Qualsiasi micro-creazione del futuro, se compiuta a dovere, si inserisce armoniosamente nel piano di sviluppo generale del pianeta. Vive, ha uno scopo, opera nello Spazio e vi compie la propria missione, che sia brevissima o persistente. Ciò richiede che essa concordi al meglio con le possenti creazioni delle Intelligenze superiori. Deve essere adeguata o non difforme dal tessuto evolutivo e dai suoi ritmi.
Creare un futuro, seppure minimo, ha senso e utilità solo se si rispetta il grandioso fluire del Piano. E’ indispensabile la consonanza.
Concetti di tale ordine sono formulabili solo dopo aver seguito un percorso mentale che poggia le basi sulla saggezza tramandata da molti insegnamenti tradizionali ed alcune recenti proposizioni che ne derivano:
1) – Intendimento sacrale dello Spazio.
2) – Funzionalità di un Gruppo di pensatori.
3) – Studio preliminare del Sistema solare.
4) – Critica della concezione attuale del tempo.
5) – Studio del ciclo e delle sue leggi.
6) – Introduzione all’umanesimo moderno.
7) – Lettura del Piano planetario immediato.
E’ una sequenza proponibile perché già vissuta e sperimentata ma dovrà essere ulteriormente verificata in altre modalità e circostanze.
Per quanto già osservato si può dire che essa non fu certo un itinerario casuale, percorso senza specifico programma e senza scopo. Fu una vera direttiva, che evidenzia come si può creare un futuro, relativamente prossimo, in funzione di un avvenire più remoto.
Tale procedura non fu mai imposta, eppure seguì una sua logica; essa, pur volontaria, fu sostanzialmente inevitabile.
In modo apparentemente paradossale si può affermare che coloro che la seguirono si sono costruiti un futuro mentre apprendevano come farlo. E’ l’esempio di un ciclo di attività realizzato allo scopo di produrre altri cicli, autonomi ma di pari natura.
Una simile procedura moltiplica gli stimoli e li diffonde nello Spazio; ed è il metodo per eccellenza adottato da molte creature viventi per riprodurre la propria specie.
Se si accetta quanto sopra scritto si giunge ad ammettere che creare o costruire un futuro, se è possibile, non sempre ha successo. Ci sono regole precise da rispettare, e la più semplice è la consonanza. Bisogna partire dall’alto, imitando le illimitate attività delle Intelligenze superiori e adeguando a quelle le micro-costruzioni umane. Molti insuccessi, contrarietà o inadempienze, tanto frequenti, che affliggono l’opera dei programmatori si eviterebbero con tale semplice avvertenza. Per di più, il tener conto della situazione solare o planetaria corrente favorirebbe assai i procedimenti, eliminando molti ostacoli.
Costruire il futuro è un concetto semplice e chiaro, perfettamente accessibile all’uomo, ma per praticarlo ci vogliono studio, persistenza e come sopra affermato, consonanza.
Ciò che nel reame del Suono si chiama consonanza è detto commensura nel regno della Luce. Entrambe sono leggi solari. L’uomo le può trascurare, negare e non applicarle, ma paga questa condotta con la rapida rovina di ciò che compie.