Una cosa è ascoltare, un’altra ricordare, altra ancora è applicare. L’Insegnamento facilita il passaggio alla terza frontiera. Aiuta inoltre a superare i limiti dei fantasmi terreni, ad assorbire il solito come insolito. Quando questa semplice verità sarà evidente, non si sarà lontani dal conseguimento e dall’ascesa seguente alle sfere supermondane. Si potrà dire allora a chi vuole conseguire: “Soprattutto, sacrifica te stesso”. L’ora predestinata si avvicina solo tramite il conseguimento. Quando la sua gioia invade il Calice, il successo è raggiunto. Certo è una gioia che non ha nulla in comune con quella del puledro che pesta i fiori con le sue capriole. Quella gioia conosce le fatiche e i pericoli, passa il ponte una volta sola e abbaglia il nemico con la sua radianza. Teros era chiamato il guerriero; infatti, non è un mietitore né un pastore. Conquista e vince per sua natura; ma la gioia del successo non lo converte in un tiranno. Quattro simboli da gran tempo vi ho dato: Venerazione della Gerarchia; Realizzazione dell’Unità; Commensura; e il Canone: “Per il tuo Dio!”. Sono le basi per comprendere Teros. Come trovare altrimenti dove passa la via del Bene?
L’energia del guerriero
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