La Costruzione della forma-pensiero

Abbiamo detto in altro articolo che la costruzione di una forma pensiero non è dissimile da quella di un edificio. Costruire un pensiero equivale ad edificare un Tempio: i canoni e le procedure sono di fatto analoghi.

Oggi, sospinti dalle energie di Mercurio e Urano che, secondo la visione eliocentrica, sono congiunti nel segno di Aries, il fuoco degli inizi manifesti, proviamo allora a delineare in modo semplice, avvalendoci del canone settenario, le fasi della costruzione di una forma pensiero vivente.

1° fase, primo Raggio, energia della Volontà/Potere, lo Scopo:

Innanzi tutto, evidentemente, occorre definire precisamente lo scopo dell’Opera. Nel nostro caso si tratta di costruire insieme, nel nome dell’Umanità Una, un nucleo organico di pensiero che possa essere posto a base della nuova Cultura/Civiltà, e che contemperi forme specifiche per le diverse branche della Cultura stessa. Tale scopo deve essere alimentato dalla percezione della necessità e dell’urgenza, dal fuoco dell’adesione interiore che, come un magnete, convogli la nostra energia psichica in quel centro.

2° fase, secondo Raggio, energia dell’Amore/Saggezza, il Campo:

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È necessario poi amare tale pensiero, sognarlo, immaginarlo, nutrirlo, coltivarlo, conoscerlo intimamente, così come ogni madre fa con il figlio che porta in grembo, o come avviene ad un architetto che sogna la costruzione che verrà, immaginandola già finita e vivente. Occorre, inoltre, trovare il luogo in cui edificarla: qui e dovunque, ora e sempre, nello spazio consacrato dei nostri cuori.

3° fase, terzo Raggio, energia dell’Intelligenza attiva, il Piano:

Il terzo passo da compiere è quello di allestire un piano per adempiere lo scopo, da cui discenderanno Progetto e Programma. Il piano dovrà evidentemente essere parte di uno maggiore che lo orienterà e ne fisserà le regole: così è d’altronde anche per i progetti di ogni architetto, che devono ottemperare le norme del piano regolatore.

Nel Piano generale del nostro Logos planetario è prevista una parte relativa all’evoluzione dell’umanità, di cui si occupa in particolare la Gerarchia dei Maestri che ne disegna le diverse fasi, aggiornandole a seconda delle necessità e della risposta umana. Allestire un piano significa quindi per noi innanzi tutto intuire i lineamenti di quello gerarchico, che sono rintracciabili negli Insegnamenti dei Maestri e nei segni dei tempi, e che le nostre coscienze intuiranno ed interpreteranno a seconda della loro capacità.

piano eclittica solareIl nostro piano andrà quindi deposto e orientato sul Piano dell’eclittica solare, il Piano di tutti i piani del Sistema, sul quale ogni Pianeta ed ogni creatura disegna il proprio. È un gesto rituale e potente, che ciascuno di noi è autorizzato a compiere in quanto centro (sole) del proprio campo.

4° fase, quarto Raggio, energia dell’Armonia tramite conflitto, il Modello:

L’operazione successiva, la quarta, peraltro sempre attiva, consiste nel dotare la forma pensiero di coerenza armonica col Cielo e di bellezza, poiché dobbiamo sentirla come un’opera d’arte, un “capolavoro”. D’altra parte l’Uomo, l’Artista planetario, è chiamato a riconoscere e produrre Bellezza, imitando il grande Architetto dell’Universo. Così dovrebbe fare peraltro ogni architetto che, anche quando progetta un condominio popolare, dovrebbe cercare, per quanto possibile, di renderlo armonico e sonante rispettando le Regole dell’arte, e perciò bello. Ogni fase della nostra costruzione sarà intrinsecamente bella proprio perché sarà aderente ai Canoni costruttivi universali e rifletterà il Cielo.

5° fase, energia del quinto Raggio della Manifestazione, la Forma:

La costruzione vera e propria della forma si compie grazie all’energia della quinta Qualità creativa, e la prima opera consiste nell’edificare il cantiere e riunire gli Operai.

Dopo aver compiuto questo primo, decisivo intervento, occorre scavare nel terreno ed in noi fino a raggiungere il piano di fondazione. Così, più la forma pensiero sarà elevata, maggiore sarà lo scavo interiore necessario. Occorre poi disporre canali che connettano l’opera alle fonti energetiche universali, rendendola un’entità potenzialmente autonoma e vivente. Analogamente, quando si edifica una costruzione, bisogna subito provvedere a quei collegamenti (attacchi di luce, gas, idraulici, ecc.) che ne assicureranno l’autonomia vitale.

È questo un momento delicato poiché, nella fase costruttiva, la centrale energetica di alimentazione siamo noi stessi tramite i nostri centri eterici. Ciò significa che dovremo assumerci una specifica responsabilità che non potrà che condizionare le nostre vite, poiché è chiaro che le conseguenze del nostro eventuale malfunzionamento interiore si ripercuoteranno sull’intera costruzione. Così è anche per il rapporto di ogni madre con l’entità che le cresce nel grembo e di ogni costruttore che, se non veglierà attentamente sul proprio operato, metterà in pericolo l’intero edificio.

cantiere sagrada familiaLa costruzione verticale dell’opera ora può dunque iniziare ed è una festa: salgono rapidamente i muri perimetrali ed i pilastri centrali, delineando l’unitarietà delle sue diverse parti.

6° fase, energia del sesto Raggio dell’Idealismo e Devozione, la Comunione e la Comunità:

La sesta fase si compie di pari passo alla costruzione formale dell’opera: è quella della costruzione della Comunità dei Costruttori, ciascuno dei quali si farà via via più esperto e svolgerà la propria parte con sempre maggior maestria e confidenza nei propri compagni. Così si rinsaldano i legami fra i costruttori e fra questi e l’opera, tanto che gli uni e l’altra divengono una cosa sola: mentre si costruisce il Tempio ciascuno costruisce se stesso ed edifica la Comunione, governata dall’antica legge “da cuore a cuore”, da cui si sprigiona un suono di gioia e di gratitudine. Ciascuno sa di essere libero nel lavoro e nel servizio, ciascuno dà il massimo, nella consapevolezza di rappresentare il meglio che la Comunità può esprimere in quel determinato campo.

7° fase, energia del settimo Raggio dell’Ordine e della Magia bianca, l’Irradiazione:

La settima fase segna il momento conclusivo: la forma pensiero è compiuta e deve essere sottoposta a collaudo prima di essere emessa nello Spazio. La si sottopone allora alla luce del cuore comune e, se si verifica che nulla vi è più da aggiungere e nulla da togliere, non resta che tagliare il cordone ombelicale che lega il costruttore alla costruzione, la madre al figlio, il pensiero al pensatore. Occorre compiere tale atto finale al giusto momento, né troppo presto né tardi, con saggezza e con amore benedicente, per liberare noi stessi e la nostra creatura, che avrà una storia ed una durata e condurrà la propria esistenza come ogni altra entità spaziale. Ed allora:

Tempio dell'uomo

“[…] Ad uno ad uno, in silenzio, i Costruttori lasciano il Tempio, aperto, come un appello agli uomini.

La lunga notte invernale cede al giorno, e nei loro cuori, a poco a poco, si desta la gioia del lavoro compiuto. Ora sono liberi.

Taciti, colgono la ricompensa, ricevono il salario: la libertà totale, sconfinata – ed in spirito esultano.

Leggeri come fanciulli, i Costruttori volgono le spalle al Tempio. Mirano gli spazi celesti, vuoti di forme, dove tutto è Uno”. (1)

 

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(1) Tratto da: La Costruzione del Tempio, testo inedito di Enzio Savoini, 1979

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2 risposte a La Costruzione della forma-pensiero

  1. Pingback:Creazione mentale, direzione e ciclo - TPS Blog - Area italiana

  2. Lucia G. dice:

    Tutto è Uno. E’ la bellezza del compimento, lungo è il travaglio delle forme pensiero e il crogiuolo infuocato è il legame del ben procedere per le vie che portano alla Nuova Cultura e alla Nuova Civiltà. Paradossalmente la massima punta del disagio per questo periodo così difficile fa pensare ….. lo si potrebbe definire così: “la punta massima di questa Civiltà si è rivelata il massimo dell’ imbarbarimento”. Ma tant’è un nuovo Giorno si sta affacciando pieno di nuove possibilità e quindi rigorosamente si percorrono nuove vie misteriose che aprono al futuro e ciascuno di noi è chiamato responsabilmente a costruire nuove forme pensiero a partire dal centro che è il Cuore, nostra guida. Questo lavoro riempie di gioia una gioia particolare che non arretra difronte alle difficoltà. Siamo invitati a costruire a livello mentale le basi del futuro di noi esseri umani sulla Terra…..che grande Lavoro!
    L.G.

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