Il decimo allineamento significativo focalizzato dal Sole, ora in volo per la visione terrestre tra le stelle del Toro generatrici di Luce(1), è con la lucida dell’asterismo, la stella Aldebaran, l’Occhio della Rivelazione(2), la stella guida di tutte le stelle e regale Messaggera della Luce.(3)
Traducendo tale Direzione siderale nell’influsso del Segno zodiacale corrispondente, Taurus, sull’umanità: la Luce della Terra (desiderio egoistico) si tramuta nella Luce dell’Amore (Aspirazione) e infine nella Luce della Vita (Vita illuminata).
In tale Giorno (31 maggio) il tragitto fulgente del Sole intercetta sul meridiano eclittico la gigante arancione Aldebaran, e tale Occhio aperto alla Visione ne svela il riflesso perfetto: la stella Antares (la fonte del Desiderio cosmico), il Cuore dello Scorpione che lotta con Ardore per donare l’immortalità, è allineata lungo la stessa Direzione alla Terra, dall’altra parte del Cielo:
Sole : Aldebaran = Terra : Antares
Le due stelle regali riversano i loro doni e inducono al trionfo della Luce della Vita per Amore incondizionato.
Un flusso di Luce rivelatrice carica ed assale dunque l’intera Dimora solare, una visione illimitata scopre nuovi orizzonti, incrementata dalla massima polarità centrale (Aldebaran-Antares), la Via di Mezzo cosmica: la direzione Aldebaran-Sole-Terra-Antares, svela la corrispondenza, ancor più elevata, tra questo lato della Sfera celeste (costellato dall’Orione, da Sirio e dalle Pleiadi) ed il core galattico (tra le stelle dello Scorpione e quelle del Sagittario), la suprema Origine dell’intera galassia.
La Via di Mezzo trova i “suoi cari” sul nostro amato Pianeta dolente e rivela ai loro cuori la polarità del Grande Magnete cosmico. I cuori pronti vedono la Porta di Luce che immette nel regno sconfinato della Libertà, al Centro dei centri, e si dispongono attorno ad Esso. Così lo assalgono e lo conquistano, integri, uniti ed in bellezza.
“Il Regno dei Cieli, il Mondo del Fuoco, si prende d’assalto.”
Da Aldebaran s’irradia il Mistero della Luce
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“La luce può essere considerata come un sintomo, una reazione all’incontro e alla conseguente fusione di spirito e materia.” (Estratto da: A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, pag. 79, Collezione Lucis).
“Il Fuoco o la Luce del Mondo superiore non è una manifestazione del tutto inconsueta. Le sue scintille penetrano negli strati terreni molto più sovente che non si creda. Le si spiega come fenomeni elettrici. In effetti la loro sostanza non differisce molto da quella che si conviene chiamare elettricità, ma emanano dalla energia mentale del Mondo superiore. Sono fuochi e luci che lampeggiano non a caso, sono emissioni luminose che trasmettono stimolo, o monito, o conferma.
Sono fuochi e luci mirabili, che non bruciano il buono, e ogni volta fanno riflettere a quella grandiosità invisibile. Sono ponti da riconoscere come l’unica via. Sarebbe terribile aver paura della Luce, poiché allora il Fuoco diventa una fiamma divorante.” (Da: AUM § 84, Collana Agni Yoga).
“Consideriamo ora il secondo segno del nome trinitario [AUM], la Causa prima, la Luce. L’idea di Luce è stata così confusa con quella consueta di illuminazione che non si riesce a concepirla come energia. Senza pensare a quell’Infinità in cui Luce, mente ed esistenza si fondono nell’unità, ma semplicemente restando nei limiti della comprensione terrena bisogna imparare a conoscere la Luce come energia salutare, senza cui la vita è impossibile. E’ invero l’araldo pervasivo della salvezza. Si discerne bene la differenza tra il fuoco e la Luce cosmica. Le creature viventi non sono attorniate dal fuoco, sono radiose. Un pensatore benefico è attorniato da una iridescenza, e con tale luminosità dona salute. Quante volte abbiamo predetto il valore futuro di simili irradiazioni. Abbiamo affermato che in base a questo criterio si trasformerà la struttura stessa della vita. E’ giusto dire che la Luce è il principio che rigenera. Luce e Pensiero sono così affini che quest’ultimo può essere chiamato luminifero.” (Da: AUM § 143, Collana Agni Yoga).
“…Il pensiero non si arresta mai: è come una pulsazione dal ritmo benefico. Questa descrizione è fedele. Il buon pensiero è sempre salubre e accende un fuoco interiore favorevole. Urusvati sa che è facile portare quella fiamma risanatrice nelle tenebre del mondo astrale. Il corpo sottile è come un calice colmo di fosforo. È una fonte inesauribile di luce e ritmo gratificante.
Noi amiamo passare per le sfere oscure e disseminarle di Luce. Chiunque, in qualsiasi condizione, può essere una fonte luminosa. Diceva il Pensatore: La bontà è Luce.” (Da: Sovramundano § 386, Collana Agni Yoga).
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“La Luce è movimento. E’, infatti, il massimo dinamismo. …. La Luce fonde assieme continuo e discontinuo, e ne nascono i cicli, che sono “continuamente discontinui”. Per queste ragioni si sostiene che la Luce è la causa di tutti i movimenti. La Volontà fissa lo scopo; lo Spazio lo accoglie e presta le sostanze necessarie; la Luce lo raggiunge. Questo è il Moto. La Luce realizza l’evoluzione… la Luce è l’energia che muove le cose e le coscienze; conduce allo scopo, e non esiste altra ragione di moto.” (Dalle “Dispense 2000/2004”, pag. 225, testo inedito di E. Savoini).
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Il moto ritmico è l’agente che collega il principio alla fine: è l’uso libero, intelligente e creativo dello Spazio e del Fuoco.
Ma la libertà di moto ha una legge, cui nessun processo si sottrae, pena l’arresto: è la legge della Spirale, che rinnova sempre tutte le fasi e pone la fine sopra l’inizio, senza mai separarli.
Questo è il segno dell’Intelligenza divina, il terzo Fuoco.
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Io sono Luce, che è il moto ritmico del Fuoco.
Così illumino la via che sale.
(Dai “Rituali 1992”, testo inedito di E. Savoini).
(1)Le stelle dell’Animale astrale che “carica ed assale” vengono indicate quali Fonti cosmiche di Luce: l’impeto e il moto ritmico del Fuoco. Il Toro è Horus, il frutto del rapporto tra Iside e Osiride, il Figlio incessantemente desiderato e ‘confrontato’ dal Cacciatore di Luce Orione, l’Osiride celeste, insieme alla sua divina Consorte Sirio/Iside, il Sole dei Soli.
“Taurus è il ‘segno del generare’, sia terreno che celeste, il ‘creatore femminile’ (2° Segno), la Madre di Rivelazione e interprete della Voce divina, la ‘mistica parola segreta’, il Verbo fatto carne (Horus per gli Egizi). In tal senso è legato al sesso, in quanto potere di attrazione, coesione, congiungimento e generazione. […] Taurus è associato al Buddha – ‘Illuminazione conquistata lottando’ e al Cristo – ‘Luce del mondo’.” (Estratto da: Secondo segno zodiacale: Taurus).
(2)“Tutto il segreto del proposito e del programma divino è nascosto in questo segno [Taurus], a causa soprattutto del rapporto fra le Pleiadi, l’Orsa Maggiore ed il nostro sistema solare [per l’Astrologia Esoterica: i Centri della gola, della testa e del cuore cosmici]. Si tratta di uno dei triangoli più importanti di tutta la serie di rapporti cosmici, accentuato poi dal fatto che l’occhio del Toro è l’occhio della rivelazione. Lo scopo cui tende l’evoluzione — ‘la carica in avanti del Toro di Dio’, come è chiamato in termini esoterici — rivela senza sosta e stabilmente il Piano sublime e stupendo di Dio. Questo è ciò che la luce rivela. Al presente è in atto un rapporto peculiare o un allineamento, per via dell’influsso di Shamballa [il Governo spirituale e centro della testa planetario], fra Taurus (già di per sé allineato alle Pleiadi e all’Orsa maggiore), Plutone e Terra. Ciò causa molte delle difficoltà attuali, che gli astrologi moderni dovrebbero ben considerare. E’ oggi un grande triangolo cosmico, che condiziona molti avvenimenti.
La forza di Shamballa ‘alimenta o intensifica la luce rimuovendo le ostruzioni, e da luoghi remoti, attraverso l’occhio dell’illuminazione, si riversa nelle sfere d’influenza della Terra, pianeta dolente, e incita il Toro alla carica’.” (Da: A. A. Bailey, Astrologia Esoterica, Collezione Lucis, pagg. 379 e 376).
(3)“Aldebaran (α Tauri, l’occhio destro di Horus e ‘la vacca di Hathor’), ‘l’occhio del Toro’, è una delle ragioni per cui questa costellazione è considerata quella che conferisce l’illuminazione. Aldebaran significa ‘l’inseguitore’, in riferimento al modo in cui la stella sembra seguire l’ammasso delle Pleiadi nel loro moto notturno. Era, insieme ad Antares, Regolo e Fomalhaut, una delle quattro ‘stelle regali’ dei Persiani dal 3000 a.C., al tempo in cui la stella reggeva l’equinozio di primavera dell’era del Toro, a sua volta inseguita dal Padre Orione. Presso gli ebrei era Āleph, la prima lettera dell’alfabeto, che la rendeva l’occhio divino. Nell’astronomia babilonese essa era ‘la stella guida di tutte le stelle’, e, più anticamente, presso gli accadici era ‘la messaggera della luce’.” (Da: Secondo segno zodiacale: Taurus).
Nella filosofia esoterica orientale Aldebaran è uno dei quattro Mahārājah, i ‘Quattro sacri’ e tra questi è associata, come il pianeta Venere, alla potenza angelica Uriel , ‘La Luce di Dio’(‘Ur è la radice della Luce del Fuoco’).
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