“La vera meraviglia prodigiosa del mondo concreto sta nel fatto di essere basato su tre energie sottili, impercettibili ai sensi eppure costruttive e regolatrici: Suono, Spazio e Luce. Nulla di concreto e tangibile esisterebbe senza la loro azione simultanea e continua. Si ignora, attualmente, la potenza creativa del Suono, ma che dire dello Spazio e della Luce? Si possono forse negare?
Una scienza che fosse fedele al proprio nome, e non succube di un particolare pregiudizio filosofico, dovrebbe avere quelle tre Entità come prima e massima cura, poiché tutti i fenomeni ne dipendono. L’odierna, invece, poco considera il Suono, nega lo Spazio quale contenitore universale, non vede chiaro nella Luce e soprattutto ignora completamente quei mutui rapporti interni che fanno dei tre magnetismi l’espressione dell’Ente supremo ordinatore.
(omissis)
1 – Se il ternario magnetico è un’entità vivente, deve avere un Centro, di cui è espressione. Quel Centro è inconoscibile, elusivo, ma reale.
2 – Esso pulsa di un ritmo trascendente, generatore di miriadi di cicli e frequenze.
3 – La sua misteriosa Energia nutre i tre campi magnetici, in modo alterno. La distribuisce, la recupera qualificata, la rimette in circolo in senso inverso.
4 – In seguito a tale processo,
- a) – il Suono crea Luce, che magnetizza e organizza lo Spazio, il quale vibra come musica.
- b) – Il Suono pervade lo Spazio che, così solcato e percorso, si illumina, e la Luce suona.
5 – L’Energia vitale muove di moto alterno, e l’inversione avviene al Centro. Ogni pulsazione è un Quanto, di qualità sempre migliore. Esso è recuperato e rimesso in circolo, come sopra detto.
6 – Il doppio movimento traccia la stella del 6, segno della Comunità gestita e alimentata dal Centro. I quanti emessi da questo processo si raccolgono in un Quanto maggiore, vivo, respirante, autonomo.
7 – I tre magnetismi, così cooperando, costituiscono un organismo, un ordine, un sistema, un mondo. Obbediscono alle leggi interne e scambiano energia con altri ordinamenti, ossia con geometrie diverse.
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Queste ultime frasi descrivono il modello ciclico universale, continuo nelle fasi di emissione e recupero, discontinuo negli istanti d’inversione, che si potrebbero chiamare solstiziali. E’ il Respiro cosmico, causa del respiro di tutte le creature, che lo ripetono in vario modo.
(omissis)
I tre campi magnetici respirano, dando origine al prodigio della vita manifesta. La loro natura, cosa detta e ripetuta, è molto dissimile, eppure ciascuno di essi esiste per il concorso degli altri due.
Ciò ricorda il settimo Potere, organizzante, ordinatore e magico, quella virtù divina che ritrova l’unità comune agli enti più disparati, la recupera e la ricompone. Senza il suo intervento misterioso, il dualismo sarebbe insanabile e improduttivo. Il settimo potere – l’estremo – risolve le bipolarità dei tre campi magnetici, che compongono il Sei. Raccoglie ciò che si era diviso e disperso, pone fine al divenire di un ciclo, inaugura l’avventura seguente. Lascia piena libertà espressiva, ma compresa fra un massimo e un minimo, e anche questi estremi stanno fra una vetta e una valle.
Esiste un ordine magnetico, gestito dal settimo Raggio, che in quest’epoca, in Terra, è al suo levare. Il suo potere cresce di giorno in giorno, e nessuna forza può impedirlo. Questa espansione irresistibile, tale potestà organizzante e unificante, immesse nella situazione planetaria e sociale odierna, fanno del settimo Signore l’energia portante.” (1) (2)
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(1) Tratto da E. Savoini, Dispense terzo settennio – Magnetismo, inedito
(2) Questa riflessione viene pubblicata nel giorno in cui la musica dei Luminari solari, con le sue battute ritmiche, risuona dell’incontro di Mercurio, messaggero degli Dei, con Saturno – Signore del Tempo ciclico che ritma la costruzione divina.