Spazio vivo e Cosmo

Il modello dello Spazio vivo sembra a poco a poco generare risonanze, riscontrabili nei concetti che emergono qua e là fra i pensatori e gli scienziati.

Consideriamo qui le idee avanzate da un astrofisico russo, il cui nome è Alexander Kozyrev (1908 – 1983). Ritenuto un genio nel suo paese, comincia ora ad essere scoperto dalla comunità scientifica internazionale.

Secondo i suoi calcoli, se il Sole traesse energia unicamente dalla fusione dell’idrogeno, oggi sarebbe una stella morta, contrariamente alle teorie che gli danno ancora 5 miliardi di anni di vita (cioè l’equivalente della sua età attuale). Dovrebbe dunque, così come tutte le altre stelle, attingere energia altrove.

E’ su questa base che Kozyrev è arrivato a formulare l’idea (facendoci grazia delle dimostrazioni scientifiche) che:

–         ogni stella sia una sorta di congegno energetico che assorbe un flusso di energia in entrata, trasformandola in radiazione in uscita (così come un chakra, il centro energetico della Tradizione orientale);

–         questa possibilità sia inerente allo spazio-tempo stesso.

Prosegue quindi con l’idea che la produzione d’energia di una stella sia legata alla sua rotazione, poi col fatto che rotazione e tempo siano, nelle stelle, strettamente collegati.

Questi due fattori, rotazione e tempo, evocano inevitabilmente in noi la nozione di ciclo.

Tempo, energia (qualità) e rotazione sono quindi interdipendenti. Il tempo fa sì che la materia-energia si comporti come una sorgente di vita nell’intero universo.

Sempre secondo Kozyrev, esiste un centro cosmico che irradia la vita ovunque e che collega tutto ciò che esiste nell’Universo: corpi celesti ed esseri viventi. Questa energia ha necessariamente forma (o movimento) a spirale, manifestandosi come onde di torsione, e si trasmette ad una velocità ultra-luminosa (poiché, essenzialmente collegata al tempo, non vi è assoggettata). Essa è inerente alla natura stessa dello Spazio.

E’ anti-entropica (sintropica)[1] ed è quindi la sorgente della Vita e dell’evoluzione dell’Universo.

I movimenti di rivoluzione e di rotazione delle stelle e dei pianeti creano anch’essi «onde di torsione». Ogni corpo celeste è dunque un rice-trasmettitore di un’energia qualificata che interagisce con tutti gli altri e con le creature viventi.

Piccolo dettaglio, che non lo è: un discepolo di Kozyrev, Sergeï Smelyakov, ha dimostrato che ogni oggetto che presenta un rapporto aureo nella sua forma è un generatore di onde di torsione. Sono onde sottili che incrementano le energie più dense (elettromagnetiche, ecc.), apportando in tal modo vita e coscienza. Il numero aureo è come l’anima dell’etere e informa le creazioni nello spazio-tempo.

Tutto ruota nell’Universo, ad ogni livello (galassie, sistemi solari, ecc.), secondo moti a spirale, e riceve l’energia della Vita, ritrasmettendola in modo qualificato.

L’idea successiva (Kozyrev e Wicock) è che la sorgente (quantomeno “locale”) di tale Vita sia… il Centro Galattico. Questo non sarebbe un gigantesco buco nero, ma il grande Sole Centrale o Cuore Galattico. Un’Entità galattica che informa e dà Vita. La sorgente della creazione, una sorgente di energia aurea celeste. Ogni unità della galassia riceve una parte di questa energia aurea e la ridistribuisce ad un’ottava inferiore, con una qualità particolare. C’è così un’energia aurea solare, un’energia aurea planetaria e la nostra particolare energia terrestre, tellurica.

Proseguendo su questo pensiero, l’essere umano riceverebbe una frazione di tutte le energie, in quantità variabile secondo la propria reattività, attraverso i suoi chakras, e la ridistribuirebbe secondo la propria capacità.

Osservazioni scientifiche più recenti, che renderebbero perplessi gli astrofisici, avrebbero mostrato che al centro della galassia si troverebbe un oggetto brillante, un gigantesco plasmoide di circa 2 anni luce di diametro chiamato Sgr*A (nella costellazione del Sagittario). Un plasmoide è qualcosa in stato di stress elettrico intenso, un campo magnetico così potente da essere un vero acceleratore di particelle a spirale.

Questa emissione energetica sarebbe intermittente e ciclica e sarebbe la fonte di un vero e proprio campo di forza galattico. Le emissioni sarebbero modificate e qualificate da tutti gli oggetti della galassia (stelle, pianeti, esseri viventi) prima di ritornare al centro in una circolazione permanente. Un respiro cosmico, fonte di risonanze fra tutte le forme, che assorbono e trasmettono energia in continuazione secondo la proporzione aurea.

Per approfondire le idee di Kozyrev esiste un libro intitolato “The Divine Cosmos” di David Wilcock disponibile qui:

http://divinecosmos.com/start-here/books-free-online/20-the-divine-cosmos


[1] L’entropia è un principio della fisica che prevede che ogni forma organizzata – che presuppone un dispendio energetico – tenda verso un livello d’energia zero e verso la dissoluzione: il caos. Al contrario, la sintropia è il principio che crea ordine e organizzazione.

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