Allestire un Piano

A gennaio 2001, dopo due settennati alla guida di un gruppo dedicato allo studio, ricerca e sperimentazione di Formule per una nuova Cultura/Civiltà, preceduti da due settennati preparatori, Enzio Savoini diede inizio ad un ciclo di scritti successivamente definito “Le Dispense del 3° settennio”. La prima Dispensa fu intitolata “Allestire un piano”, titolo che abbiamo ripreso per questo articolo che segna oggi l’esatta coincidenza con il trigono (angolo di 120º) tra i Costruttori del Piano solare (i Luminari Giove e Saturno con il Sole al Centro).

Quanto riportato in seguito contiene estratti dai primi due capitoli della Dispensa appena nominata.

<< 1 – ENERGIE COSTITUENTI

 In altra occasione si è affermato che per costruire un piano occorre l’uso combinato di tre energie (Amore, Luce e Volontà) e che quel termine è da intendere sia in senso geometrico sia quale progetto.

Si accetta senza difficoltà la seconda interpretazione, non è altrettanto facile riconoscere che in tal modo si definisce il piano quale ente geometrico. E’, infatti, totalmente estraneo alla mentalità corrente convenire che per costruire un piano è necessario impiegare energie adatte. La geometria usuale non tiene conto delle forze necessarie per formare gli oggetti di cui studia leggi e proprietà. Suppone, semplicemente, che essi esistano, in astratto. La fisica, d’altro canto, che pure considera forze ed energie, poco si cura delle entità geometriche. Rette, piani, volumi restano pertanto pure astrazioni intellettuali, che non vibrano e senza vita.

La psico-geometria, invece, (che non è mai stata studiata né insegnata) afferma che tutti gli enti geometrici esistono solo in virtù di energie e forze viventi che li alimentano. Una retta, ad esempio, implica tensione, ed è conduttrice di un numero qualsiasi d’energie qualificate. Quando la tensione si annulla, quel canale si dissolve.

Poiché è sostenuto da due direzioni, un piano si deve costruire con l’azione combinata di due energie complementari, e la sua superficie è illimitata perché tali sono le energie impiegate. Ogni suo punto è dunque sollecitato simultaneamente da due forze perpendicolari, sì che il piano stesso si definisce come l’insieme o la comunione infinita di tali punti. Al variare della qualità delle forze, varia quella totale del piano risultante. Ne segue che si possono costruire piani di diverse qualità, ciascuno dei quali ospita la comunità dei punti che le condividono.

Amore (magnetismo) e Luce sono energie viventi, diffuse in tutte le regioni dello Spazio. Si ha ragione di dedurre che ne nasce un campo d’interazione, ossia un piano o una molteplicità di piani…

 …E’ dunque giustificato e corretto affermare che Amore e Luce, interagendo, producono un piano psichico e geometrico, sul quale la volontà traccia figure mirate. Piano e Progetto sono termini equivalenti. Un piano non avrebbe senso senza un proposito, e qualunque volontà, per realizzarsi, ha bisogno di un piano.

Una tale sequenza di affermazioni è certamente insolita per quest’epoca, che ignora totalmente la vita della geometria, ma è comprovata, fuor di ogni dubbio e nel modo più diretto, dalla presenza, nel Sistema solare, del piano dell’eclittica, dimostrazione cosmica e vivente di quanto detto. Su quel piano, costruito con Amore e Luce dal Pensatore solare, si tracciano ed eseguono i destini dei mondi e della loro comunità, secondo il Progetto…

 2 – SETTE ELEMENTI DEL PIANO

 Nell’Infinito, ossia nell’eterno presente, non sussistono quantità, grandezze e distanze; sono reali invece le direzioni, che orientano e collegano tutte le entità spaziali. Del pari non vi esiste tempo: prima e dopo perdono, nell’Infinito, ogni significato. Sono invece reali e attivi i cicli, ritmici e qualificati, creati dalla vita pulsante del Sistema solare.

Ciò premesso si comprende che il Piano si realizza mentre è allestito, senza processi o sviluppi: non ha senso, nell’Infinito, pensare a operazioni disposte in ordine sequenziale. Un Piano, teatro o palcoscenico di un divenire, è una creatura infinita. Il segreto di questa condizione sta nell’azione dei cicli, che, sostenuti dalle loro discontinuità creative ritmiche, sono le matrici degli sviluppi continui. Il ciclo è insomma quel congegno sovramundano che tramuta secondo regola l’essere nel divenire, e riconsegna il risultato (la dilatazione della coscienza) all’essere originario.

 Amore e Luce costruiscono un piano, ma qualunque piano si compone di sette elementi, che sono da studiare se si vuole capirne la magia creativa e applicarla, in misure umane, alla vita vissuta:

  1. Vita
  2. Spazio
  3. Coscienza (Raggi)
  4. Idee e Formule
  5. Forme ed eventi
  6. Comunione
  7. Geometria.

 Ciascuno di questi elementi si dirama in sette componenti e tutti s’intrecciano e fondono insieme, e sono l’eclittica…>>

Aggiungi ai preferiti : permalink.

Una risposta a Allestire un Piano

  1. Pingback:La Costruzione della forma-pensiero - TPS Blog - Area italiana

Lascia un commento