Secondo la visione eliocentrica tropicale, Giove è appena entrato nel Segno di Libra (geocentricamente sarà il 9 settembre), educando ed attraendo le coscienze terrestri all’Arte della Scelta (vedi articolo), e la congiunzione odierna a Venere, reggitore di Libra, dà sostanza e forza a tale Tema o Lezione annuale: i due Luminari dell’Amore solare, magnetico ed intelligente, insegnano a ‘stare al centro’, nel Cuore, e da tale Via di mezzo a tracciare le linee luminose del futuro.
“Quali sono i mondi più prossimi, ai quali rivolgere la coscienza? Sono Giove e Venere”. (Comunità, 32, Collana Agni Yoga)
La polarità tra Giove (2° Raggio) e Venere (5° Raggio), fondamentale per la Terra, è stata in queste pagine interpretata anche come Scienza dell’Armonica, quella Scienza dello Spazio (5-2), divulgata in occidente da Pitagora, che insegna a costruire saggiamente, secondo le leggi dello Spazio e del Suono creatore.
Per imparare a costruire il futuro, occorre guardare allo Spazio sonoro.
Il Suono in essenza è, come riferiscono gli Insegnamenti tibetani esoterici, “la prima correlazione dell’Âkâsha” (lo Spazio divino, nonché ‘Sostanza ignea differenziata della Vita universale’): “…il Suono non è attributo di Âkâsha, ma la sua prima correlazione, la sua manifestazione primordiale, il LOGOS, o divina Ideazione, fatto VERBO, e questo “VERBO” fatto “Carne”.” (H. P. Blavatski, Dottrina Segreta III, pag. 336, Ed. Cintamani).
Come il Suono o divina Ideazione si correla allo Spazio? Quali vie o direzioni traccia o ‘sceglie’ per propagarsi e compenetrare la sostanza con il suo potere creativo, costruttivo ed armonizzante?
Se è vero che il Suono o Verbo è e rivela l’energia creativa alla base di qualsiasi forma esistente, da quelle ancora imperfette a quelle eccelse dei fiori, del Cosmo o della bellezza in tutte le altre sue espressioni, vi sono delle direzioni ‘preferenziali’ o linee guida a cui guardare, in vista della proiezione sapiente delle “linee luminose del futuro”?
Altrimenti detto: come si tracciano le linee luminose o armoniche del futuro?
La risposta psico-geometrica dell’Armonica a tali domande è: tali direzioni primarie sono le Equitonali.
La propagazione del Suono è sia continua che discreta: conquista lo Spazio soffondendolo pervasivamente (anche se in modo differenziato a seconda della composizione o ‘densità’ della sostanza trasmittente), eppure a quanti qualificati di energia e, soprattutto, secondo un ordine progressivo, o ritmo di disposizione spaziale, ben preciso.
Se ad esempio prendiamo la rappresentazione bidimensionale di Pitagora della propagazione sonora, il Lambdoma, vediamo che tale diagramma presenta, come un ricamo, il ripetersi di alcuni intervalli sonori di uguale ‘tono’ o valore che, uniti tra loro, tracciano direzioni angolari convergenti in un punto esterno a tale ‘Tavola smeraldina della manifestazione’, definito 0/0 armonicamente, o infinito (∞) essenzialmente:
“Per qualsiasi punto possiamo tracciare una retta che lo colleghi allo 0/0 (punto di riferimento del fascio di tutte le equitonali): la linea passerà anche per tutti gli altri punti di egual valore.
Non è cosa da poco dimostrare che in senso matematico le equitonali “devono” incontrarsi nello 0/0. Ma è stupefacente osservare questo fenomeno, e chiunque lo esegue e lo scopre da sé sul piano coordinato, non può non sentire sorpresa…”.
(…) I teoremi armonici non sono soltanto fatti, che s’incontrano in natura, non solo astrazioni logiche derivanti da numeri e figure, che l’intelletto riconosce per giuste, ma soprattutto forme dell’animo, il cui valore sentiamo vivere nell’intimo.
Chi nel diagramma vede solo un dispositivo adatto allo studio teorico degli Insiemi (che gli pare più o meno interessante per le sue peculiarità) si contenti di questo livello. Chi invece sente vivere in sé la struttura stessa del diagramma, apprezzerà anche le considerazioni che seguono, e comprenderà le implicazioni psico-spirituali.
Ogni valore [sonoro] nasce da due impulsi psico-fisici polari distinti impressi dalle serie armoniche superiori ed inferiori principali, che a loro volta provengono dalla unità 1/1, misura materiale e psichica. Questa è da considerare il “Fiat” creativo del Demiurgo. Tutto ciò che in senso comune intendiamo come realtà, come realizzato, proviene dall’1/1. Ma questa unità non deve essere compresa solo, in modo logico-materiale, come numero o frequenza di qualche cosa, ma come un suono, a-priori, con il quale è inseparabilmente connessa. La grandezza primordiale fisico-materiale non ha valore, e l’unità filosofico-religiosa non ha essenza materiale, ma in armonia entrambi, essere e valore, coesistono nell’Origine, e sono inseparabili. Il carattere di quest’Origine è evolutivo, di sviluppo, di emanazione, di moltiplicazione.
Osserviamo ora i singoli valori che compaiono nel diagramma, come individualità. Apprendiamo che esse si “reincarnano” qua e là, cioè rinnovano la loro unicità in ambienti però diversi, in altri “luoghi”. Non si tratta però di una reincarnazione “ad libitum”, ma in rapporto regolare con l’Origine e anche con la base materiale. Il valore 3/2 G, ad es. non può ricomparire in luoghi qualsiasi, ma solo in 6/4, 9/6, 12/8, … conserva immutata la sua individualità, ma le “circostanze” cambiano, e il processo continua sino all’∞, quand’esso ritorna all’Unità, alla Generatrice [l’Equitonale centrale degli Unisoni 1/1, 2/2, 3/3… ∞/∞]. (…) anche quei vettori dei valori, che sono le linee equitonali, corrono parallele alla Generatrice, con la quale all’∞ s’incrociano e si confondono, il che significa che, per un Indice ∞, il valore termina nell’unità 1/1.
(…) Tutti i valori armonici, per quanto riguarda il loro “reincarnarsi”, sono in costante, diretto rapporto, con 0/0, simbolo armonico della divinità. Lo mostrano chiaro le linee equitonali. Questo fatto è indipendente dalla posizione e dal grado gerarchico rivestito nell’insieme del sistema; non ha importanza quando e dove si è nati, né se l’ambiente è più o meno favorevole e congeniale: l’individualità di qualsiasi “scintilla” emanata da 0/0 conserva immutata la propria importanza.
[Il Lambdoma o Diagramma del Suono] “(…) non è soltanto un sistema di coordinate più o meno interessante, ricco di numeri e figure geometriche, … ma una configurazione che, promanante dalla legge psico-fisica delle armoniche superiori, si “realizza” nella natura, e l’anima è in grado di percepirne la “giustezza”.” (Estratti da “Il Libro dell’Armonica” di Hans Kaiser, liberamente tradotto e commentato da Enzio Savoini, testo inedito).
Se all’1/1 poniamo il Fiat del Bene comune, ecco che il simbolo della primaria struttura aurea ed armonica della creazione, il Lambdoma con la sua famiglia sonora gerarchica ma non separativa, si rivela come la dimostrazione di quei principi non ancora applicati di uguaglianza, fratellanza e libertà che potrebbero “ristabilire il Piano sulla Terra”: tutti i valori, suoni o coscienze o esseri creati sono in essenza uniti alla Divinità, ma a diversi gradi e intensità di affinità e consonanza al Proposito originario.
La struttura spaziale del Suono creatore dimostra infatti che, ad esempio, i primi intervalli più consonanti con relative equitonali (unisono 1/1, ottava 1/2, quinta 1/3…) – i cui valori o qualità corrispondono perfettamente alle vibrazioni energetiche, o Raggi, del Potere, dell’Amore e della Luce -, sono quella triade superiore di Principi della Vita che si ‘incarnano’, convibrano e risuonano, anche nelle regioni più dense della materia, che sia attraverso un essere umano, un evento o un atomo. Si può trovare una scintilla di Amore (ottava: 1/2 o 2/1) anche in una foresta di intervalli non puri (ad es. l’ottava 32/64 vicino a valori non armonici come 31/64 o 33/64…).
Basta una fiammella a rischiarare un’intera stanza buia, così come basta una raggiera ordinata, in realtà infinita, di cuori puri, emanati da e diretti al Bene comune divino, per “debellare la raucedine dell’infermità umana” e costruire il Nuovo.
Con movente cristallino, luminoso, amorevole e possente, debelliamo i nostri rumori e la nostra ‘tiepidezza’ residua e, serrando le fila, concentrati sul Bene e senza disperdere la forza della nostra fondamentale Unità armonica, squaderniamo le ali di quel Cigno dello Spirito che sospinge, al di là del tempo e della distanza, l’Evoluzione solare e planetaria.
Seguendo la partitura del Canto sempiterno del grande Lavoro,
tracciamo le linee luminose, magnetiche e potenti della nuova Armonia.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.