“Solo chi dipende da altri anziché dal potere del pensiero può credere che una situazione non abbia via d’uscita. Il cordoglio per le condizioni umane scorre come increspature su un fiume; ma quelle immagini di Verità che voi chiamate idee, reggono il karma del mondo. È mirabile vedere come combattono nello spazio.
Mentre i popoli si degradano nella furia dell’ignoranza e del tradimento, i pensieri del Vero costruiscono i loro nidi celesti, assai più indispensabili alla vera evoluzione che il culto di intere nazioni. …
Ogni Maestro di vita ebbe a basare il proprio potere solo su quelle immagini; e creò il futuro con il pensiero, e non secondo la coscienza delle moltitudini. Le ceneri dei fuochi del passato oscurano la visione, ma il fuoco delle immagini nuove arde nell’Infinito. Trascesi i confini delle nazioni e degli stati ci è indifferente quale pianeta tragga alimento dal pensiero spaziale! Quel che conta è che sia pervaso dalla realizzazione del Bene Comune.
Allora il flusso del popolo non distoglierà lo sguardo dall’evoluzione inevitabile. Il rispetto per la dimora del Maestro non è per il suolo, né per le convenzioni di un tempio: è l’accendersi della giustizia nello spazio. …
Terminiamo con una leggenda: “Guardiamo le stelle. Si dice che da quella chiamata Tushita [“Il Luogo della Gioia”] fu versato il vaso della Saggezza, e che le gocce di quel liquido miracoloso stillarono luminose nello spazio. Ma il Maestro disse: ‘Quelle che brillano così, sono le frecce del pensiero, che perfora la sostanza radiante e crea i mondi’. O Pensiero creativo, adorna instancabile lo spazio con i tuoi fiori di Luce”.