Uno sguardo al cielo eliocentrico-siderale: la prospettiva è quella del Cuore identificato con il Sole al centro, il Re del regno solare che insieme ai suoi Cavalieri (Pianeti) vola e ascende nello Spazio, il manto cosmico trapuntato di Stelle. La visione consente di non perdere le Date, gli appuntamenti primari della Vita dell’Unità solare nella quale ci muoviamo e siamo. In particolare, guardare alle direzioni infuocate intrecciate dalla Terra con le Stelle sul piano di commensura dell’eclittica, offre l’occasione di instaurare un ritmo benefico che può essere consacrato in Terra alle relative Stelle. Commemorare quei “Santi cosmici” ha il senso di ri-cor-dare insieme, ovvero di richiamare alla memoria con la solennità del cuore, il Potere profondo di quei Fuochi cosmici che, in particolare nella congiunzione, unificano a Sé e al mistero intimissimo del Cosmo infinito.
In evidenza questo mese:
18 febbraio – Congiunzione Terra-Regolo (Leone)
Una Data che segna l’inizio della terza fase del ciclo annuale: si entra nel Segno di Pisces, sacro alle energie del Padre, del Salvatore, mentre la Terra è in Virgo, il Segno della Madre. In tale campo di coscienza il nostro Pianeta incontra sull’eclittica (tra le stelle del Leone) la proiezione della stella Regolo, il Legislatore[1] regale e massima stella della costellazione del Leone. La fulgida bianco-azzurra splendente sul cuore dell’animale e sovente chiamata Cor Leonis, viene indicata nei testi esoterici[2] quale punto focale trasmittente l’energia della volontà/potere di Entità superiori indicate quali Fiamme divine, Leoni ardenti, Leoni di Vita: il nucleo del Mondo divino superiore, i Padri costruttori dell’attuale manifestazione fisica del sistema solare. Tale gerarchia di esseri o forze divine esprime “la vibrazione mentale del Logos[3] solare”, ossia sono in essenza le Sue leggi creatrici e unitarie.
Nella segnatura di Regolo nel firmamento è certamente colmo di valore essenziale e simbolico il fatto che la linea retta che dalla Stella Polare passa attraverso le Puntatrici dell’Orsa Maggiore, Dubhe e Merak, giunga fino al Leone, identificabile per la famosa falce formata dalle stelle della criniera fino a Regolo, appunto, la sua stella più brillante. Il Legislatore Regolo è dunque fonte cosmica di regole e di retta direzione, accogliendo tale via suprema di orientamento. A noi rispondere al suo appello contribuendo ad applicare in terra le leggi celesti, sapendo nell’intimo che sono un’unica realtà.
Nella tradizione il Leone divenne simbolo di sovranità assoluta e dell’eroe solare maschile, equivalente del greco Eracle.
Regolo, il piccolo Re, è la prima delle quattro Stelle Reali dell’astrologia persiana ed uno dei Guardiani dei cieli insieme ad Aldebaran del Toro, Fomalhaut del Pesce Australe e Antares dello Scorpione che, all’inizio del quarto millennio avanti Cristo, segnavano la croce dei solstizi e degli equinozi, esattamente come ora, ma allora nel seguente ordine: l’equinozio di marzo da Aldebaran; il solstizio di giugno da Regolo; l’equinozio di settembre da Antares e il solstizio di dicembre da Fomalhaut (ora indicante l’attuale equinozio di marzo che immette nell’Era di Aquarius).
Nell’insegnamento cristiano il Leone è associato ad uno dei quattro evangelisti, San Marco, e nella tradizione esoterica ognuno dei quattro Animali sacri della Croce Fissa dei Cieli rappresenta una delle quattro classi inferiori dei mondi o piani, attraverso le quali prende forma ogni personalità. Così l’Aquila è associata a San Giovanni e rappresenta lo Spirito cosmico o Etere, l’onnipenetrante Occhio del Veggente; il Toro a San Luca e rappresenta le acque di Vita, l’elemento che tutto genera, la forza cosmica; il Leone a San Marco, l’energia infuocata, l’indomito coraggio e il fuoco cosmico; mentre la Testa umana o l’Angelo è posto accanto a San Matteo, in realtà il Cherubino o Serafino, il Serpente o Drago dalle ali ardenti, sintesi dei tre animali fusi nell’Intelletto superiore dell’uomo e nella Spiritualità cosmica. Questi quattro animali sono dunque il simbolo dei quattro Elementi e dei quattro Princìpi inferiori dell’uomo. Essi corrispondono, fisicamente o astronomicamente, alle quattro costellazioni che formano, per così dire, la corte del Dio Solare e che, al momento delle quattro discontinuità equinoziali e solstiziali, occupano i quattro punti cardinali del circolo zodiacale.
Continuando il volo nella Filosofia esoterica orientale, la Stella regia, Regolo, è uno dei quattro Mahârâjah, i “Quattro sacri”, gli Arcangeli collegati con il Karma e l’Umanità, il Cosmo e l’Uomo, in tutti i loro aspetti. Essi sono: Regolo/Leone, il Sole o il suo sostituto, l’arcangelo Michele (“Chi è come Dio”, il Sole), capo supremo delle armate celesti; Antares/Scorpione, la Luna o il sostituto, Gabriele; Fomalhaut/Acquario, Mercurio, Raffaele; e Aldebaran/Toro, Venere, Uriel; le quattro grandi divinità Karmiche dei Buddisti settentrionali, collocate ai quattro punti cardinali per vigilare sull’umanità, gli Angeli Guardiani dei Quattro Angoli della Terra.
Nelle opere di Origene (Alessandria d’Egitto, 185-254 d.C.) Michele, il Sole (simile al Leone) è posto tra “i sette daimon governatori” (geni o governatori planetari); così come il secondo nell’ordine, il Toro, Giove o Suriel, ecc…, i “Sette della presenza”.
Regolo, Cor leonis, è dunque segnalato dall’Astrologia esoterica quale Centro primario del Segno di Leo, governato “in senso cosmico e a prescindere dal sistema solare”, da Sirio, il Sole dei Soli, il Fuoco distributore dell’Amore cosmico, il Cuore cosmico primario del nostro Logos solare:
“Le virtù di Sirio, che sono tre, si concentrano in Regolo, stella di prima grandezza sovente chiamata ‘il cuore del Leone’. I nomi dati alle stelle nel corso dei millenni contengono più verità esoterica di quanto finora si creda, e questo ne è un esempio.” (Da “Astrologia esoterica”, pag. 300)
Le tre influenze di Sirio si concentrano così nel Cuore del Leone reale e da quel centro di Fiamma un flusso di fuoco cosmico e solare irradia nelle coscienze una nuova dose di Amore universale, di Legge o Necessità cosmici.
In tale data si può dunque pensare che il Volere solare, che è Amore, risuoni in modo accentuato sul Pianeta, irradiandosi in leggi regolatrici dell’attività o intelligenza creativa delle sue creature. Per il nostro Pianeta, considerato nella sua funzione di Centro solare, il 18 febbraio è pertanto la Festa cosmica del Cuore ardente.
Il Cuore, il piccolo Re, regola, traccia linee rette per stabilire l’ordine, mostra la retta via: il sentiero splendente della grande Luce che splende in Vetta (Orse, Drago, sedi dei Poli nord del Pianeta e del Sistema solare). Il Cuore ardente dell’Uomo solare ruggisce, evoca il coraggio e schiude il loto dello Spirito, dirigendo la sua spada fiammeggiante verso ciò che ostacola l’applicazione della Legge del Cielo. Imitando il “Comandante delle Legioni Celesti”, l’uomo si fa simile, Uno con Dio.
[1] “…Regolo, il Regolatore, il Legislatore, esprimendo con questo termine l’idea che l’uomo può essere ora legge a se stesso, poiché entro di lui vi è il re, il governatore”. “Regolo, la legge dell’individuo…” (A.A.Bailey, Le Fatiche di Ercole, Collezione Lucis, pagg. 50 e 90)
[2] I testi esoterici a cui si fa riferimento sono principalmente i testi del “Trattato dei Sette Raggi” (A.A.Bailey, Collezione Lucis, particolarmente “Astrologia esoterica” e “Le Fatiche di Ercole”) e le opere di M.me H. P. Blavatski.
[3] La parola Logos significa letteralmente “adunatore di vibrazioni”; in greco “parola”, “discorso”.
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