La Vita e lo Spazio, la Volontà e l’Amore, il Padre e la Madre, sono le due Origini cosmiche riconosciute da sempre, da cui discendono tutti gli sviluppi creativi
Lo Spazio è il Vaso che contiene il Fuoco della Vita. Nei testi degli Insegnamenti lo si chiama Infinito, grande Madre, campo magnetico universale, Amore cosmico, Ottava assoluta. Accoglie le sette potestà divine, i sette Raggi o intervalli del Suono creatore, assumendone qualità ed energie. E’ la sostanza ultima di cui ogni cosa è fatta.
Tutto ciò che esiste dunque altro non è che Spazio variamente qualificato e rivestito di involucri sempre più adeguati, che sono espressioni dell’Amore divino: la sublime energia della Madre. In altre parole, la Vita si manifesta grazie all’Amore spaziale, che è anche il movente ed il “collante” dell’Universo.
Se tutto è Spazio, ovvero Amore, se ciascuno di noi è frutto dell’Amore, è amato da sempre ed è Amore in azione, dobbiamo realizzare che anche l’aria che respiriamo, qualsiasi cosa intendiamo intraprendere, i desideri, i pensieri, i conseguimenti, proprio tutto è essenzialmente Amore.
Di conseguenza, qualsiasi pensiero possiamo formulare relativamente alla possibilità d’impiantare nelle coscienze umane una nuova Cultura/Civiltà non può prescindere da questa energia fondante e costruttiva.
Cominciamo allora ad esaminarla assieme, riportandola di necessità al livello della nostra comprensione umana. Ne abbiamo già parlato in altra pagina; lo facciamo ora sinteticamente seguendo il canone settenario:
– L’Amore è indifferenza: il fuoco dell’Amore è “freddo”, eppure riscalda tutti i cuori. Esso vive in quella sfera di “beatitudine” dalla quale è possibile governare il mondo turbinoso e infido delle emozioni sfiorandolo con ali potenti senza mai farsene coinvolgere, con ciò innescando il processo di trasmutazione delle energie. La parola indifferenza ci fa comprendere inoltre che l’Amore non fa differenze: la grande Madre ama nello stesso modo tutte le sue creature, che conosce profondamente da sempre.
– L’Amore è l’educatore: nutrendo il seme della Vita velato dalla Sostanza, esso provoca l’espansione progressiva della coscienza, ovvero del loro rapporto. L’Amore educa poiché non giudica e non ha aspettative ma solo certezze. Non vuole nessuno diverso da com’è e perciò alimenta ciascuno secondo la propria misura. Educare è anche guarire, poiché ogni disfunzione che si manifesta a livello fisico è il riflesso del percorso di crescita interiore e delle necessità legate alla legge di causa-effetto.
– L’Amore è il Movente universale: è, insomma, “ciò che muove il sole e le altre stelle”. L’intero universo è messo in moto dalla trazione cosmica del divino Amore. Il rapporto fra le due Origini, così come quello fra ogni polarità, crea una corrente che si propaga come un fremito nello Spazio. Così, dal rapporto d’amore fra i raggi emanati dal Centro e le onde spaziali nasce la Luce che “disegna l’universo e lo colora”.
– L’Amore è trasparenza: la trasparenza è un requisito della passività ricettiva. Il suo potere elusivo sostiene tutti gli sviluppi senza farsi notare. Non interviene nei processi ma li rende possibili. L’Amore, d’altronde, per rispettare la volontà del seme vitale centrale, non può offrire la minima resistenza, il che riconduce alla trasparenza perfetta che equivale alla capacità di specchiare, dato che essere trasparente e riflettere sono qualità pari e scambievoli, ciascuna delle quali presuppone l’altra.
– L’Amore è magnetismo: il suo potere attrattivo è alla base della potestà costruttiva universale. Nulla potrebbe essere creato se non fosse radunato e tenuto assieme dall’Amore. Il magnetismo del campo spaziale assicura altresì ad ogni creatura la possibilità di ricongiungersi all’Uno, preparando a ciascuna la propria via.
– L’Amore è dono di sé: non pretende nulla in cambio del suo dono; non crea vincoli né legami. Comprende, compatisce, contiene, rassicura, accoglie e rasserena col suo ineffabile Sorriso.
– L’Amore è sacrificio, semplicità, sapienza, silenzio, saggezza, sacralità.
“… L’Amore è un principio direttivo e creante. Ciò significa che dev’essere cosciente, fervido e dimentico di sé: per essere creativo deve rispettare queste condizioni. Se per converso è auto-debilitante, se ha i segni della disintegrazione ed è al servizio del sé, non è certo il supremo fra i concetti umani, quello che esalta l’idea del conseguimento. Il cuore ricolmo di amore è attivo, coraggioso, capace di espandersi. Un simile cuore sa pregare senza parole e immergersi nella beatitudine. Quanto è necessario per l’uomo realizzare quel fuoco! Gli corrisponde la stella viola cupo della massima tensione”. (collezione Agni Yoga – Gerarchia § 280)
L’amore è indispensabile sulla via dell’infinito, e il cuore è l’unico che può contenere tutto l’amore e l’infinito.
Solo con il cuore si possono apprezzare tutti i “tesori”.