Si propone una lettura dei “segni del Cielo” del presente equinozio (20 marzo, h. 11.03 GMT e 12.03 italiane) secondo l’intendimento dell’astrologia esoterica e della scienza dei cicli.[1]
Quest’anno l’equinozio di marzo (di primavera per l’emisfero nord e d’autunno per quello sud) è eccezionale poiché, anche a livello del sistema solare (cielo eliocentrico), abbiamo la convergenza, oltre al Sole, dei Pianeti più potenti di questa fase “arietina” del ciclo, l’Inizio di Fuoco: Marte e Urano sono entrambe in Aries (congiunti a livello eliocentrico il 16 marzo e il 23 marzo geocentricamente), potentissimi in quanto reggitori o ottave minori del Segno, il primo con influssi ed effetti a livello dell’evidenza manifesta (Marte: impeto travolgente e desiderio che si traduce in azione: egocentrici e ribelli per l’umanità ordinaria, ardenti e risoluti per quella avanzata o saggia) e il secondo a livello della potenza causale degli eventi (Urano: trazione cosmica, che causa l’avvio della manifestazione e, in senso contrario, l’impulso di astrazione da essa).
Due spinte fortemente contrastanti dunque, l’una verso la conquista e l’acquisizione formale, l’altra verso l’elevazione e la sintesi, ancor più per il confronto e contrasto (quadratura, 90°) col Signore degli Inferi Plutone in Capricornus, il Segno/valore della Vetta o del culmine iniziatico: le vie del rinnovo da sedimi e legami obsoleti e frenanti sono sbloccate in modo travolgente ed incontrovertibile (l’entrata di Plutone in tale Segno vide o innescò l’avvio della crisi economica e politica mondiale nonché la “primavera araba”; vi resterà fino al 2023).
Tale carica di “Fuoco” è ancor più straordinaria per la Terra in quanto è l’unica volta, nel transito settennale dello Jerofante solare Urano in Aries, dal 2011 al 2018, che Marte gli si approssima in tempo equinoziale o arietino; può dunque, a livello umano, destabilizzare gli animi non pronti a tale ingente impulso al rinnovo e all’accelerazione evolutiva; mentre viene assorbita e governata dallo spirito ardente, eroico, capace di creare forme di pura bellezza, restandone libero:
l’Uomo reale, sacro custode del seme dello spirito, ora scende in campo.
È tempo di risveglio e rettifica per la coscienza in Terra, che in tale porta dell’Equilibrio (gli equinozi sono i giorni ove luce e tenebra si bilanciano) entra nel Segno di Libra, la Via di Mezzo e della scelta tra gli opposti. Venere, l’alter-ego superiore o aureo della Terra, le si oppone per tutto il mese, attraversando anch’essa il fuoco elettrico di Aries: essendo il “portatore di Luce” o Saggezza, la polarità con Venere sembra costituire il fattore di compensazione e via di fuga per l’eccesso di tensione di questo Aries 2013, allorché “tutte le forze opposte scendono in campo per fronteggiarsi e risolversi al centro.”
Aiuta a stemperare la carica esplosiva di Marte-Urano-Aries anche l’aspetto costruttivo (quintile, 72°) a Giove in Gemini, che ora “connette magneticamente gli spiriti affini”; così pure i quinconce[2] a Mercurio (il Pianeta dell’Armonia tramite conflitto) e Saturno (il Progettista e Intelligenza solari) in Scorpio, che aprono canali per dissolvere nella Luce i conflitti e allestire piani di risoluzione.
Infine, mentre Urano in Aries “propaga il ritmo infuocato del Nuovo”, Nettuno in Pisces “richiama gli eroi alla Casa del Padre”, assicurando un rifornimento inesauribile di forza salvifica.
Le energie o potenzialità di tale Cielo della Coscienza solare (eliocentrico tropicale: Sole al centro dei 12 Segni) vengono tradotte in forze dal complementare Cielo della Coscienza planetaria (geocentrico tropicale: Terra al centro dei 12 Segni), che mostra ancor meglio lo stellium o concentrazione di Luminari a cavallo della Porta equinoziale, tra Pisces ed Aries.
Aries è il Segno o fase/mese in cui si può apprendere a “governare l’avanzata dal piano della mente”. Ad ogni Aries si ricercano nuove forme, si iniziano nuove imprese e manifestazioni, si attestano nuovi presidi e sintesi mentali.
In particolare, l‘energia della prospettiva geocentrica è in pieno splendore e fruizione al momento della luna piena (allineamento Sole-Terra-Luna), in tal caso di Aries (il 27 marzo, alle 10.28 h. italiana), tempo propizio in cui il nostro spirito più elevato, o intimo, può riorientare l’invocazione/evocazione del regno umano alla costellazione cosmica dell’Orsa Maggiore, il Capo, la Testa o punta avanzata del nostro universo locale che, per l’astrologia esoterica, sospinge l’avanzata e il progresso del Sistema di Sette Sistemi solari di cui il nostro fa parte, quale Fonte delle Sette energie della Vita che custodiscono il Volere e il Proposito solari e planetari.
Un “mare di fuoco” inonda dunque i cuori degli uomini, eroici o meno. Le sue ondate purificano il campo e aprono il Cuore dell’Umanità ad una primavera di Resurrezione e perfetta Letizia.
*
Con lo sguardo infinito del Cuore
risorgiamo all’altissimo Cielo di Fuoco,
per iniziare ogni cosa al respiro della Vita.
*
[1] Cfr. A. A. Bailey, “Trattato dei Sette Raggi”, III vol., Collezione Lucis e “Dal Tempo lineare al Tempo ciclico“
[2] Il quinconce è un angolo/rapporto di 150° o 5/12 di 360°, che in armonica vale una Terza minore, ossia costruttivo “verso il basso” e, in chiave psicologica, induce la rettifica e il riscatto dalle forme del passato. Anche il quintile (72° o 1/5 di 360°) vale una Terza ma maggiore, ed esprime più direttamente il potere aureo e coordinante della Stella a 5 punte.
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