Secondo le attuali teorie scientifiche, l’Universo e la vita sono dovuti al succedersi di eventi che hanno origine naturale. La scienza infatti non parla mai di “creazione dell’Universo”, poiché tale espressione implicherebbe l’intervento di un essere divino creatore, ma piuttosto di “origine dell’Universo”. La ricerca scientifica indaga il processo di formazione e l’evoluzione del pianeta Terra, del sistema solare, del Sole, delle stelle e delle galassie.
Gli antichi e i primitivi si sono interessati alle questioni relative all’origine dell’Universo, intesa per lo più come “creazione”. Il termine cosmogonia (dal greco kósmos, mondo e génésthai, nascere) nella sua variante mitico-religiosa si riferisce alla “narrazione della creazione”, a volte definita“mito delle origini”; alle leggende e ai racconti relativi alla genesi dell’Universo. Le varianti cosmogoniche in senso mitico sono numerosissime, riguardano ogni cultura e sono documentate da etnologi e antropologi. In quasi tutte le società è stata elaborata una narrazione mitologica dell’origine dell’universo e dell’uomo, che muta a seconda della diversa visione del mondo e del genere di spiritualità.
Questi miti possono essere fra loro molto differenti. Alcuni riportano leggende per cui il mondo sarebbe nato dalle lotte intestine tra le divinità; altri attribuiscono la genesi della Manifestazione ad un’unica divinità che fa nascere il creato dal nulla; per altri la Terra e l’intero cosmo sarebbero originati da un primigenio uovo cosmico. Ogni leggenda riferisce metafore e particolari specifici delle popolazioni nelle quali si situa.
Alcune cosmogonie propongono la figura di un essere supremo, separato dal mondo, creatore del tutto; altre narrano le origini del mondo partendo da uno o più principi primordiali da cui si sarebbero sviluppate, per genealogia o per separazione operata da un essere mitologico, le successive realtà cosmiche fino a che non si è definito il mondo così come lo conosciamo.
La nozione di un Essere creatore è riportata dalle grandi religioni monoteistiche, ovvero il mazdeismo, il giudaismo, l’islamismo, il cristianesimo, e dalle religioni primitive. Per queste ultime, le modalità operative del Creatore o dei creatori sono spesso presentate come magiche; a volte il creatore è visto come un mago o sciamano; in qualche caso gli si attribuisce la facoltà di creare mediante la sola forza del pensiero, come nelle tecniche di concentrazione sciamanica.
Tema centrale delle cosmogonie è sempre un mutamento dal caos al cosmo, dal potenziale al reale, dal pre-essere all’essere, dal disordine all’ordine. Molti miti riportano la visione di un universo disordinato preesistente al cosmo, che è invece l’universo razionale e ordinato.
Per alcune tradizioni il mondo non è stato creato; ad esempio, per la mitologia greca il mondo esiste da sempre in forma di caos, l’originario stato di disordine della materia.
La creazione ex nihilo avviene generalmente tutta in una volta e, dopo la prima apparizione, la realtà creata prosegue la sua esistenza vivendo autonomamente (così avviene ad es. nella narrazione biblica); le cosmogonie arcaiche invece prospettano un ordine che ha bisogno di essere continuamente sostenuto in manifestazione da complessi mitici e riti che devono essere ripetuti e riattualizzati periodicamente.
In alcune cosmogonie “per genealogia” l’ordine del cosmo è instaurato spesso dopo un combattimento; ad es. nella mitologia greca Zeus instaura l’ordine dopo la Titanomachia; nella leggenda babilonese ciò avviene dopo la vittoria di Marduk su Tiamat, ecc.
Un tema cosmogonico fondamentale è costituito dalla separazione del cielo dalla terra, che all’origine erano uniti o così invischiati da rendere impossibile l’emergere delle forme distinte e il manifestarsi della vita e della luce. Questo aspetto è presente, ad esempio, nei miti cosmogonici dei Maori, di alcune popolazioni polinesiane e indonesiane. Collegate a questa visione sono le leggende cosmogoniche che fanno risalire la manifestazionedel mondo a un uovo cosmico, il cui guscio, separandosi in una parte superiore e in una parte inferiore, avrebbe dato origine rispettivamente al cielo e alla terra.
Poetica ed evocatrice è la leggenda riportata dalle Upanisad (Brhad-aranyaka-Upanisad, I lettura, brahmana 4), in cui Atman sotto forma di Purusha rende il mondo manifesto ‘dando il nome’ ad ogni elemento e creando quindi con la parola:
…
Tutto il mondo era ancora immanifesto:
Egli lo rese manifesto con il nome e con la forma
dicendo: “Questo così si chiama, questo ha tale forma.”
…
L’argomento viene approfondito nel documento allegato a questo articolo: L’uomo e la Creazione del mondo.