Nel giorno della congiunzione eliocentrica tra Venere ed Urano, impulso causale per quanto riguarda il processo costruttivo dei cicli e la ritmicità ordinata della manifestazione, riprendiamo il discorso sulla periodicità dei Raggi (vedi articolo precedente), quelle Sette Energie della Vita indicate dall’Insegnamento esoterico quali fonte e base di ogni cosa.
Abbiamo infatti una gerarchia a vari livelli di Entità causali o Potenze che producono precipitati: da quelle cosmiche a quelle solari, quindi planetarie e, per l’umanità, influssi causali di razza, di sotto-razza, giù giù fino ad arrivare alle influenze della società e ambiente in cui si cresce.
Discernere quale sia l’impulso causale principale di un singolo evento che avviene in Terra è veramente arduo, se non impossibile per il livello umano di comprensione: se sia l’onda di un Raggio, o quella di un’Era, o l’attuale Ciclo sintetico delle rivoluzioni dei Pianeti, o un particolare aspetto di un Ciclo composto planetario, o una fase del nostro Ciclo semplice annuale.[1]
La legge della combinazione dei livelli precedenti, una volta che sia chiarita, fornirà il sistema ordinato di prospettive per riconoscere la gerarchia delle Cause.
Inoltre, comprendere perché un’entità (che sia un Pianeta intero, una razza, una nazione, un gruppo, un individuo o un evento) sia in quel momento ricettiva o campo fertile alle energie incidenti, implica ancora una corretta valutazione del suo principio animante, o funzione reale, le sue qualità essenziali e attuali, il grado evolutivo dei suoi ‘centri eterici’ o di ricetrasmissione, in relazione poi alla sua sfera d’influenza e di connessione. La Scienza delle Relazioni spaziali (Astrologia Esoterica) e la Scienza dei Cicli (i ‘transiti’ per l’astrologia) si occupano di far luce su questa complessità ordinata di influssi, e come sempre sta poi al grado evolutivo dell’interprete la sua attendibilità: il ‘maggiore’ può comprendere il ‘minore’, non viceversa.
Impresa davvero ardua, dunque.
Eppure, noi uomini figli minori del Cielo, siamo in grado, grazie ad un fattore espansivo interiore, di abbracciare finanche il Tutto, e di accostarne progressivamente il mistero, “in semplicità e bellezza”:
“Con lo studio del grande volume della vita planetaria, dalla piccola e rifinita struttura dell’uomo al maggiore complesso generale, con le rispettive relazioni con il Tutto, si allarga ed espande la coscienza. Ciò è molto più importante del minuto dettaglio della capacità individuale di comprendere il proprio posto nel quadro più vasto. (…) Data la limitazione dell’uomo e della sua vita, dato l’immane perimetro del cosmo e la minuscola natura del nostro pianeta, data la vastità dell’universo e la certezza che non è che uno fra innumerevoli (dico innumerevoli) altri universi maggiori e minori, esistono tuttavia nell’uomo e in questo globo un fattore e una qualità per cui tutto ciò può essere visto e realizzato come parte di un tutto, e che consentono all’uomo (sfuggendo, come può, dalla sua autocoscienza umana) di espandere consapevolezza e identità fino a che gli aspetti formali della vita non costituiscano più barriere per il suo spirito che tutto include. (…) La visione è prerogativa divina. L’espansione è un potere vitale e caratteristica divina. Cerchiamo dunque di comprendere quanto è possibile a questo livello di sviluppo e lasciamo che l’eternità riveli i suoi segreti reconditi.”[2]
In ogni caso, le energie dei Sette Raggi sono il fondamento più profondo della manifestazione e la loro pulsazione vitale sospinge in modo qualificato le Onde delle coscienze e delle forme, determinandone l’evoluzione e la crescita, l’insorgere o la dipartita dalla manifestazione.[3]
Continuiamo dunque a dedicare loro la categoria di indagine dei Cicli, nella prospettiva sconfinata di poter un giorno, l’umanità, padroneggiare con cognizione di causa la scienza della costruzione del Futuro.
Sapendo quali Raggi sono in manifestazione a trascinare le direzioni degli eventi, o quali lavorano sottilmente (determinando ad esempio l’incarnazione delle Anime di quel Raggio) o quali ancora sono del tutto quiescenti, si può infatti ottenere una visione di massima delle potenzialità di evoluzione e sviluppo planetari.
I Sette Raggi sono energie universali che, per la “nostra parte di universo”, vengono ‘ridotte’ ad energie cosmiche passando attraverso la costellazione dell’Orsa Maggiore, riflesse da quella delle Pleiadi, focalizzate nel sistema di Sirio e dei Sette Sistemi solari di cui il nostro fa parte, per poi essere distribuiti dal Sole attraverso i Sette Luminari sacri e, in seconda battuta, i Cinque non sacri (di minore evoluzione).
Arrivando alla nostra Terra, ‘in procinto’ di assumere un’iniziazione che la ascriverà quale Pianeta sacro, Essi sono amministrati dai Sette Centri planetari (Sette Kumara) e da una serie di gradi intermedi di rice-trasmissione fino ad arrivare ai Sette Centri eterici nel corpo di ogni uomo.
I dettagli di questa stupenda Comunità gerarchica che costituisce la struttura del nostro universo ‘locale’ si trovano nei vari libri de Il Trattato dei Sette Raggi; quel che oggi si vuole porre in evidenza è il contrappunto sonoro dei Sette Raggi rispetto all’umanità, raccogliendo indicazioni dall’Insegnamento e compendiandole con un’ipotesi sui loro Cicli basata sulla comparazione analogica dei dati e le leggi dell’Armonica.
Eccone uno schema riassuntivo:
“Sarà utile la seguente tabella, relativa all’attività dei vari raggi, ma ricordate che queste affermazioni si riferiscono solo alla Terra ed alle sue evoluzioni:
Si tratta naturalmente di cicli minori entro l’influenza del segno dei Pesci. Noterete che i raggi in manifestazione sono attualmente quattro: il secondo, il terzo, il quinto e il settimo.”[4]
“…voglio accennare alle apparenti contraddizioni che s’incontrano (e si potranno incontrare in seguito) in questo trattato. A volte vi parlerò di un raggio come presente in manifestazione, altre volte come se non lo fosse. Potremo trattare della sua influenza su un particolare regno di natura, e in seguito considerare di primaria importanza un altro raggio.
Sono discrepanze solo apparenti, e la loro causa è celata nella giusta comprensione della Legge dei Cicli. Fintanto che questa Legge di Periodicità non sarà compresa (e ciò non sarà possibile finché l’uomo non avrà sviluppato la visione quadridimensionale) non sarà facile evitare quelle che possono sembrare delle contraddizioni. In un dato periodo un certo raggio può essere manifesto, e quindi esercitare un influsso preponderante, eppure nello stesso tempo il ciclo maggiore può essere retto da un raggio diverso, ciclo di cui il raggio che si considera può essere un aspetto solo temporaneo. Ad esempio ora sta sorgendo il settimo raggio, di Organizzazione cerimoniale, ed il sesto raggio, di Devozione, tramonta; eppure quest’ultimo regge un ciclo maggiore, ed il suo influsso non cesserà completamente per altri 21.000 anni. Nello stesso tempo, il sesto raggio potrebbe a ragione essere considerato come il sesto sotto-raggio del quarto raggio, d’Armonia tramite Conflitto, che è rimasto in manifestazione per molte migliaia di anni, e sarà operante ancora per altri 40.000. Ma è pur vero che il quarto raggio è uscito di manifestazione per quanto riguarda il suo influsso minore e periodico.”
In un ciclo maggiore di Raggio o ‘monadico’ (migliaia di anni) vi sarebbero dunque, allorché è in manifestazione (soggettiva o anche oggettiva), incessanti archi di cicli minori ‘razziali’ dell’ordine di centinaia di anni.
Ipotesi dei Cicli dei Sette Raggi secondo l’Armonica
Partendo dai Cicli indicati nel Trattato dal Maestro Tibetano per il 1°, 2°, 3° e presumibilmente per il 4°, cerchiamo di completare coerentemente gli altri Ritmi:
– 1° Raggio – Intervallo di Unisono 1/1 — 1, 10, 100, 1000, 10000 …. (Si noti che 1 anno terrestre è l’unità di misura dei Numeri dei cicli dei Raggi, riferiti infatti al Segno di Pisces e alle evoluzioni terrestri).
– 2° Raggio – Intervallo di Ottava = 2/1 o 1/2 — 10/2 = 5 – 5, 50, 500, 5000 ….
Considerando invece il 2 al numeratore come Numero del 2º Raggio, avremmo cicli di 2, 20, 200, 2000….anni terrestri, sequenza ipotizzata per il 5º Raggio.
– 3° Raggio – intervallo di Quinta = 3/1 o 1/3 e 2/3 — 10/3 = 3,33333 … o, prediligendo il 3 al numeratore, 3, 30, 300, 3000 …., i 3000 anni indicati dal Maestro Tibetano quali “battiti del cuore” interni al ciclo maggiore di 3º Raggio rispondente al Numero 9: 9, 90, 900, 9.000… (2/3 di 10, arrotondato armonicamente, corrisponde allora a: 6, 60, 600, 6000):
Ciclo di 3° Raggio di 9000 anni:
Ciclo di 3° Raggio di 900 anni:
– 4° Raggio – Intervallo di Quarta = 4/1 o 1/4 e 3/4 — 10/4 = 2,5 – 25, 250, 2500, 25.000, 250.000… (Vedi interessante corrispondenza con gli attuali 25.000 anni del ciclo terrestre di precessione degli equinozi; nonché con il ciclo di 250.000 anni della rivoluzione del Sole attorno alla stella Alcione delle Pleiadi; o oltre, la rivoluzione galattica di 250 milioni di anni del nostro Sole “di 4° ordine”). 3/4 corrisponde a 75, 750, 7500…
– 5° Raggio – intervalli di Terza maggiore e minore = 5/1 o 1/5, 2/5 e 4/5 — 10/5 = 2 – 20, 200, 2.000, 20.000… e 4 = 10 : 2/5 – 40, 400, 4000, 40000… così come per 4/5: 80, 800, 8000…
Come segnalato, il Ritmo del 2° R. e questo supposto del 5° R sarebbero simmetrici (i Maestri dello Spazio e della Forma collaborano in complementarità?)
Si possono anche attribuire al 5° raggio quei cicli affini alla sezione aurea, ovvero ai rapporti razionali della serie di Fibonacci quali il Numero d’oro o.625 (5/8), che nei Cicli composti corrispondono alla costruzione della Stella a 5 punte o Pentacolo (ciclo Terra–Venere).
– 6° Raggio – intervalli di sesta maggiore e minore = 6/1 o 1/6 (= ottava di una quinta: 1/2 x 1/3) e 5/6 (che è una terza) — 10/6 o 5/3 = 1,66666…, arrotondabile armonicamente a 16/10 ossia a 8/5. 5/3 e 8/5 sono ottave di intervalli di Terza, associati al 5º R., reciproci degli intervalli di Sesta ricavati dalla scala musicale: 3/5 e 5/8.
Quale sequenza di Cicli sia associabile al 6º R. non viene indicato, come per il 5º. L’ipotesi è quella di 1200 o 2400 anni (ottave successive del 3 e del 6), con multipli in base 10 relativi (12.000, 24.000…), mutuata dal seguente passo:
“Il raggio attualmente dominante, anche se in fase di declino, è il sesto, il raggio di Devozione, ed era già operante prima che sorgesse il Cristianesimo [e viene detto per ancora 21000 anni riferendosi evidentemente al suo Ciclo maggiore, dunque di circa 23000-24000 anni?]; inoltre il settimo sottoraggio divenne l’influenza modificante a partire dal 1860, e naturalmente il processo continua. […] Da questi pochi fatti possiamo forse dedurre che il periodo in cui ogni sottoraggio [le 7 partizioni del 6º Raggio, o le 7+7 considerando la sua ascesa ed il suo declino, come nei disegni in inglese] esercita il proprio influsso modificatore varia dai centocinquanta ai duecento anni.”[5]
– 7° Raggio – intervalli di Settima e Tono = 7/1 o 1/7 e 6/7, 7/8, 8/9…. — 10/7 = 1,42857 periodico …? – prendendo al numeratore il Numero 7: 7, 70, 700, 7000… indicato dal Tibetano.
Ad ampio respiro (cicli ‘monadici’ dei Raggi di migliaia di anni) ecco la possibile danza composta da 4 di Essi:
Se, infine, l’ardua ipotesi armonica fosse veritiera, l’attuale ‘Musica delle Sfere’ dei Raggi sullo spartito terrestre potrebbe essere la seguente:
“L’umanità è in pericolo per le correnti perdute, ma per spiegare gli spostamenti terrestri e le perturbazioni cosmiche ricorre alla geologia. Ciononostante l’evidenza netta, cioè le correnti ignee sotterranee e ultraterrestri, rivela al mondo il concetto di Infinito. I raggi delle sfere supramondane penetrano nella crosta terrestre e inducono in ogni parte del pianeta un magnetismo intenso che evoca correnti sotterranee.
I vostri astronomi si occupano solo delle misure degli astri, ma quanto più vi arricchirebbero la scienza dei raggi del fuoco e l’Infinito! Anche l’occhio emette raggi che creano e colpiscono! La data prestabilita avvicina un nuovo pianeta dall’Infinito. Dunque osservate le perturbazioni terrestri. Ma le dimensioni dei corpi planetari non hanno importanza, giacché l’intensità dei raggi cosmici dall’Infinito, per la Nostra relatività e con la vostra energia psichica e il concorso delle sfere, può creare un regno terrestre pari a quello dei mondi più elevati.”[6]
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