Organizzare il caos

Escher - Stella

Può un sorriso vincere il caos? Può un fiore guarire le ferite di una guerra o di un attacco terroristico?

– No, certamente, dal punto di vista dell’evidenza dei fatti e della sproporzione degli effetti.

– Sì, certamente, dal punto di vista del seme di bene, verità e bellezza infiniti che muovono un sorriso d’amore o l’esistenza di un fiore, principi creativi – il bene, la verità e la bellezza – che sono totalmente assenti in qualsiasi manifestazione o movente di odio e perversione.

Se anche avessimo il potere di distruggere il pianeta oltre a quello di autodistruggerci tra noi, davvero tutti i segni d’amore sparirebbero nel nulla? Anche temere questo non è un’assenza d’amore o di qualsiasi altro Principio creativo, nonché di quella profonda visione che sa travalicare la famigerata “evidenza dei fatti”?

Nell’attuale ultimo scorcio del segno di Cancer, che sospinge a fare della nostra coscienza e del pianeta “una Casa illuminata”, è tempo propizio per organizzare le forze del Bene, quelle sole forze capaci di trasformare le cose in quanto animate da Principi universali.

Cancer cielo terra

Non allestendo steccati, eserciti o controlli alle frontiere dei nostri territori, possessi o punti di vista (a ben vedere del tutto inconsistenti rispetto al vero perché esistiamo e viviamo), bensì proteggendo il futuro dei nostri amati successori attestandoci su ciò che realmente ha il potere di cambiare le cose.

Il Maestro dei maestri, a tutt’oggi inascoltato se non da pochi, insegnò ad amare i nemici e a porgere l’altra guancia, non per rassegnarsi a subire o per darla vinta alle menti deboli e meschine, ma per instillare il vero potere trasformatore, l’Amore: quell’unica forza salvifica che ci unisce e riunisce in modo armonico soverchiando la separazione. Porgere l’altra guancia distoglie lo sguardo dalla ‘grande piccolezza’ di chi offende e tradisce la cura e protezione reciproca, e si concentra sulla ‘piccola grandezza’ del fratello confuso o sviato per attestare con certa visione la sua e nostra liberazione.

Non ci si salva infatti solo in pochi, o da un lato solo della barricata: anche se in tempi diversi a seconda dell’evoluzione della coscienza, l’umanità una avanza come un corpo e un cuore unico.

Occorre invece insegnare al sistema immunitario a guarire le cellule cancerogene. E queste non sono gli altri esseri umani, ma le forze involutive e disgreganti che dominano i nostri compagni di via (e quasi tutti noi se posti nelle medesime condizioni), allorché ossessi dai mostri dell’ignoranza, della paura e dell’ira.

Come organizzare le forze della Luce e dell’Amore per guarirci come regno umano?

Come trasformare il male in un collaboratore dapprima inconsapevole ed infine volontario del Bene?

Ispirandosi al Cielo come incessante fonte di soluzioni evolutive, guardiamo ai suoi segni.

Marte-Saturno-AntaresNettuno, il vettore solare dell’attuale segno di Cancer, è il grande Risolutore del dio della guerra Marte,[1] che in questi ‘giorni’ è dominante sia perché nel suo segno Scorpio (geocentricamente) sia per il suo influsso ‘evidente’ di notte, rosso come la sottostante stella Antares ed il successivo pianeta delle prove e delle soluzioni, Saturno.

Nettuno rappresenta il Principio cristico (Buddhi) quale iniziatore dell’umanità, ovvero l’Amore-Saggezza a guida del sentire, l’attuale focalizzazione del genere umano: se Marte ci smuove istintivamente il desiderio egoistico che fa ribollire il sangue e fomenta sia i conflitti che le passioni, Nettuno è il Dio delle Acque purificate del sentimento, dell’aspirazione e dell’ispirazione iniziatica.

Dal 2011 al 2025 questo Custode della Comunità solare è in Pisces, altro segno d’acqua come Cancer, che porta l’oceano del sentire comune alla rispondenza spirituale, a convibrare con la “sostanza intelligente” della Natura planetaria, solare, cosmica ed infine universale. Ed il Salvatore Nettuno è ora in tensione a Saturno in Sagittarius (in assenza di Amore-Saggezza, tale quadratura rinfocola i fanatismi e le ideologie cristallizzate) e a Giove in Virgo (la promessa e garanzia del Servizio attivo all’Amore puro).

Siamo dunque in un tempo di purificazione e di emersione a galla delle schiume dell’avanzata umana, da quelle bianchissime a prua della Nave dell’evoluzione a quelle nere della propulsione ricavata ancora da un combustibile (la responsività umana) obsoleto, che brucia producendo inquinamento, scorie, brutture. Plutone in Capricornus, il Distruttore dell’Abisso celeste che in modo deflagrante ingiunge nuove riforme e riformazione di tutto ciò che è inadatto ed imperfetto, accentua l’urgenza di un Rinnovo epocale per la sua ancora perdurante quadratura (geocentricamente), cristallizzante ma risolutiva, ad Urano in Aries, la Fiamma del nuovo Inizio.

Cancer nebulosa

Le Forze del Cielo, comprese quelle maggiori del cambio di Era, sono dunque organizzate per siglare la fine di un ciclo e l’inizio di un altro.

Tutti i nodi creati dal corpo dell’umanità vengono al pettine della responsabilità comune. Non ci sono buoni e cattivi nell’ottica del Bene comune, sottostante all’evidenza raccapricciante dei fatti: vi sono solo menti ben orientate al Principio essenziale del Bene comune o disorientate da esso. Ma il Cuore dell’umanità è uno e deve imparare ad assicurare l’immunità e l’integrità del suo corpo unitario.

La profondità altissima del Cielo, il Grande Maestro di Vita, mostra evidente la sconfinata potenzialità che ci circonda e compenetra, quei livelli della realtà più sottili della mera e disorientante “evidenza dei fatti”.

Cielo profondo

In tale ottica a perdita d’occhio, tutte le volte che ci si sente dire è difficile: non lamentarsi, resistere nella disgrazia o nella sofferenza, gioire invece che deprimersi, avere fiducia nell’essere umano, amare quelli che ci fanno del male, “i nemici dell’umanità”, ebbene, tutte queste sensazioni, emozioni e pensieri si rivelano quali energie lecite ma disorganizzate, ossia mal orientate perché calamitate dall’evidenza dei fatti, interni o esterni, e non ben orientate dal e al Principio cristico. Quel Principio attivo o creativo, patrimonio dell’Umanità e non solo, che attende nel cuore della nostra testa e del nostro corpo, pronto ad energizzare la nostra volontà e a nutrire la nostra chiara visione con le possibili sagge o lungimiranti soluzioni.

Mandala Caos OrdineSe noi stessi non dominiamo o ben riorganizziamo il nostro laboratorio umano fatto di esperimenti mentali, emotivi e fisici, come possiamo costruire una Casa illuminata dall’Amore sul nostro meraviglioso Pianeta Azzurro?

Se non uniamo le nostre scintille di speranza certa (Nettuno opposto a Giove tra Pisces e Virgo), come vincere l’oscurità, l’irrealtà, la morte?

Questo laser della visione comune fissata sul Bene comune, mai di parte, sempre impersonale e profondissima come il cielo, attrarrà la soluzione alla separatività, ispirando anche quelle menti deboli oggi alla guida (effettiva, ossia apparente) dei destini dei popoli.

Sì, perché le schegge impazzite della metastasi del terrore attuale sfuggono a qualsiasi chemioterapia ‘esterna’, pena la distruzione dell’organismo intero. Il corpo non va indebolito con ulteriori opposizioni e separazioni, ma rafforzato nella sua naturale potenza di auto-guarigione.

Difficile o urgente?

Coloro, quelle cellule bianche, che già salde nella luce possono focalizzare l’evidenza della Realtà, si rafforzino in questa Idea primaria dell’Unità, e pongano tale cristallo indistruttibile a faro-guida del presente e di tutte le valutazioni e riorganizzazioni dei fatti, certi che l’onda anomala del caos non potrà sopravvivere a lungo. Porterà distruzione nei territori della Forma, ma non in quelli del Cuore, magnete sottile mai nato e perciò mai perdente.

Se non lo faremo noi oggi viventi, lo faranno altri, in tempi migliori portati dall’onda inarrestabile dell’evoluzione, allorché si sarà sufficientemente saturi o sfiniti di essere miopi, settari, irresponsabili, in competizione, prigionieri di ogni sorta di paura di perdere ciò che non è mai stato nostro.

Nostro è di fatto solo il Bene comune, il Cielo, l’Infinito, la possibilità di amare invece di separare. Il resto, compreso i pensieri, i desideri, il corpo, sono solo beni temporanei da custodire o da lasciare per il progresso comune e armonico.

Difficile imparare a vederla così o liberatorio?

Tutto sta nello spostare lo sguardo dal cosa al come e perché: si può anche temporaneamente isolare dal corpo le cellule cancerogene affinché non facciano altri danni all’organismo intero, ma senza paura né odio né pietà-di-sé. È il perché ed il come si compie un atto che cambia la sostanza delle cose e prepara una vibrazione più elevata per gli eventi futuri.

Se si accetta di pensare che nulla accada a caso, ma per una responsabilità condivisa a livello planetario, si può allora utilizzare tutto per essere trasformato e riorganizzato dall’occhio benevolo della visione comune, unitaria, umanitaria.

Tutti siamo responsabili di ciò che accade sul pianeta nel qui ed ora, e tanto vale gettare ogni risorsa nell’allargare il cuore e distruggere i confini inquinati della visione ego-centrica.

Il Principio dell’Amore non conosce né distanza né tempo, né fallimento né morte.

A noi tutti, esseri umani ma in fondo anche un po’ divini, il compito di riorganizzare il caos, essendo portatori

di Luce nella confusione,

della realtà essenziale dell’Unità,

della bellezza immortale della Verità.

Cielo Dante

Il Principio d’Amore in noi, certezza di gloria


[1] Marte è “il desiderio (Kama) che traduce in azione il Volere di Vulcano (Sole)”, dapprima allestendo conflitti e opposizioni, infine servendo il movente universale dell’Amore: “Kama, unito al Manas superiore e a Buddhi, forma il Corpo Sottile superiore o anima spirituale dell’uomo spiritualmente evoluto”. (Da: H. Roerich, Lettere vol. I, pag. 244).
“Kama è il primo cosciente desiderio che tutto abbraccia per il bene universale; l’amore, ma per tutto ciò che vive e che sente, che ha bisogno di aiuto e di benevolenza; è il primo sentimento di tenera ed infinita compassione e di pietà che sorse nella coscienza della FORZA UNA creatrice, appena venne alla vita e all’essere quale raggio dall’ASSOLUTO. Il Rig-Veda dice: ‘Per primo sorse in ESSO il desiderio, che fu il primitivo germe della mente e che i Saggi, cercando con il loro intelletto, hanno scoperto nel loro cuore quale legame che unisce l’Entità alla non-Entità’, o il Manas al puro ÂtmâBuddhi [l’Anima umana all’Anima spirituale e universale]”. (Da: H. P. Blavatsky, Il Glossario Teosofico, Collana Cintamani, 1998).
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3 risposte a Organizzare il caos

  1. Bianca V. dice:

    Grazie, Antonella, di questo richiamo all’Unità, così attuale e così necessario, come ci evidenziano i segni dei tempi, in ogni ambito, da quello lavorativo a quello sociale e politico, a quello dei Gruppi spirituali.
    La situazione presente è mirabile, perché per la prima volta su scala planetaria, dalle grandi assemblee dei governi fino alle più piccole comunità, si è coscienti, almeno a livello aurorale, della necessità della Luce dell’Amore Intelligente e della Buona Volontà per sconfiggere l’Ombra della dis-cordia (“disunione dei cuori”).
    Lo sviluppo della Mente e del Cuore ci porta gradualmente ad uno stadio di sempre più ampia Intelligenza amorevole. Ci distacchiamo allora dal “campo ordinario di coscienza”, inquinato da materialismo, convenzionalismo e indifferenza; aspiriamo a diventare “emissari di Luce” e lavoriamo per materializzare idee di Amore.
    L’Amore, per essere reale e credibile:
    – va verificato nella Coerenza, cioè nella corrispondenza tra vita e ideale;
    – si concretizza nella Prassi, cioè nella volontà di ben operare, collaborando con le Forze evolutive:

    “Come si può garantire qualcosa quando la chiave di tutti i conseguimenti è nell’uomo stesso? Senza la collaborazione dell’uomo nessun altro può fare qualcosa per lui.
    [….]
    La collaborazione è un requisito necessario in ogni cosa.”
    (Helena Roerich, Lettere, II)

    Le anime coscienti si rivolgono a coloro che non avvertono ancora con chiarezza la necessità del mutamento, nel tentativo di condividere la Visione dei nuovi tempi.
    Sanno che la nuova realtà sarà l’effetto dell’opera concreta e pratica di chi “ama il Tutto”: :

    “Ora è giunto il tempo degli Uomini capaci di Coscienza, cioè di Amore per il Tutto ed anche capaci di discernere il vero dal falso, ciò che fa bene e ciò che fa male al Tutto. Chi sente la voce della coscienza, l’Intelligenza Vera, ama e rispetta la Vita, sa che la Vita è eterna ed è anche selezione naturale: di chi? Non del più adatto, del più forte e tanto meno del più “intelligente”, ma di chi è più trasparente alla Luce Vera, cioè più in contatto con se stesso, con la propria vera identità immortale. Che faranno quelli che non sono trasparenti? Dipenderà da caso a caso.”
    (Giuliana Conforto, Universo organico)

  2. Eleonora A. dice:

    L’Idea di organizzare il caos è davvero evocativa. Fa pensare alle tesserine scomposte di un grande puzzle che ha in sé l’ordine e il disegno e tuttavia va ricomposto con la pazienza, la dedizione e l’intelligenza, compagna della visione e della conoscenza.

  3. Marilù T. dice:

    Grazie Antonella, condivido in pieno quanto scrivi, e questo scritto risuona nello spazio, dove la speranza, la fiducia, la forza e il coraggio e soprattutto l’amore, sono sempre presenti.
    Uniti nell’amore criistico, il nostro scudo.
    Marilù

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