Oggi, nel Cielo eliocentrico del Sistema solare, Mercurio, Maestro dell’Arte e dell’Armonia, e Nettuno, Maestro della Comunione e della Comunicazione Sacra, accendono per il corrente anno la loro terza congiunzione, mentre si trovano, per la visione tropicale, nel Segno di Pisces (il Potere dell’amore spirituale che libera e salva la coscienza), e per la visione siderale nel campo stellare dell’Acquario (il Servitore cosmico della Vita).(1)
Il Magister Musicae Mercurio e Nettuno,il Signore delle Formule ideali e dei Contenuti, custodi della Bellezza del Dialogo reale, infondono
un potente impulso all’Arte d’esprimere il Suono della Vita, la Parola divina: quell’Arte propria del Cuore che, mentre modella quell’unico Suono in infinite formule e forme, le pervade di quel potere magnetico che attira tutti i cuori sulla Via salvifica della Comunione solare, regno della comunicazione reale.
Il pulsare di questo rapporto alimenta dunque quella Via di unione, quella Via diretta che usa la sintesi degli opposti e produce l’eterno fluire dell’Arte dall’alto verso il basso e dall’infimo al sublime.
Secondo l’Insegnamento la forma è apparenza, il contenuto Realtà
. Ciò, però, non sta a significare che la forma è inutile e meramente illusoria: essa sicuramente dà qualità specifiche a ciò che contiene. La forma dunque è un segno, un simbolo da leggere e decifrare: le apparenze, pur se prive di esistenza propria, rivelano ciò che contengono e lo condizionano, e i contenuti non hanno modo di manifestarsi che per loro mezzo. Esiste allora un rapporto fra l’aspetto interiore e reale e l’esteriore e illusorio; fra il Fuoco vitale entrostante e la forma che lo esprime.
E tale rapporto, chiamato ‘Coscienza’, agisce in quella sfera dove i contenuti si apprestano ad assumere parvenza o simmetricamente laddove le forme sono in procinto di rilasciare la loro essenza: il divino Rapporto tra Spirito e Sostanza, la Coscienza, unisce il mondo delle Idee o degli Universali, il Mondo dell’Essere o della Comunione, alle sue ‘condensazioni’ o Forme che, allorché espresse ‘ad arte’, riescono ad incarnare le Formule della Creazione e a rilasciarne l’essenza attraverso tutti i mondi.
E’ questo, a livello umano, il mondo armonico della chiara visione e dei puri moventi, che insegna il pensiero veritiero, la retta parola e la giusta attività, usati con sapienza per esprimere il volere, l’amore e la luce dell’anima.
Nella luce di questi pensieri si trova l’impulso alla ricerca di un comune linguaggio armonico idoneo a far risuonare la voce del cuore, a far fluire pensieri di verità e bellezza ed in grado di alimentare la comprensione reciproca e la comunione.
“Nelle scuol
e si deve insegnare a pronunciare i concetti con rispetto. Certo i pappagalli possono lanciare nello spazio, senza intelligenza, anche concetti di grande importanza. Ma gli uomini devono capire che la parola è il sostegno del pensiero, che ogni parola è una freccia che porta un tuono. La perdita del vero significato dei concetti ha moltocontribuito alla barbarie attuale. Gli uomini gettano perle come fossero sabbia. È davvero tempo di sostituire molte definizioni”.(2)
“Noi approviamo la tendenza ad abbreviare il linguaggio. È auspicabile combinare nuovi definitivi. Così si evita il ristagno linguistico. Venerare parole morte non serve a nulla […] Ogni scienza ha bisogno di formule nuove. Parimenti, certi periodi della vita portano nuove espressioni. Rallegratevi per ogni termine nuovo. […] Rinnovate sempre tutto nella vita”.(3)
“In verità bisogna proteggere il linguaggio umano da molte deformazioni brutte e inespressive, e ripulirlo da certi arcaismi basati su usanze da tempo superate. È frequente che si dicano parole senza considerarne il significato, così disseminando il discorso di nomi e concetti senza senso. Ci sarebbe da ridere talora se si riflettesse sul vero significato di ciò che si è detto. Così in ogni cosa è bene scartare ciò che è superato e ha perso il proprio senso originario”.(4)
