Il 22 novembre di ogni anno, proprio sulla linea di passaggio tra il Segno di Scorpio e quello di Sagittarius (prospettiva astrologica), si staglia nel Firmamento anche concreto (prospettiva astronomica) una direzione tra Centri solari e cosmici fondamentale: tale Data è quel grado della rivoluzione orbitale della Terra che la vede allineata tra il vulcano centrale del Sole e l’altro “Sole centrale” Alcione delle Pleiadi – secondo la Tradizione esoterica l’Origine e perno centrale dei Sette Sistemi solari (il Settenario cosmico) di cui il nostro fa parte.
La nostra Terra, vista dal Sole, vola dunque nel campo celeste qualificato dalle stelle del Toro, essendo l’ammasso aperto delle Pleiadi ‘parte’ (in senso formale, di contenuto e di essenza) di tale costellazione. Le stelle dell’Animale astrale che “carica ed assale” vengono indicate quali Fonti cosmiche di Luce: l’impeto ritmico del Fuoco. Il Toro è Horus, il frutto del rapporto tra Iside e Osiride, il Figlio incessantemente desiderato e ‘confrontato’ dal Cacciatore di Luce Orione, l’Osiride celeste, insieme alla sua divina Consorte Sirio/Iside, il Sole dei Soli.
È questa la parte più bella e radiante del Cielo, dimora di Stelle primarie:
In particolare, il Carro luminoso delle Pleiadi, condotto dalla centrale Alcione, sfreccia al centro tra le folgori cosmiche del Toro e quelle ‘iniziatiche’ dell’Ariete celeste, costellazione e altro Animale sacro e impetuoso che dà ancora il Nome al Primo settore o Segno delle coordinate celesti, all’Inizio, nonostante le sue stelle non sottendano più (per il fenomeno della precessione degli equinozi) il “primo giorno di primavera”, ora allineato tra le stelle dei Pesci e quelle dell’Acquario (la “Nuova Era” entrante).
Fonti della Tradizione identificano così le Sette sorelle1 quali Astri della Primavera (dal latino Vergiliae).
Questa primaria fucina di stelle viene indicata nei testi teosofici come il gruppo centrale del sistema dell’astronomia siderea, riferendo di una rotazione di Sette Sistemi solari compreso il nostro (l’”universo locale”) attorno alla stella Alcione, definita “il punto focale dal quale e nel quale il Soffio Divino, il Movimento divino, opera incessantemente durante il Manvatara”2 (la manifestazione); rotazione che si compie ogni 250.000 anni, ciclo non conosciuto dall’astronomia ordinaria e significativamente in risonanza (base il 25, Numero qualitativamente associato al valore della Sostanza, la “madre della manifestazione”) sia con la rivoluzione attorno al centro galattico (250 milioni di anni) che con il ciclo processionale di circa 25.000 anni della nostra Terra, chiamato originariamente proprio ‘grande anno delle Pleiadi’.3
Per dare risalto all’integrità sostanziale realizzata nell’universo da e in questo Centro cosmico, vediamone ora gli scambi diretti e reciprocamente intessuti con le altre vite stupende e insondabili che informano i Fuochi stellari più prossimi al Sole Alcione, unioni di energie o sponsali celesti che generarono, seguendo tali testi, quel fiammeggiare del cielo che chiamiamo sistema solare:
“Il Sole (cioè il sistema solare) ha Alcione, nelle Pleiadi, quale centro della sua orbita.”
Si apprende che le Pleiadi costituiscono il veicolo di manifestazione del “Terzo aspetto” (Sostanza-Apparenza) di un Grande Essere cosmico che, con l’Orsa Maggiore (Primo aspetto: Spirito-Vita) e l’Orsa Minore (Secondo Aspetto: Anima-Qualità) e attraverso il presidio “locale” di Sirio (riflesso del Secondo aspetto), diede Origine ai Sette Sistemi solari di cui il nostro fa parte. Le Orse e le Pleiadi, con Sirio quale punto intermedio di focalizzazione, costituiscono quella Triade spirituale che governa l’attività ciclica a spirale del nostro sistema solare:
“Le Pleiadi sono la fonte di energia elettrica per il nostro sistema solare e così come il nostro sole è l’incarnazione del cuore o aspetto amore del Logos (Che a sua volta è il Cuore Di Colui Del Quale Nulla Si Può Dire), così le Pleiadi sono l’opposto femminile di Brama. Sono le madri dei sette aspetti della vita formale e ‘mogli dei sette Saggi dell’Orsa maggiore’. Sono connesse all’aspetto Madre che nutre il Cristo bambino.”4
Le energie delle Pleiadi, che animano tutta la materia dell’universo ‘locale’, sono dunque in relazione con l’Intelligenza attiva del nostro Signore o Logos solare, e specialmente la stella Alcione ne è l’Origine, il magnete centrale della Sostanza solare, il creativo “centro della gola” cosmico.
Alcione è così chiamata dall’Insegnamento “stella dell’Individuo” o “stella dell’intelligenza“, e collegata all’umanità attraverso Aquarius, il Segno sorgente del Servizio universale.
Altra nota fondamentale inerente ad Alcione e al Gruppo siderale al quale appartiene è quella della centralità, che rimanda alla sua identità essenziale con la costellazione del Toro: le Pleiadi “sono di natura più taurina di quella del Toro stesso”, occupano il centro di Taurus, e “Taurus è considerato il gruppo centrale della Via Lattea”. Simbolicamente, segnano la spalla dell’animale che “carica in avanti, rivela senza sosta e stabilmente il Piano sublime e stupendo di Dio, lo scopo cui tende l’evoluzione.”5
Nel Libro di Giobbe si accenna: «Puoi tu legare il dolce influsso delle Pleiadi, o sciogliere la cintura di Orione?» (Giobbe, 38, 31). “Nel mistero di questo influsso e del Sole Sirio si cela la realtà della nostra evoluzione cosmica e perciò, incidentalmente, del nostro sistema solare.”6
Tali parole sembrano rivelare che “le Pleiadi sono il simbolo dell’anima attorno a cui gira la ruota della vita.”
Il simbolo associato a tale glorioso fascio di raggi stellari è la colomba: nelle sculture e nelle pitture egizie le Pleiadi sono talvolta raffigurate come una colomba con le ali dispiegate sul dorso del toro; “la colomba era consacrata a Venere, la Dea nata dalla spuma del mare, e divenne più tardi il simbolo dell’Anima Mundi cristiana, o lo Spirito Santo”7, il “Terzo Aspetto” della Triade insieme al Padre-Spirito e al Figlio-Coscienza: il Principio della Madre-Sostanza.
Le Pleiadi stanno a Sirio come la Terra sta a Venere, come la Persona sta all’Anima:
“…in un senso esoterico particolare il sole Sirio e le Pleiadi sono in stretto rapporto. È un rapporto simile a quello tra la mente inferiore e la mente superiore. L’inferiore è ricettiva o polarizzata negativamente rispetto alla superiore. Sirio è la sede della mente superiore, e mahat (com’è chiamata, o mente universale) viene in manifestazione nel nostro sistema solare attraverso il canale delle Pleiadi. È come se così si formasse un grande triangolo d’energia mahatica. Sirio trasmette l’energia al nostro sistema solare attraverso “…la settemplice Madre che cova, l’argentea costellazione la cui voce è come una campana squillante ed i cui piedi leggeri sfiorano il sentiero radioso tra i nostri mondi ed i suoi” (il Carro delle Pleiadi giace sul sentiero radioso dell’Eclittica). Nel sistema solare c’è una corrispondenza interessante di quest’interazione cosmica nel rapporto tra” Venere e la Terra, analogo a quel “sentiero che collega il manas [mente] superiore e l’inferiore, e che è costruito dal Pensatore durante il processo dell’evoluzione.”8
Infine, pare significativo ricordare i nomi con i quali Alcione era anticamente conosciuta: tra gli arabi è Al Wasat, la Centrale (la Gallina celeste con i suoi pulcini), i babilonesi la chiamarono Temennu, la prima Pietra (la pietra angolare dei loro templi), i caldei Kimah, il Sigillo Immortale, il Cardine, e tra gli Indù è Amba, la Madre; il primo ‘nakshatra’ dell’astrologia indiana è centrato sulla stella Alcione e sulle Pleiadi che portavano il nome di Krittika (“i coltelli” in sanscrito), “le stelle del fuoco” nutrici di Kartikeia9, il Dio Indiano della Guerra, il Generale delle Armate Celesti (identico a Michele, il ‘Capo delle Legioni Celesti’), simboleggiato da una fiamma e governato da Agni, il dio del fuoco sacro.
L’Insegnamento non solo le identifica con la costellazione del Toro, ma le associa anche al Drago/Dragone e al Capricorno: le Pleiadi, le “sette sorelle” anche nella cosmologia di molti popoli, erano chiamate dagli aborigeni australiani le Makara, i “coccodrilli”, nome indù dato all’asterismo del Capricorno.
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In sintesi, in tale Data 22 novembre, il Sole, attraverso il mirino della Terra, guarda alla sua Origine e, simmetricamente, al centro tra i due Soli centrali, il nostro Pianeta azzurro rilascia nel Sistema una dose di Luce originaria, cosmica.
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Alcione, il Magnete centrale della Sostanza solare, è quella Madre che tesse il Velo intrecciando nodi di Luce, il prodigioso filo d’argento che unisce i mondi:
“Il Soffio diventa una pietra; la pietra una pianta; la pianta un animale; l’animale un uomo; l’uomo uno spirito; e lo spirito un dio.”
Il Discepolo solare sottostà al Suo dolce influsso e rilascia una dose di Luce cosmica per la realizzazione del Proposito divino.
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