Allineamenti Uomo-Sole-Cosmo 2° – 21 gennaio: Altair (Aquila)

Il secondo allineamento significativo focalizzato dal Sole, ora in volo per la visione terrestre tra le stelle del Capricorno (la Vetta radiosa dell’Iniziazione), è con la lucida dell’Aquila Altair (21 gennaio), l’Uccello della vetta dello Spirito che vola al di là di ogni forma o limite, l’occhio onniveggente della conoscenza spirituale.

05 - Aquila 1In tale Giorno, il ‘rapace’ del Cielo indica l’altissimo e potente volo nella Realtà, permesso dalla chiara visione spirituale, dalla ‘conoscenza diretta’. L’occhio d’aquila vede tutto dall’alto, col distacco amorevole e la divina indifferenza di chi vola oltre tutte le cose, e cala implacabile e senza indugio sulla preda (la Materia, ‘tenebra’ e illusione solo finché perdura l’ignoranza).

“…Non è forse una gioia lottare con ogni forza contro la materia inerte, e sprigionare con la Nostra azione scintille di spirito creativo dalla lancia dello spirito? …Come messaggera manderò una colomba, ma Io calerò come l’Aquila!…”. (1)

Da Altair s’irradia il Mistero dello Spirito

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L’Arcangelo Gabriele, l’Annunciatore delle divine rivelazioni, è il meraviglioso simbolo dell’onniscienza dello Spirito e rivela al cuore puro o vergine dell’Uomo tale mistero:

Egli deve, prima di tutto, percepire il Piano, realizzare le forme Ideali che giacciono celate in seno all’Ideazione Eterna, precisamente come le future foglie di Loto, i petali immacolati, sono celati dentro al seme di quella pianta”. (2)

“Tutto ciò che contribuisce al compiersi del progresso umano nella catena evolutiva coordina la propria direttiva terrestre con l’Infinito. Il compito stesso presume che pensieri creativi indaghino nel reame dello Spazio. […] Lo spirito capace di assimilare il supremo sul pianeta e consapevole dell’incompiutezza di una sola esistenza, come aquila sale libero in volo nella vita, verso il sole di conoscenza, sopra il deserto. Allo spirito è dato di conoscere i fuochi del Cosmo!”. (3)

Dalla Vetta tutto è bello, giusto e vero.

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(1) Estratto da: Illuminazione § 280, Collana Agni Yoga
(2) “Nella Religione cristiana, in tutti i quadri dell’Annunciazione, l’Arcangelo Gabriele [‘il guerriero di Dio’, l’onniscienza e il coraggio del Signore, associato all’Aquila, al Segno dello Scorpione e all’evangelista Giovanni] appare alla Vergine Maria con un ramo di gigli in mano. Questo ramo, rappresentando il Fuoco e l’Acqua, o l’idea della creazione e della generazione simboleggia precisamente la stessa idea del Loto che il Bodhisattva ha in mano quando annuncia a Mahâ-Mâyâ, madre di Gautama, la nascita del Buddha, il Salvatore del Mondo. Così pure Osiride ed Horus erano costantemente rappresentati dagli egiziani con il fiore di Loto, essendo entrambi Dèi Solari o Dèi del Fuoco. […] Che sia il Loto o il Giglio, esso simboleggia una sola e medesima idea filosofica, e cioè l’Emanazione dell’Oggettivo dal Soggettivo; l’Ideazione Divina che passa dall’astratto al concreto, o la forma visibile. Poiché, non appena le Tenebre, o piuttosto ciò che è ‘Tenebre’ per l’ignoranza, sono scomparse nel proprio regno di Luce Eterna, lasciando dietro di esse soltanto l’Ideazione Divina Manifestata, la comprensione dei Logoi Creatori è dischiusa, ed essi vedono nel Mondo Ideale, celato fino ad allora nel Pensiero Divino, le forme archetipiche di tutto, e procedono a copiare e a costruire, o a plasmare, su questi modelli, forme evanescenti e trascendenti”. (Estratti da: H. P. Blavatsky, Cosmogenesi, Collana Cintamani, pagg. 286-87).
(3) Estratto da: Infinito I § 26, Collana Agni Yoga.
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