Quarta tappa del percorso iniziato il 10 maggio con “La conquista della Comunità”
Ecco la Terra, vista del Sole, navigare gli spazi di Aquarius, e quindi ricevere le energie della sua natura. Visto dalla Terra, il Sole si muove nel campo di Leo. Leo simbolizza la fase di individuazione dell’Io, il suo riconoscersi come “signore del suo Cielo”. Aquarius, suo opposto, porta la comprensione del rapporto con gli altri, la necessità di riconoscersi “essere sociale”. (1)
Nei livelli di coscienza più evoluti, Leo è la coscienza di Sé, Aquarius la coscienza di gruppo, e quindi l’affermarsi dell’Idea di Fratellanza e di Servizio. (1) Quest’asse Io/Noi, Individuo/Gruppo è quanto mai significativo rispetto alla Comunità, rende attuale il tema in modo specifico e offre possibilità di comprenderlo a applicarlo meglio.
Acquario (2) è la costellazione a cui si guarda quando si cita l’avvento della “Età dell’Acquario”: un argomento molto discusso da alcuni anni. A essa si ascrivono molte aspettative di miglioramento nei rapporti, di un aumento di consapevolezza che conduca a comprendere la sostanziale natura ugualitaria degli esseri umani e avvii una società basata sulla Fratellanza e la Cooperazione.
Certo questa realizzazione non pare alle porte e del resto l’Era dell’Acquario – che ha una corrispondenza precisa nella realtà astronomica (3) – sembra in ogni caso molto lontana se intesa come modificazione della Cultura e della Società. Eppure molte esperienze nascenti indicano come si stia facendo strada questa grande rivoluzione culturale, soprattutto nelle coscienze delle persone più illuminate, com’è necessario che avvenga perché possa prendere forma e applicazione pratica.
Mentre il divario economico e sociale si fa di nuovo radicale e feroce, anche alla luce della crisi economica ormai globale per l’occidente; mentre le reazioni individuali e dei gruppi spesso si attestano in una recrudescenza di violenza e di egoismo, sorgono qui e là, come piccole piantine spontanee frutto di semi misteriosi e assai vitali, nuove forme di cooperazione e di vita comunitaria. Per quanto difficili e a volte discutibili, indicano un orientamento nuovo nel pensiero e nella visione: le esperienze di co-housing, di economia solidale, i villaggi ecologici, i gruppi di Auto Mutuo Aiuto, e così via. E poi forme di gruppo guidate da intenti elevati, che si propongono di migliorare l’individuo e anche di apprendere il Lavoro di Gruppo, fino a pensare l’Umanità come una centrale di coscienza elevata al rango di Collaboratore del Disegno divino.
Differenti ambiti in cui sperimentare solidarietà e cooperazione indirizzate al raggiungimento del Bene Comune, che – seppure abitati da errori e parzialità – indicano un’apertura mai verificata prima di oggi nella storia conosciuta.
A questa discesa di Idee presiede l’energia di Aquarius, e regolarmente un impulso proveniente da questi moti celesti nutre la possibilità di focalizzare la coscienze su questi grandi temi.
Fratellanza e Comunità sono due concetti evidentemente interconnessi, infatti la Comunità sussiste se ci si può sentire membri di una stessa entità, se gli Ideali e i Valori che la governano riconoscono la sostanziale fratellanza umana.
Allo stesso tempo l’Idea di Fratellanza genera come ricaduta la nascita delle Comunità armoniche e funzionanti, come forma di aggregazione regolate dalla legge dell’Amore e della Libertà. Termini assai densi di significati e di implicazioni, la cui comprensione non è certo perfetta, eppure sempre più ricercata e oggetto di riflessione.
E’ impossibile imporre l’amicizia, tanto meno la fratellanza. Sono concetti che comportano consenso per essere realizzati in opere.
La Fratellanza non è solo quella del sangue, eppure già in epoche remote si riconobbe a questa Idea il suo valore, se il termine “fratello” fu sempre usato come indice di un legame di intensa vicinanza e di reciproca solidarietà, che porta al punto di essere disposti a sacrificare finanche la vita per amore del fratello. Così come il fratricidio fu sempre considerato il più grave dei delitti.
Si comprende quindi che, se l’Idea di Fratellanza come appartenenza alla stessa famiglia umana fosse dominante, dovrebbero cessare guerre, conflitti, omicidi e violenze: un vero paradiso.
La Fratellanza è un’unione di fiducia. Oggi si dà origine, è vero, a comunità, a cooperative, a varie forme di unioni e società; ma esse spesso mancano della semplice fiducia – pertanto sono lontanissime da quella Fratellanza. Però proprio oggi certi cuori sensibili già pensano a creare organizzazioni basate sulla fiducia, e a questa Qualità si dà sempre più rilevanza e si è consapevoli della sua importanza.
L’Opera fraterna quindi si basa sulla fiducia.
“Chi è pieno di dubbi non è adatto neppure per la forma più grossolana di cooperazione e non può capire la bella disciplina della Fratellanza. Proprio così: disciplina. Non si saprebbe come altrimenti chiamare quell’ armonia volontaria su cui basa l’opera della Fratellanza. I Fratelli si radunano per lavorare, e senza fiducia le loro imprese sarebbero prive di valore.” (4)
Indispensabile sulla via della Fratellanza è la rinuncia a se stessi. È prevedibile che molti la troveranno difficile: eppure sovente gli uomini la manifestano nella vita di ogni giorno. La rinuncia a se stessi è sempre infallibilmente presente in ogni ispirazione, in ogni slancio di entusiasmo. In ogni eroismo.
“Nella vita non esistono qualità che siano proprie solo degli eroi. In effetti, gli eroi non sono rari, solo che non sempre portano spada e lancia. Perciò è necessario capire e praticare i concetti migliori. Fratellanza o cooperazione? Impossibile segnare il confine fra le due. La cooperazione è dunque, per così dire, la soglia della Fratellanza.” (4)
Tornando al nostro asse Aquarius/Leo: “Invertito il moto, l’intensa autocoscienza di Leo s’espande nella coscienza di gruppo di Aquarius. L’individuale diventa universale. L’uomo, isolato e separativo, diventa umanità per reazioni e consapevolezza, pur serbando la propria individualità; non è più solo un essere umano, accentrato in sé e separato, ma l’umanità stessa; smarrisce l’identità personale nel bene comune, ma conserva la sua Identità spirituale. Dopo aver servito se stesso si dedica al mondo, ma è pur sempre un Figlio di Dio individualizzato.” (5)
Per chi non sentisse risuonare in sé queste corrispondenze tra energie celesti e terrene, resta la possibilità di dedicare in questo tempo un pensiero particolare al “paradiso in terra”, realizzato dalla Fratellanza universale: per quanto sembri utopico e impossibile, sognarla e crearla nel Cuore della nostra mente, e perseguirla nella nostra quotidianeitá, può metterci nelle condizioni interiori di darle avvio e precipitazione.
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E’ una gioia per il cuore leggere questi articoli.
Cooperare può avere principio e fine, ma la Fratellanza una volta stabilita resta nell’infinito.
Affermare la Fratellanza ispira e rincuora e ci avvicina alla bellezza.
Marilù T.