L’Occhio del Cuore

Manteniamo lo sguardo sul Cielo, quel grande Occhio universale spalancato sul mistero dell’Infinito, e apriamoci alla grandezza maestosa delle sue Luci, alla Bellezza e Verità della Vita, riflesse secondo ordine e commensura nel Sole del Cuore, l’Essenza manifesta dell’Istituto del Cuore, in Terra.

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Un flusso di Luce rivelatrice conquista oggi l’intera Dimora solare e planetaria, una visione illimitata scopre nuovi orizzonti: sfolgora nel cielo la direzione Aldebaran-Sole-Terra-Antares, è una Via di Mezzo cosmica, svelando la corrispondenza, ancor più elevata, tra il nostro ‘lato’ della Sfera celeste (taurino, costellato dall’Orione, da Sirio e dalle Pleiadi) ed il Core galattico (tra le stelle dello Scorpione e quelle del Sagittario), la suprema Origine dell’intera galassia.

In tale Giorno, 31 maggio, l’asse Sole-Terra intercetta sul meridiano eclittico la massima polarità centrale, Aldebaran-Antares, la Luce chiara radiante e la Luce oscura penetrante si fronteggiano per risolversi in una sintesi di Amore e Armonia, l’incessante corrente di forza che avvolge e nutre il Suo e nostro cuore, presiede e sostiene il respiro vitale tra centro e periferia, tra l’Altare centrale e i ‘4 angoli del mondo’, inducendo al trionfo luminoso della Vita.

Le armate celesti schierano, da una parte, la Stella Aldebaran del Toro, l’Occhio della Rivelazione, la Porta della Luce e della Visione,[1] assai prossima all’Eclittica (il Piano solare) come la Grande Origine sostanziale Alcione; e dall’altra, il Suo riflesso perfetto Antares, il Cuore dello Scorpione, la Fonte del Desiderio cosmico, il vettore e forza ardente dell’Amore divino, il potere che conduce dalle tenebre alla Luce, dall’irreale al Reale, dalla morte alla Vita.

La coppia di Stelle Regali custodi della Luce,[2] la divina Intelligenza, sono le due sacre Porte tra il piano delle Anime (Eclittica) e quello delle Monadi (Via Lattea), mirabili ponti di connessione tra le Due Origini, Spirito e Sostanza, sul sentiero aureo che conduce all’Unità, all’Infinito.

L’impeto della Luce, il moto ritmico del Fuoco, rivela e svela l’Ordine della Vita, il Suono creatore, il Verbo, e innesca l’eterna pulsazione del Cuore cosmico, per amore incondizionato.

Occhio di Dio

L’Occhio del Cuore vede l’Essere

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– Quando la visione mostra il significato dell’Universo, le vie dell’esistenza infinitamente manifesta divengono chiare. La vista mondana percepisce le cose della vita, ma quella senza limiti vede l’Essere sconfinato. L’opera creativa del Cosmo è incessante, e là dove il mondo vede confini, la visione illimitata scopre nuovi orizzonti.

Il Sacramento che attesta il Magnete è la visione universale dell’Intelligenza superiore. Così la complessa legge si dispiega come grande potere primario del Cuore cosmico. La sua chiarezza svela all’uomo la bellezza del Creato. Urusvati, il Nostro-Sacramento attira l’azione creativa di Materia Lucida. Il Mio Appello fa reagire il vostro cuore. Così si foggiano nuovi mondi.

Quando la Tara di Luce illuminerà la Terra con rivelazioni dai mondi lontani, verrà riconosciuta come la manifestazione della Bellezza. Quando la Tara del Cuore illumina il mondo con il cuore, viene riconosciuta come la manifestazione della Bellezza. [Dalla collana AGNI YOGA, Infinito I, § 196].

– Il silenzio può brulicare di voci e l’oscurità essere soffusa di luci. Pertanto, chi considera lo Spazio come vuoto non può conoscere la vita possente che si esprime nel silenzio come suprema Parola cosmica, né l’invisibile come Occhio universale. La legge del Cosmo è inviolabile e persino l’uomo ha riconosciuto la Voce del Silenzio. Dove le parole sono insufficienti, la voce del cuore afferma il silenzio. Nel silenzio, il Cosmo esprime il linguaggio del cuore, e se ne può udire la Voce. Sensibilità e vigilanza favoriscono l’ascolto della Voce del Silenzio. La bellezza del Cosmo appare nel silenzio. La bellezza del silenzio si palesa in tutte le migliori manifestazioni della vita.

Imparate ad ascoltare il silenzio! È l’infinità del Cosmo che lo crea. [Ibidem, § 80].

 

– Se l’occhio fisico vede tutto meno se stesso, è invisibile a se stesso. Si può dedurre da ciò che tutto ciò che è invisibile costituisce l’Occhio divino, o universale, che vede ogni cosa.

Ascoltare il silenzio è come vedere l’invisibile (ma solo in prima approssimazione: suono e luce sono una stessa cosa solo al supremo livello). È bene dunque esercitarsi sia nell’una che nell’altra disciplina, dell’udito e della vista. Il silenzio, avverte il Maestro con uno dei Suoi potenti pensieri, è creato dall’Infinito. Infatti, esso ha il potere di azzerare tutti i calcoli e tutte le formule: qualsiasi cifra è pari a zero in rapporto al numero infinito.

Il silenzio è quindi il messaggio del Cosmo, che tace dicendo tutto. [Estratto dal testo inedito di Enzio Savoini, Commento a Infinito parte I, § 80, ed. Nuova Era].

 

visione

 

 

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[1] Le stelle dell’Animale astrale che “carica ed assale” vengono indicate quali Fonti cosmiche di Luce: l’impeto e il moto ritmico del Fuoco. Il Toro è Horus, il frutto del rapporto tra Iside e Osiride, il Figlio incessantemente desiderato e ‘confrontato’ dal Cacciatore di Luce Orione, l’Osiride celeste, insieme alla sua divina Consorte Sirio/Iside, il Sole dei Soli.
Aldebaran, “l’occhio del Toro“, è l’occhio della rivelazione e riversa luce irradiante sugli uomini la cui visione individuale deve aprirsi, reagendo alla luce cosmica. Luce, illuminazione e suono, quale espressione della forza creativa, sono le tre idee fondamentali connesse a questa costellazione. “L’interprete della voce divina“, come il Toro era chiamato nell’antico Egitto, può essere chiamato con terminologia cristiana “il Verbo fatto carne“.
Taurus è dunque associato al Buddha – “Illuminazione conquistata lottando” e al Cristo – “Luce del mondo“.
Si noti la corrispondenza di Taurus con l’etimo di ‘Rivelazione’: dal sanscrito sruti ‘ascolto’, ‘Rivelazione’, dalla radice indoeuropea sru “legarsi [s] ad un suono [ru]”, “ascoltare” divenne per antonomasia ‘l’ascolto della Parola divina rivelata nei Veda ai Rsis, i veggenti. (Da: F.Rendich, Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee, Palombi Editori, 2010, pagg.444-45).
“Tutto il segreto del proposito e del programma divino è nascosto in questo segno [Taurus], a causa soprattutto del rapporto fra le Pleiadi, l’Orsa Maggiore ed il nostro sistema solare [per l’Astrologia Esoterica: i Centri della gola, della testa e del cuore cosmici]. Si tratta di uno dei triangoli più importanti di tutta la serie di rapporti cosmici, accentuato poi dal fatto che l’occhio del Toro è l’occhio della rivelazione. Lo scopo cui tende l’evoluzione — ‘la carica in avanti del Toro di Dio’, come è chiamato in termini esoterici — rivela senza sosta e stabilmente il Piano sublime e stupendo di Dio. Questo è ciò che la luce rivela. Al presente è in atto un rapporto peculiare o un allineamento, per via dell’influsso di Shamballa [il Governo spirituale e centro della testa planetario], fra Taurus (già di per sé allineato alle Pleiadi e all’Orsa maggiore), Plutone e Terra. Ciò causa molte delle difficoltà attuali, che gli astrologi moderni dovrebbero ben considerare. E’ oggi un grande triangolo cosmico, che condiziona molti avvenimenti.
La forza di Shamballa ‘alimenta o intensifica la luce rimuovendo le ostruzioni, e da luoghi remoti, attraverso l’occhio dell’illuminazione, si riversa nelle sfere d’influenza della Terra, pianeta dolente, e incita il Toro alla carica’.” (Da: A. A. Bailey, Astrologia Esoterica, Collezione Lucis, pagg. 379 e 376).
[2] “… la Luce è quella Causa prima o Principio rivelatore la cui vibrazione (‘elettromagnetica’ per la scienza fisica) ben oltre lo spettro del ‘visibile’ permea lo Spazio universale quale ‘collettore’ tra l’Energia e la Materia, scaturendo dal Rapporto tra le “Due Origini” – Spirito e Sostanza – ossia essendo in essenza Coscienza. La Luce è il rapporto cosciente tra Energia e Materia (E=mc2; c=√E/m), tra Spirito e Sostanza: l’Energia/Spirito è ma si vede, si conosce, ha coscienza di Sé solo in rapporto alla Materia. I Raggi dell’Energia o Spirito differenziano ed organizzano la Materia caleidoscopicamente e, simultaneamente, in direzione inversa, la rendono sempre più trasparente, sublimandola in Energia.
Tale facoltà o Funzione fondante della Luce di collegare, di rapportare, di Relazione, è sinonimo di Intelligenza, che ‘intellige’ e ‘relige’ appunto e, in termini metafisici, di Fuoco, il grande Creatore e Distruttore: “la Vita che genera e moltiplica se stessa”, la fonte di tutte le trasformazioni della termodinamica: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
La Luce è il moto ritmico del Fuoco: ossia, è il vortice ordinatore, o ritmico, sonoro, della Vita, dello Spazio. Il Fuoco della Vita crea con il Suono, il Verbo, che è rivelato dalla Luce (Ur, Or, Aur = Fuoco, Luce). […]La vista è dunque quella funzione che può svelare come la Luce, la direzione del Suono, organizza lo Spirito nella Sostanza, su come l’Energia si intellige o rapporta con la Materia e, viceversa, su come questa, con l’evoluzione della Coscienza, trascolora nella Luce indifferenziata dello Spirito. [Estratti dall’art. “Organizzazione e Filosofia”].

 

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