Il potere di una nuova congiunzione di Luci solari risplende e s’irradia dalla prima all’ultima orbita.
L’intera opera evolutiva dipende dai ritmi dei Luminari: i loro Raggi dirigono il rinnovo cosmico e la varietà delle loro combinazioni arricchisce e qualifica la spirale creativa dell’avanzata solare. Celebrare le congiunzioni della Terra con i Luminari è un modo per non perdere le date causanti di tutti gli eventi, per vivere in modo attivo e responsabile ritmando l’attività creativa in risonanza al Piano planetario e al suo Governo reale.
Amare la maestosità dell’Universo e le Sue Leggi, avanzare con “le guide designate del genere umano“, i Luminari, è la base per creare una Nuova Cultura solare solcando nuove vie verso nuove Sfere.
Il 2-7-2013 sull’Altare celeste, l’eclittica, sede di tutti i riti solari, la Terra, la sfera di esperienza, e Plutone, il Riformatore e Distruttore degli ostacoli e di tutto ciò che impedisce la sintesi, congiunti in volo e con moto concorde immettono nel Sistema la folgore energetica del loro massimo impulso. Il Sole vede Plutone attraverso il mirino della Terra, entrambe sullo sfondo delle stelle di Capricornus (la Porta degli Dei); simmetricamente, Plutone e Terra vedono il Sole volare tra le stelle di Cancer (la Porta degli Uomini).
Plutone è il custode, insieme a Vulcano (il “Cuore del Sole”), della 1^ energia del Potere e della Volontà, energia che, attraverso la distruzione e la morte delle strutture obsolete di pensiero e delle vecchie forme cristallizzate, distrugge gli ostacoli e tutto ciò che impedisce l’espansione di coscienza e l’emersione dell’Uomo nuovo.
Un’intensa e profonda risonanza lega la Terra, Plutone e Sole/Vulcano. Le 3 Potestà congiunte in Capricornus (“Custode del segreto della gloria nascosta”, che rischiara la via per la Vetta) progettano una dose di ricostruzione di un nuovo mondo, a tutti i livelli; dalla Vetta iniziatica imprimono un potente impulso di Volere spirituale che elargisce la volontà di essere e il potere di governare, pianificare ed organizzare.
La base, lo scopo e il mezzo di tale potere celeste è la Libertà: bene comune e supremo. L’Umanità sulla Terra può ‘prenderne coscienza’, a grado a grado, ancorando nello Spazio dosi di Volontà solare, conquistando così la sua massima espressione: l’iniziazione. Possiamo pensare che, in special modo nel giorno dell’allineamento Sole-Terra-Plutone, il Loro “proposito diretto e inevitabile” investa il Piano planetario, colorandolo di nitore e risolutezza, orientandolo alla “Luce superna”:
“Direzione, volere, piano e proposito sono tutti connessi al Logos solare e alle Sue imprese evolutive, che interessano le molte vite del Suo vettore di espressione, cui diamo il nome di sistema solare. Tutte rispondono al potere del primo raggio che, a tutti i fini, è l’energia della volontà divina manifesta, esotericamente descritta come “proposito diretto e inevitabile”. Nell’ambito del sistema solare, Vulcano e Plutone l’esprimono o custodiscono, e sono pianeti esoterici. Il primo sintomo della vera volontà spirituale appare solo sul Sentiero del discepolo — ecco perché si è tardato a scoprirli (in ordine di tempo e per la conoscenza umana), poiché solo ora […l’umanità inizia a dare segni evidenti…] di reagire o rispondere al volere spirituale divino che piove sul nostro pianeta da Aries, Vulcano e Plutone. Esiste quindi questa linea diretta di trasmissione d’energia della volontà:
1. Merak, stella dell’Orsa maggiore che, assieme a un’altra – Dubhe – indica la Polare. In senso esoterico, è un grande serbatoio o centro d’energia divina che attua il proposito di Dio. Dubhe, più prossima alla Polare, esprime invece quell’aspetto inferiore del volere che, a proposito dell’umanità, chiamiamo autoaffermazione.
2. Aries, dove compare la volontà di creare e inizia il grande esperimento divino.
3. Vulcano e Plutone, connessi alle due stelle – Merak e Dubhe – e che solo ora cominciano a influire sull’umanità in modo chiaro e netto…
4. Shamballa (il Centro della Testa terrestre), dove è custodito il Piano che concerne il nostro pianeta.” [1]
Plutone vola sull’ultimissima orbita, contrapposta a quella di Vulcano, in volo sulla prima orbita: un lampo energetico di 1° Raggio percuote dunque le eclittiche di tutto il Sistema Solare, compreso fra le Loro orbite, accendendo una possente concordia e unità.
Plutone possiede un’orbita molto eccentrica e notevolmente inclinata (17°) rispetto all’eclittica sole-terra, e in un breve periodo della sua rivoluzione si trova assai prossimo all’orbita del “sacro” Nettuno; tuttavia, i due Luminari, orbitando in risonanza 2:3 tra i reciproci lunghi periodi di rivoluzione (ca. 164 e 240 anni terrestri), non presentano incontri ravvicinati tali da perturbare l’orbita del “minore” Plutone.
Il ciclo di rivoluzione di Plutone attorno alla stella centrale, il Sole, è il più ampio del sistema solare, mentre il suo “respiro” minore, la rotazione attorno al proprio asse, o giorno, avviene appena in 6 giorni terrestri, il minimo del sistema solare.
La Terra vi si congiunge di media 20 volte in uno stesso Segno di 30° (240:12= 20). Possiamo ipotizzare che, ad ogni congiunzione, Plutone introduca una nuova rettifica del Piano solare: il suo impulso agisce in profondità, lentamente e progressivamente, riformando e potenziando specialmente uno o più campi delle attività umane, a seconda della Qualità/Segno in cui avviene la congiunzione.
Plutone in Capricornus (eliocentricamente dal 2008 fino al 2024: 16 anni, 15 congiunzioni in Capricornus) distrugge le strutture dalle fondamenta, quelle strutture ormai inadeguate alla marcia; le vie del rinnovo ostacolate da sedimi e legami obsoleti e frenanti sono sbloccate in modo travolgente ed incontrovertibile.
In astrologia Plutone è il pianeta che sovrintende il rapporto tra ciò che è visibile e manifesto, e ciò che è invisibile ed occulto.
Nei miti Plutone (Pluto, -onis) è il signore dell’Ade, il Dio degli Inferi, la divinità del profondo, di ciò che è sotterraneo e nascosto; è il signore del Regno dei morti e, per analogia, Colui che poteva far risorgere la vita dalla morte. Plutone rapisce Persefone e la “sequestra” nell’oltretomba. Da questo evento traumatico Persefone trae “in dono” un insegnamento: impara a cavarsela in quel mondo, conquista la conoscenza, la consapevolezza, la capacità di guidare e rafforzare gli altri diventando una guida per le anime. Trasformazione, rigenerazione e cambiamento sono dunque gli insegnamenti impartiti da Plutone, descritto anche come divinità con gli attributi del serpente, come un guaritore che dona salute spirituale e fisica, nonché Illuminazione. Plutone rappresenta anche il potere nei suoi aspetti più occulti, e le gonadi maschili nel significato di profondo potere creativo.
Secondo altri miti, Orfeo cerca nel regno di Plutone la propria anima perduta, Euridice; Krishna riscatta da Plutone i suoi sei principi, essendo egli stesso il settimo e l’iniziato perfetto, per fonderli insieme; dai Romani Plutone era identificato con l’antica divinità Dis Pater, “il padre delle ricchezze”, dio dell’abbondanza, poiché, regnando sotto terra, avrebbe custodito la ricchezza dei semi e dei minerali (il nome comune greco plutos significa “ricchezza”).
In sintesi, il significato di Plutone è “Colui che è potente oltre la soglia terrena”.
A tal proposito, in Astrologia esoterica si legge che il potere distruttivo del primo raggio di Plutone rappresenta la morte o le sue regioni, ma non distrugge mai l’aspetto coscienza: i suoi influssi agiscono assai più sulla vita dell’anima che della personalità. Plutone controlla il “terreno ardente” (della Prova) più basso che forgia l’uomo a vivere in verità, nella terra più alta della Luce: “La morte data da Plutone è una trasformazione – così importante e fondamentale che:
l’Antico non si vede più. Affonda nell’oceano della vita; scende all’inferno, ma l’inferno non lo trattiene. Egli, l’Uno nuovo e vivente, lascia in basso ciò che ve lo ha tenuto per lunghe età, e sale dal fondo alle vette, presso il trono di Dio.
La morte è qui intesa come la grande Liberatrice, che spezza le forme che uccidono quanto racchiudono.” [2]
In sintesi, possiamo ipotizzare che Plutone, il Riformatore, nel giorno dell’allineamento “uno con la Terra e il Sole” in Capricornus, orienti l’umanità alla Volontà superna e con i Suoi lampi introduca nella mente umana un impulso potente di rigenerazione, così dissolvendo ideali e sistemi consunti, per far posto a nuove sintesi e concezioni di verità utili allo sviluppo della nuova Cultura/Civiltà.
Il Potere sintetico, inteso come la corrente di energia liberatrice diretta a purificare ed innalzare unificando la coscienza delle vite del sistema solare, è la chiave che innalza l’uomo sulla Vetta più alta di Luce; la giusta interpretazione e la capacità di padroneggiarlo porterà infine l’umanità ad un nuovo mondo di Libertà nell’Unità.
La coscienza di tutte le creature è traghettata “oltre la soglia terrena” dalle scintille irripetibili di Plutone; il Suo potere riformatore risuona nel cuore dell’Umanità solare e nella profondità della coscienza dell’Uomo reale, l’Iniziato, il servitore dell’infinita potenza della Vita in grado di accordare la propria voce al Coro solare.
A imitazione dei Maestri solari, che l’Uomo si erga sulla Vetta più alta e, tenendo la mente salda nella luce, conquisti la ricchezza dei Mondi lontani, per il compimento del Piano evolutivo di Liberazione.
Volgiamo dunque la volontà all’Infinito, a tutta la sua bellezza.
I lontani luminari splendono, e li si può vedere nel fuoco del cuore.
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“Padre non la mia, ma la Tua Volontà sia fatta”
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[1] Da: A. A. Bailey, Trattato dei Sette Raggi, III vol., Astrologia Esoterica, pag. ingl. 195.
[2] Ibidem, pag. ingl. 214.