Terza tappa del percorso aperto il 10 maggio scorso, con “la conquista della Comunitá”.
Eccoci tuffati nelle acque di Capricornus, simbolo delle vette conquistate con la determinazione e la leggerezza del cervo e dello stambecco.
La Capra giunge alla vetta iniziando dal basso la sua ascesa, attraverso sentieri impervi e solitudini severe.
Segno degli inizi nascosti – l’inverno profondo si avvia, tutto muore per poter rinascere – trasmette le possibilità di avanzare, liberandosi dalle cose ormai inutili e vecchie, spogliandosi di ogni antica consuetudine che non può più funzionare.
Sembra di parlare proprio della nostra epoca tormentata, in cui tutto quello che pareva inamovibile mostra le corde dell’usura e della corruzione. E in effetti, seguendo la rubrica “Segni del Cielo” in questo blog, possiamo verificare come il Cielo ci guidi a comprendere questi tempi e a utilizzare le energie più adatte a navigarli.
La Nuova Comunità, allora, giace nelle profondità dei Tempi Nuovi, a maturare in segreto la vigorìa dei suoi Valori, la cui essenza immutabile si riveste di forme sempre differenti. Questo tempo ci aiuta a comprendere e utilizzare il magico momento della Morte che precede la Rinascita, lasciando che la potenza del Primo Raggio compia l’opera distruttiva che prelude alla progettazione del nuovo (Terzo Raggio) e alla nuova struttura ordinata (Settimo Raggio). Capricornus infatti è portatore delle qualità di Raggio 1 – 3 – 7 *
Visto dalla Terra, il Sole attraversa le acque di Cancer, l’acqua materna, l’utero di tutte le cose impegnato a costruire le forme. Un binomio quanto mai adatto a esprimere Morte e Nascita, distruzione e costruzione*.
Possiamo sentirci sostenuti dai cicli ampi e precisi delle ere, dai passaggi di epoca riflessi nella nostra comunità umana.
E’ tempo di tenere salda la fiducia nel Potere creativo e lasciare che i valori, le forme ormai deteriorate concludano il loro compito, senza nulla trattenere. Quando è tempo di trasformazione, resistere al processo non fa che aumentare il malessere e la fatica.
Sognando il Nuovo, invece, è possibile mettere i primi semi e intravvedere persino i prototipi che già muovono i primi passi incerti e vitali. Così la Sesta Qualità si occupa di tenere salda la Visione della Comunità rinnovata, e soprattutto di lasciare che i nuovi impulsi arrivino nell’animo predisposto, nella mente orientata alla Luce, da quelle Regioni ove la Verità alberga.
“Ciò che evoca irresistibilmente la fine è il principio.” (1)
Nell’insondabile tumulto della vita, Noi erigiamo il Tempio.
Proseguiamo il lavoro, e ogni pietra è bagnata col sudore del dolore.
*
Solitaria è la cima – il senso della solitudine non l’abbandona.
Benedetto tu se lo conosci. Sei sulla via che porta a Noi.
Ma la vetta nevosa alimenta i fiumi del piano e irriga le messi dei campi.
Il sole vi posa il primo raggio, e la luna si riflette nei suoi ghiacci.
E nessuno conosce il grembo delle sorgenti calde,
e stupiscono per le acque che bollono sotto la neve.
Non temere la gioia sacra della solitudine. Lascia che t’illumini d’amore.
Io manifesto Amore e Lampi.
(Illuminazione § 152 – Collana Agni Yoga)
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