Proviamo a vedere l’evoluzione come il processo educativo per eccellenza, dove l’oggetto principale è la coscienza.
L’evoluzione nutre ed eleva costantemente tutte le coscienze con una sorta di riscaldamento spaziale continuo. Con amore, senza differenze (dove amore non è una condizione sentimentale, ma uno stato di coscienza inclusiva). E come la coscienza, anche l’educare procede per espansioni successive e si propaga per onde, come ogni tipo di energia. L’azione dell’educare coinvolge, partecipa, diffonde. Non ha confini, arricchisce senza togliere a nessuno. Arricchisce tutti coloro che sono coinvolti.
Come il fuoco, l’educazione non può prescindere dall’idea di illuminare, infatti la coscienza è luce. Espandere il livello di coscienza significa incrementare la luce. La luce genera moto e gioia e alimenta il processo educativo.
L’educazione è un processo che si attua tramite l’amore, pertanto è dominio del cuore, che conduce con semplicità alla conoscenza del vero. È un processo che porta all’accensione delle potenzialità per far fiorire i talenti che ognuno possiede, affinché non vengano sotterrati. E per far ciò è necessario essere educati a un lavoro costante, in modo che la mente possa dare stabilità alla coscienza. In questo modo si può crescere con consapevolezza e con il cuore e la mente tesi verso un continuo miglioramento di sé. Solo così il processo evolutivo può continuare il suo corso, producendo una graduale liberazione. Poiché chi più è educato più è libero e dunque più responsabile.
“Si tratta di educare ciascuno all’arte di pensare. Solo allora si capirà la gioia del perfezionamento.” (Comunità, Collana Agni Yoga, § 103).