Il 19.09.2013 Plenilunio in Virgo
Allineamento Terra-Luna-Vulcano-Sole sull’asse Pisces – Virgo
orientato verso la costellazione della Chioma di Berenice 1.
“Abbiamo tre donne fra le costellazioni: Cassiopea, in Ariete, rappresenta la materia seduta sul suo trono, dominante; la Chioma di Berenice, in Vergine, la donna che sacrifica i suoi capelli per servire, rappresenta l’anima che inizia ad affermare se stessa; Andromeda, la donna incatenata in Pesci, rappresenta la materia dominata.” 2
In direzione della Costellazione della Vergine, la Madre della Ruota zodiacale, è collocato il ‘profondissimo’ Polo Nord galattico, la “Testa” della Via Lattea, custodito proprio dalla Chioma di Berenice, “la donna che porta il Cristo bambino”, la Materia-Madre che porta in sé l’aspetto Anima-Figlio.
Chi le luci tutte esplorò dell’universo,
chi delle stelle il sorgere e il tramontare apprese,
come s’oscuri del sol veloce lo splendor di fiamma,
come a certe stagioni cedano gli astri,
e come un dolce amore Trivia rapisca dagli aerei giri
e la celi, furtivo, sotto i sassi di Latmio:
proprio lui, Conone, me tra i celesti lumi vide
chiara splendente, di Berenice la recisa chioma,
che a molte tra le dee ella promise, alte levando
le leggiadre braccia, allor che il re, dalle recenti nozze
inorgoglito, mosse contro le terre Assire per seminarvi scempio,
con sé portando le vestigia dolci della notturna rissa,
per le virginee spoglie combattuta.
…
E tu, regina, quando, volta alle stelle, nelle notti
a lei sacre, renderai grazie a Venere divina, non lasciar me,
che son tua, senza profumo alcuno, ma colmami di doni!
Potessero cader tutte le stelle! Se anche Acquario splendesse
accanto a Orione, sarei di nuovo la chioma della mia regina.
Catullo, I secolo a.C.
[1]Chioma di Berenice [Lat. Coma Berenices, in onore della regina d’Egitto Berenice II]: Antica costellazione boreale di sette stelle visibili a occhio nudo: le sette Lesbie dell’antichità, sette eroine che secondo una leggenda (presa dai Catasterismi di Eratostene ed altre fonti) erano sette ragazze di Lesbo, le quali per la conquista di Achille erano venute non solo a perdere la loro dote, ma pure la vita, avrebbero avuto a ciò un compenso nella trasformazione in stelle, che Conone per primo considerò costituenti la costellazione detta “la chioma di Berenice”, dedicando quella costellazione a Berenice Euergetis. Nel carme di Conone le sette lesbie chiedevano a Berenice l’antica loro dote, perché in compenso appunto di quella erano state collocate in cielo e ora Conone le aveva dal cielo ricondotte in terra in omaggio alla regina.
[2] Da “Le Fatiche di Ercole”, pag. ingl. 96)