Gli articoli di questo ciclo annuale orientano all’Istituto del Cuore, e dunque desideriamo oggi, nel giorno in cui la congiunzione tra Mercurio e Nettuno dà impulso all’energia della Parola, riflettere insieme su questi due termini, per comprenderne le risonanze.
Apparentemente queste due parole sono più che familiari, ma un brano della Collezione Agni Yoga invita a non dare nulla per scontato, stimolando l’indagine : […] I termini usati per esprimere le idee fondamentali dovrebbero essere quanto più possibile netti e consonanti. […] Ogni lettera, con il suo suono, esprime una vibrazione dei centri […] Pensate alla risonanza dei nomi antichi delle località. Quelli nuovi non riproducono sempre vibrazioni di pari efficienza. Quei nomi antichi avevano un valore senza tempo. Sovente al filologo sfugge la radice impiantata da popoli potenti. Tanto più è doveroso, quindi, custodire un retaggio, ignoto, ma che forza la risonanza del cuore. (Mondo del Fuoco II, § 134).
Istituto deriva dal sostantivo latino institutum, che significa “scopo”, e origina dal verbo instituere, istituire, indicando letteralmente “ciò che è stato posto”, con l’idea di stabilità e di radicamento nel profondo. Il termine è composto dalla preposizione in, che esprime il movimento verso l’interno, le profondità, e dal verbo statuere, che significa “porre, stabilire, erigere”, dalla radice indoeuropea *STHA-, che esprime l’idea dell’essere saldo.
L’institutor designava sia il fondatore sia l’istitutore, il maestro, risonanze di significato conservate in modo evidente nella nostra lingua, e che si ritrovano anche, ad esempio, nel sanscrito sthātṛ, “guida”, che è tale in quanto designa “colui che è stabile”, a sottolineare che l’idea di insegnamento e di educazione è insita nella natura dell’espressione.
La parola “Istituto” ci chiama dunque, in essenza, ad essere maestri.
Consideriamo ora “cuore”, il cui etimo è già analizzato nel nostro glossario , consentendoci quindi di sintetizzarlo così: la radice *KERD-/ hṛd esprime l’idea della vibrazione, del portare ” [hṛ] energia [d]. Nella “Genesi delle Idee”, Lambdoma Vita, “Il Cuore è il centro pulsante della Vita”: rileviamo che l’idea di vibrazione è una di quelle fondanti nel processo creativo, focalizzata sia dalla ricerca scientifica sia dagli Insegnamenti tradizionali e in grado di mettere in comunicazione tutti i mondi, dalle configurazioni dinamiche subatomiche a quelle galattiche, che sommuovono l’intero universo in un’incessante danza cosmica. Scriviamo nel testo sopra citato, Lambdoma Generatore: […] Il Principio, uno e trino, s’identifica dunque quale riferimento o Modello (4/4) che riflette la Vita nella manifestazione. Il Modello è attivato dal Pensiero (1/5) divino, il potere realizzatore della Vita, attraverso la sua incessante Vibrazione (2/5) o fremito della Sostanza […].
Nella Collezione Agni Yoga, Cuore, § 504 è detto che l’Istituto “[…] sarà compreso tra le Società di Cultura, perché questa è inseparabile dalla comprensione del cuore.
Alimentare il pensiero di questo Istituto, assumerci la responsabilità di viverci come “istitutori” – fondatori ed educatori – di questa Società culturale, da realizzarsi in un mondo nuovo, quale tempio di un’umanità concorde, ma immaginata ora, secondo il ritmo di un Piano che connette in modo magnetico vibrazioni e impulsi presenti e futuri, scalda e illumina l’esistenza: un Centro di ricerca in cui, in modo amorevole, gioioso e armonico, si lavori per il Bene comune, insieme imparando e insegnando, apprendendo ad ascoltare e a parlare l’universale linguaggio del cuore, capace di contenere gli opposti e di comprendere l’infinito.