La Psicologia, scienza “giovane” che è tuttora a stento riconosciuta dal mondo accademico come veramente scientifica, si è articolata nel tempo in diverse linee di pensiero.
Quest’area di dialogo definita “Psicosofia” intende porsi in quel filone già attivo che può contemperare in sé tutti gli altri e che è esplicitato dall’etimologia stessa della parola, sintetizzata in: “consapevolezza della vita spirituale”.
In quest’ottica, la Psicosofia è allora, insieme all’Astrosofia, la più antica e fondante delle scienze, di ciascuna delle quali definisce e chiarifica il campo.
Il fatto che la si riscopra in questo ciclo del mondo ci fa capire che oggi si stanno gettando le fondamenta di una nuova cultura e civiltà nella quale l’uomo, macrocosmo del microcosmo, tramite fra cielo e terra, collaboratore del Piano divino, deve ritrovare la propria dignità, della quale deve assumere consapevolezza e responsabilità.
L’uomo, in sostanza, non può essere considerato semplicemente come un insieme di tre veicoli: fisico, emotivo, mentale, che vanno armonizzati al meglio per poter condurre un’esistenza piena e serena, ma come un’entità energetica di potenza solare, una scintilla della Vita una che, per manifestarsi, costruisce una coscienza, l’anima, e un veicolo formale, la persona. Ogni uomo, incarnandosi, è dunque l’espressione della necessità della Vita e del proposito dell’Anima che informa di sé la persona, la quale sintetizza nei suoi veicoli i tre regni inferiori di natura (minerale, vegetale, animale). Così la Vita penetra nei diversi livelli della materia, spiritualizzandola e riportando tutta la manifestazione alla fonte da cui proviene, L’Uno.
E’ dunque partendo da questa visione che si può parlare di Psicosofia, la scienza che opera alla costruzione consapevole del ponte fra
il sé minore, il Sé maggiore e la fonte vitale monadica.
L’uomo è il frutto più glorioso, più critico e forse più amato dell’evoluzione planetaria, di cui è un fattore di accelerazione. E’ dotato di consapevolezza e libero arbitrio e, facendosi quel ponte, assolve al suo ruolo di tramite fra regni superiori ed inferiori ed ha dunque la facoltà ed il dovere di comprendere e favorire il processo evolutivo, sapendo che il suo agire non è senza conseguenze.
La Psicosofia si propone di aprire un dialogo sui modi più efficaci per far sì che l’umanità, quarto regno di natura, compia il suo capolavoro. L’uomo, nell’economia planetaria, è l’Artista ed è richiesto di fare della propria esistenza un’opera d’arte, un luminoso tassello dell’ Opera universale.
Cominciamo allora a porre tre cardini che ci consentano di gettare i primi fili di quel ponte:
- Tenere la mente nella Luce
- Levare lo sguardo al cielo e pensare con grazia al futuro
- Obliare il sé minore, osservandolo con grande attenzione.
L’Uno sta, la sua funzione consiste sostanzialmente nell’essere.
Il Due comprende e come il Cielo esercita una funzione “avvolgente”.
Il Tre conduce al Sé maggiore tramite l’osservazione spersonalizzata del sé minore ed il suo progressivo oblio.
Così si giunge alla sintesi benedetta dal Cielo ed orientata dalla Luce.
Pingback:Il tesoro delle parole: la potenza di osservare - TPS Blog - Area italiana
Oggi, molte persone, e sempre più, sono sollecitate a porsi delle domande, sul senso della vita, sul significato di molte esperienze, la sofferenza, la morte, i misteri dell’amore, la nascita, i miracoli..
Spesso gli strumenti che abbiamo a disposizione sono troppo stretti per le coscienze più evolute. Certamente non sempre la religione, la psicologia , la scienza, riescono a soddisfare anche solo parzialmente queste domande. Può succedere di incontrare un religioso, uno psicologo, uno scienziato illuminato ma non è cosi frequente. Pur riconoscendo che “quando il discepolo è pronto il maestro arriva”, il nostro impegno, rimane comunque quello di rendere “intelleggibile” tutto ciò che può portare sollievo a chi ricerca con assetata passione, il senso della vita e la sua collocazione in essa. Cosi come 2000 anni fa Gesù insegnava con l’esempio e con le parabole, cosi oggi l’esempio e i linguaggi semplici, analogici, possono dare delle buone risposte ai ricercatori, indipendentemente dai corredi culturali. Ciò che un tempo era esclusivo all’esoterismo agli alti livelli della religione, oggi può e deve essere patrimonio di tutti. Nessuno oggi può dire “io non sapevo” i tempi sono maturi, affinché ciascuno di noi si possa assumere la propria responsabilità ,vivendo con consapevolezza e dando il proprio personale contributo alla crescita, all’evoluzione dell’umanità una.
Pingback:La Divina Indifferenza - TPS Blog - Area italiana