Glossario – Disciplina
Etimo secondo TPS
La parola deriva dal latino disciplina, insegnamento, apprendimento, conoscenza, regolamento, regola di vita, ordinamento politico e, in filosofia, scuola di pensiero.
Il sostantivo latino derivava da discipulus, discepolo, allievo, aiutante, che a sua volta traeva origine da disco, imparare, venire a conoscenza, sapere. Questo verbo latino deriva dalla radice indoeuropea *DIŚ-, composta, secondo F. Rendich, da tre elementi sonori: “collegarsi [ś] al moto continuo [i] della luce [ś], “indicare”, “mostrare”.
Si vedano il sanscrito diś e il greco deiknumi: indicare, mostrare; il sanscrito deṣṭra, direzione; il latino dico, dire, iudico, giudicare (letteralmente “mostrare [diś] l’unione con la luce divina [iu]”).
(Franco Rendich, Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee. Indoeuropeo-Sanscrito-Greco-Latino, Palombi Editori, 2010, pp. 160-1).
Disciplina significa indicazione alla via della Luce
Treccani
s.f. [dal lat. disciplina, der. di discipŭlus «discepolo»]. –
1.a. letter. Educazione, ammaestramento, insegnamento: molte di queste operazioni s’adornano con la d. (B. Castiglione); Quando fanciullo io venni A pormi con le Muse in disciplina, L’una di quelle mi pigliò per mano (Leopardi); quindi direzione, guida: affidare i figli alla d. di un buon maestro; è cresciuto sotto la rigida d. di uno zio prete; anche fig.: la d. del dolore, delle disgrazie, della povertà.
1.b. Materia d’insegnamento e di studio (spec. parlando di studî a livello universitario o comunque condotti con rigore scientifico): d. filosofiche, giuridiche, teologiche, storiche, ecc.
1.c. Per estens., d. sportiva, ciascuno sport o ciascuna specialità di un dato sport; in partic., d. nordiche, le prove di fondo, gran fondo, salto, combinata e biathlon nelle gare di sci.
2.a. Complesso di norme che regolano la convivenza dei componenti di una comunità, di un istituto e sim., imponendo l’ordine, l’obbedienza, ecc.; e l’osservanza stessa di queste norme: d. severa, rigorosa, dura, ferrea, rilassata; mantenere, far rispettare la d.; imporre il rispetto della d.; osservare, rompere, violare la d.; assoggettarsi alla d.; essere insofferente di d.; è un insegnante che non sa tenere la d.; regolamento di d.; scolari senza d. (cfr. indisciplinato). In partic.: d. militare, quella che regola la vita militare richiamandosi soprattutto alla subordinazione, allo spirito di corpo, al sentimento dell’onore militare, ecc.; d. ecclesiastica, quella che regola l’azione dei fedeli per il conseguimento dei fini della Chiesa, e che riguarda inoltre il governo della Chiesa stessa, l’esercizio del culto, i diritti e i doveri delle persone ecclesiastiche; compagnia di d., reparto di un esercito presso il quale erano temporaneamente comandati, per punizione, i militari resisi colpevoli di gravi mancanze; commissione, consiglio, corte di d., denominazioni di organi ai quali nei varî ordinamenti è attribuito il potere di proporre o irrogare sanzioni disciplinari.
2.b. Complesso di norme emanate per regolare determinati rapporti giuridici o d’altra natura: è una materia ancora senza d.; la d. dei patti agrarî, degli affitti.
3.a. Specie di flagello formato da un mazzo di funicelle intrecciate, usato per percuotersi le carni, nella pratica di mortificazione ascetica: darsi la d., battersi con il flagello (e in senso fig., sottoporsi a dura fatica).
3.b. estens. Penitenza, castigo, o provvedimento punitivo: Quai barbare fuor mai, quai saracine, Cui bisognasse, per farle ir coperte, O spiritali o altre d.? (Dante).
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Disciplina – in alcune religioni, orientamenti filosofici e pratiche ascetiche o meditative, può indicare il dominio di sé, la padronanza dei propri istinti.
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