Il quarto allineamento significativo focalizzato dal Sole è con la Stella Deneb, la lucida del “Cigno dell’eternità, che vola nel Tempo e nello Spazio, il simbolo della Vita Stessa, delle chiarificanti e purificanti acque di Vita dell’Acquario”; l’Uccello dell’Anima che rende sacra ogni cosa volando nell’Eterno presente.
In tale Giorno (24 febbraio), il maestoso volo del Cigno è immortalato dal fulgore del Sole che, intercettando la sua stella più brillante, focalizza tutta la Sua regale eleganza. Lo Spirito vola, trascorre sulle Acque (la Via Lattea) dando origine ai vari esseri: è il volo della Coscienza al mondo dell’amore-saggezza (buddhi), quella vibrazione o piano abitato dagli Angeli solari nonché dagli Iniziati del regno umano, quelle anime immortali crocefisse in un corpo di leone, con zampe di toro, ali d’aquila e volto umano.(1)Il Cigno, riflesso nella Croce Fissa dei Cieli, conduce “dalla morte all’immortalità”.
Il Cigno è quella Croce celeste che libera il potere della Grazia, il Suono della vita immortale, eterna, echeggiato dalla Coscienza che unisce in sé Spirito e Materia. Deneb ne distilla tutta la sacralità e bellezza.
Da Deneb si irradia il Mistero della Coscienza
“Quando lo spirito è capace di levarsi in volo verso le alture delle sfere e contempla la vita del pianeta come un mirabile scenario, non circoscritto da una superficie curva, si può essere certi che saprà percorrere la via dell’evoluzione del Fuoco.
In verità, è possibile trovare nel raggio dello Spazio la vera espressione delle energie cosmiche, e così arricchire la vita dell’umanità. L’affermazione dell’Infinito si approssima!
Diciamo che la Vita e l’Infinito tessono la vita infinita.”(2)
“… il volo nell’infinito fa crescere grandi ali di cigno.” (3)
