A volte può accadere di restare perplessi di fronte alle grandi visioni, come questa di TPS che intende nutrire la cooperazione sistemica a livello planetario, peraltro già presente nel cuore di ogni uomo. Essa apparirà irraggiungibile per le nostre forze o evanescente per la nostra comprensione, o troppo superiore alle nostre capacità. Se si acconsente a questo atteggiamento l’opera Sistemica sarà soggetta a continui rallentamenti. Perciò si esorta ciascun individuo, e ciascun gruppo,
a fare “Come se…”
che è una antica formula proposta per affrontare percorsi difficili, tenendo conto dei dettami del cuore, anziché ascoltare le reticenze dell’intelletto. Il Sistema planetario non è per i pavidi e richiede che il fuoco interiore arda, nonostante le numerose difficoltà che propone un cammino del genere.
Ciascuno dunque “svolga la propria parte”, dopo averla studiata e fatta propria per quanto può, e lavori e viva come se egli fosse realmente all’altezza del compito. Costruisca le proprie forme-pensiero individualmente, imparando a condividerle con tutte le altre che, in ogni tempo ed in ogni luogo, confluiranno per rendere un servizio di carattere planetario.
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