altri esseri o piani, i-spira e guida il volo della coscienza al Mondo dell’Amore-Saggezza (buddhi), quel piano e vibrazione abitati dagli Angeli solari nonché dagli Iniziati del regno umano: quelle anime immortali crocefisse in un corpo di leone, con zampe di toro, ali d’aquila e volto umano (simboli o energie dei Segni di Croce Fissa: Leo, Taurus, Scorpio, Aquarius).
Il simbolo o energia del Cigno esprime elegante regalità, nonché forza e protezione, sacralità, bellezza, tesori della Croce Fissa dei Cieli, la Croce centrale che conduce “dalla morte all’immortalità”:
“… in Aquarius, il segno di completamento di Leo, troviamo il Cigno, simbolo dell’uccello dello spirito. Ne La Voce del Silenzio si legge: ‘Poi tu riposerai tra le ali del grande uccello. Sì, è dolce riposare fra le ali di chi non nasce, né muore, ma è l’AUM che attraversa il tempo’… Dicono i Rig-Veda: ‘La lettera A è considerata come l’ala destra di Hamsa, l’uccello, la U la sua ala sinistra, e la M la sua coda [Deneb]”. [3]
Deneb è inoltre uno dei tre vertici (con Altair dell’Aquila e Vega della Lira) che segnano il cosiddetto Triangolo estivo, parallelo a quello ‘invernale’ tra Betelgeuse/Sirio/Procione e, come detto in precedenza (vedi Allineamento Vega – Terra – Sole – Sirio), analoghi, nel microcosmo uomo, rispettivamente al triangolo direttivo della Testa e all’intelligenza del Cuore. Sirio-Deneb sembrano risuonare insieme un accordo fondamentale del Cielo e, a livello cosmico, presiedere l’asse Leo-Aquarius: la Croce del Cigno (Aquarius) aiuta il Sole dei soli Sirio (Leo), così come l’Occhio con il Cuore, e Orfeo per Apollo, a realizzare, intessendo suoni e luci nelle acque spaziali, la Bellezza dell’Essere.
Il Cigno, detta anche la Croce del Nord, sembra dunque emanare nello Spazio il sacro Suono della vita immortale, eterna, e lo ricorda incrociando appieno la Via Lattea, inscenandovi insieme al suo contraltare (la Croce del Sud) un Golgota galattico, quali ali rispetto alla terza Croce del Maestro – la Crux Christi dell’Orione – segno e garanzia di resurrezione cosmica. Alla Croce del Cigno, quella del buon ladrone, si intona:
Prima di sera, sarai con me in paradiso.
Tale Data, 28 agosto, potrebbe essere dunque il ‘tempo più propizio’ per apprendere a volare e vivere quale Servitore immortale dello Spazio solare.
Gocce di Grazia cadono nel calice di gioia del cuore, che dispiega le ali e vola nell’Eterno Presente, ispirato e sospinto dal “canto sempiterno del grande Lavoro” che pervade i mondi, all’infinito.
La Croce del Cuore s’innalza altissima e centrale per la resurrezione dell’Umanità.
Non esiste regresso, mai: tutto progredisce all’infinito. La gioia sta infatti nell’infinito. Qualsiasi limitazione sminuisce il potere creativo superiore: è infatti una prigione; ma il volo nell’infinito fa crescere grandi ali di cigno. Non a caso ho usato questo nome: cigno.
(Mondo del Fuoco III, § 481, Collana Agni Yoga)
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In quale anno ci sarà ancora la congiunzione Terra-Deneb?
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