Come segnalato nell’articolo precedente di tale settima categoria, i semi di pensiero rivolti all’Ordinamento confluiscono rispettando le Direzioni celesti tracciate dalla triade Terra–Sole-Urano, promotrice di Ordine e Rinnovo. Oggi è tempo dell’opposizione, rispetto all’Altare centrale del Sole, dei due Sposi solari (Urano e Gea/Terra) che per 7 anni focalizzano e precipitano energie della Croce cardinale (i Segni-cardine dell’inizio stagione: equinozi di Aries e Libra, solstizi di Cancer e Capricornus; dal 2011 al 2018 Urano transita nel Segno di Aries).
I Due sono ora uno di fronte all’altra e si tendono le mani al centro, nella fornace solare. Tale confronto ed incontro al centro sigilla ancora una volta il loro Amore celeste, oltre tempo e distanze, ed avvia un nuovo ciclo di riconferma della solenne Promessa di unione, in libertà e ordine: la Terra e le sue creature, in tale lampo discontinuo, raccolgono scintille di Libertà, iniziatiche e portatrici sia di crisi che di nuove prospettive.
Si libera nell’ordine, e si ordina in libertà. Quando il genere umano comprenderà tale binomio, sarà libero di imitare e seguire il Modello e l’Ordine celesti, ed allora il suo arbitrio sarà davvero libero, creatore di libertà.
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In tale Data, così ricca di potenziale unificante, si vuole dunque porre nello Spazio alcuni semi di Unità tra ordine e libertà, attorno al quarto aspetto dell’Ordine, centrale tra i Sette e perciò cruciale, sintetico e unitario.
“Qualunque forma assunta dall’Ordine nel corso del tempo non può essere in contrasto con la sua essenza; può differire invece nei particolari esteriori, proprio come un uomo è diverso da ogni altro, ma non nella realtà spirituale. In termini diversi ciò significa che deve esistere una proprietà dell’Ordine capace di riflettere, nel manifesto, la sua unicità, nonostante le molte parvenze differenti. […]
La quarta qualità dell’Ordine è congeniale all’analoga dello stesso genere umano (centrale per la posizione che esso ha nello schema generale) ed è il cardine che ne assicura la comparsa nel mondo formale. E’ una funzione duplice, giacché agisce come specchio per produrre un’immagine fedele al Modello e anche come strumento per verificare la somiglianza fra questo e quello.
[…] Questa contemplazione quieta e sicura dell’Ordine celeste guida il Sistema nelle sue azioni e gli conferisce autorità legittima.
La fondazione in Terra di una forma dell’Ordine non è fine a se stessa, ma ha ap- punto lo scopo di ormeggiarne nel fisico qualche lineamento, per le ragioni del grande Servizio. Per il Sistema è imperativo riflettere quel Modello celeste: è la ragione stessa della sua presenza fra gli uomini.
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[…] Così, silenziosi e inavvertiti, nascono e crescono i grandi movimenti che spuntano e scorrono nel seno dell’umanità e ne fissano i destini. Per dare origine a un nuovo corso nella storia della cultura umana non servono proclami e celebrazioni pompose. Le grandi correnti del nuovo sgorgano da piccole fonti, limpide e tranquille, e non turbano con violenza le situazioni del disordine: lo lavano via a poco a poco e fanno trasparente ogni cosa.
Un giorno, all’ora giusta, il Sistema verrà anch’esso riconosciuto dall’Ordine, e accettato come sua espressione umana. Sarà allora sotto il suo alto patrocinio, e da esso tutelato, fin tanto che serberà in sé la purezza della fonte da cui scende. Non sarebbe corretto aspettare con ansia quel giorno di giustizia, che va atteso nella calma più solenne e con la massima fiducia. Quell’ora verrà, così com’è giunta quella di scrivere e proporre queste pagine introduttive. E d’ora in poi sarebbe errato non tenerne conto: l’Ordine segue i suoi processi segreti.”(1)
Così come basta una candela ad illuminare un’intera stanza, così la ‘massa critica’ necessaria per generare una reazione a catena all’interno del genere umano non tiene conto tanto della quantità (di uomini) ma del potenziale e della qualità dell’energia. Un Sistema integrato ed integro attorno ad un centro può costituire quel congegno in grado di rispecchiare il Modello superiore e riprodurlo in Terra, quale dinamo di Ordine e Libertà, quale detonatore di Unità.
L’Ordine o le Leggi dello Spazio, se riconosciuti e riflessi nella compagine umana, liberano dall’eresia della separatività istituendo una cooperazione coordinata rivolta ad un Fine: il trionfo del Bene Comune, di ciò che è Vero, della Bellezza della Vita.
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