Eccoci alla seconda tappa del percorso aperto il 10 maggio scorso, con “la conquista della Comunitá”.
Oggi la nostra Casa, la Terra, vista dal Sole, si trova in Sagittarius, la “lente” zodiacale colorata dalle energie del Quarto, Quinto e Sesto Raggio, ovverossia Armonia (tramite conflitto), Manifestazione delle Opere e Comunione (la base della vera Comunitá).
Se vogliamo fare una Sintesi – proprio come compete alla Sesta energia che muove i nostri passi in queste riflessioni – possiamo dire che siamo invitati a cercare e aiutati a trovare le soluzioni operative dei conflitti umani, quelli che nascono quando seriamente ci proponiamo di abbattere gli ostacoli alla vita armonica di comunitá, alla reale condivisione dei beni e delle risorse per il Bene comune.
Quale puó essere il modo di arrivare a tale conseguimento? Sagittarius ci invita a “guardare lontano”, a farsi trainare da Mete sempre successive man mano che ne raggiungiamo una *, mentre Gemini, in cui vediamo transitare il Sole visto dalla Terra, donandoci le sue energie di puro Amore (secondo Raggio), ci fornisce la materia prima con cui svolgere questa operazione.
Nel dispiegarsi quotidiano, poi, delle nostre vite, nel modo di tradurre in pratica questi alti intenti, è bene cercare il nutrimento necessario nelle sue forme piú adatte* ai compiti da attuare. Allo scopo di realizzare la Nuova Comunitá serve nutrire innanzi tutto i cuori, poiché è questo lo “strumento” che solo puó risolvere le opposizioni, tradurre in armonia i conflitti per compiere l’Opera di sintesi che trasforma le molteplicitá caotiche in una unitá poliedrica, le individualitá sconnesse in un organismo cooperante e uni-direzionato.
La mente di cui il genere umano è meravigliosamente dotato, è l’organo dell’analisi, che scinde in parti e moltiplica i modi per sviluppare e creare. Al Cuore il compito di riunificare e di mantenere il senso dell’unitá sostanziale. Questa bella capacitá di articolare e poi riunire ci viene facilitata in questo tempo, se abbiamo l’accortezza di ri-cordare la Realtá essenziale nostra e dell’universo di cui siamo cellule, raggruppate in organi di Entitá superiori che ci contengo.
Mettiamo quindi un altro tassello alla costruzione della Nuova Comunitá: il ricordo di essere Uno, conquistato tramite la continua armonizzazione degli opposti e del molteplice, sostenuti dall’energia cardiaca dell’Amore.
“Ma l’ultima vittoria, l’ultimo traguardo, la vera vittoria, il sigillo finale si conseguono quando, esperto e ormai maestro dell’arte sua, l’Arciere non mira, non scocca, non galoppa a riprendere la freccia. Quando ha ormai dimenticato cosa siano l’Arco, la Freccia e il Bersaglio egli colpisce in modo definitivo. Un tiro solo, ma fatale.
Quel colpo, infatti, distrugge il tempo e la distanza, che sono i due veri ostacoli e i soli bersagli. In quel momento si avvera quanto prima detto, che cioè tutto il progetto (e non solo quello annuale e solare) si riduce a questo: mirare allo scopo, e lasciare ch’esso chiami a sé la freccia che l’annienta.” (1)
“Viandante, amico, procediamo assieme. La notte s’avvicina, bestie selvagge sono nei dintorni, e il fuoco del bivacco può spegnersi. Ma se ci dividiamo la veglia notturna, serberemo le forze.
Domani ci attende un lungo cammino e forse finiremo esausti. Facciamolo assieme. Andremo con gioia e come ad una festa. Canterò per te le canzoni di tua madre, di tua moglie e di tua sorella. Tu mi dirai la storia che tuo padre narrava, d’un certo eroe e delle sue gesta.
Che la nostra via sia una sola.
Bada di non calpestare uno scorpione, e avvertimi se vedi una vipera. Ricorda che dobbiamo giungere a un certo villaggio di montagna.
Viandante, siimi amico.”
(Comunità § introduzione – ed. Nuova Era)